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"Vuoi chiudere o no?" gli chiedo, la voce un po' stanca mentre poggio la testa sulle mie ginocchia, seduta sul divano.

Lui mi guarda per un momento, poi sospira e si sistema meglio, accendendo un'altra canna. "No, però mi sono rotto il cazzo, Luna," dice, con quella sua schiettezza che mi irrita e mi piace allo stesso tempo.

"Cioè?" chiedo senza alzare la testa, sentendomi già sulla difensiva.

"Cioè, io non sono come vuoi tu," risponde lui, il tono frustrato ma calmo. "Ci sto provando a essere migliore, a trattarti bene... ma ogni volta è come se non bastasse mai."

"Non è vero," replico subito. "È solo che non mi dai attenzione."

"Eh, che mi scordo," ammette lui, alzando leggermente le spalle. "Ho i miei cazzi, Luna, e lo sai. Ma non è che non ti penso, ti penso spesso... solo che non sto lì a scriverti ogni cinque minuti."

Mentre lo dice, butta la testa indietro, chiudendo per un attimo gli occhi. Sembra più stanco che arrabbiato, come se non avesse nemmeno più la forza di discutere.

Insieme Da Una Vita-PAPA VDove le storie prendono vita. Scoprilo ora