"Ma dai, Luna, pensavo fossi d'accordo. Non volevo obbligarti a fare niente," dice Elia, con una voce che tradisce un misto di difesa e confusione. I suoi occhi si spostano da me al pavimento, quasi cercando una via d'uscita da questa conversazione.
"Non mi conosci abbastanza, evidentemente," rispondo, cercando di mantenere un tono fermo. La rabbia cresce, ma cerco di non esplodere.
"Ok, magari no, ma... cioè, sei una che, dai, non voglio dire facile, però..." dice, esitante, con una frase lasciata volutamente a metà.
"Facile?" ripeto, la mia voce che si alza di un'ottava mentre lo fisso incredula. "Stai scherzando, vero?"
"No! Non voglio dire che sei una facile," ribatte velocemente, come se si fosse reso conto dell'enorme errore che stava per commettere. "Ma non è passato molto prima che noi due... cioè, boh. Ieri ero preso bene, e tu sembravi convinta."
"Quindi, fammi capire," lo interrompo, incrociando le braccia con forza. "Solo perché non ti ho fatto aspettare per mesi, adesso pensi che io sia disponibile ogni volta che vuoi? È questo che stai dicendo?" La mia voce trema di rabbia. "Cazzo, ma chi mi scelgo io? Seriamente. Ti ho pure spiegato le cose con Lorenzo, ti ho detto quanto sono incasinata, e tu fai così?"
Elia sospira, come se cercasse di mettere insieme le parole giuste per una risposta che non peggiori la situazione. Ma io non gli lascio il tempo.
"Non hai capito niente di me, Elia," continuo, senza filtri. "Pensavo che almeno avessi un minimo di rispetto, ma mi sbagliavo. Tu sei uguale agli altri." Mi passo una mano tra i capelli, frustrata, cercando di calmarmi, ma il suo atteggiamento non aiuta.
"Non è vero," mormora lui, quasi sottovoce. "Io ci tengo a te, davvero..."
"Non sembra," lo interrompo di nuovo, tagliando corto. Non ho voglia di sentire scuse che non cambieranno nulla.
"Vuoi solo scopare, come lui," dico, fissandolo con rabbia mentre sento un nodo alla gola. Non posso credere di dover ripetere sempre la stessa storia, con uomini diversi, ma identici nei comportamenti.
"Dai, Luna, ma io ti voglio veramente bene. Non so cosa dire per farti capire," risponde Elia, alzando le mani come a giustificarsi, la sua voce più supplichevole che convinta.
"Non ci credo più alle parole, te l'ho detto," ribatto, guardandolo con freddezza. "E ieri neanche mi hai chiesto il consenso. Sei partito, senza neanche accertarti se io fossi davvero d'accordo."
"Ho capito," ribatte lui, con un tono che mescola difesa e senso di colpa. "Ma tu hai continuato. Potevi dirmi di no."
Mi fermo un attimo, incredula davanti a quella risposta, e poi lo affronto, il tono più duro di quanto vorrei. "Credi che dopo una relazione tossica io sia in grado di dire no? Ti ricordi quello che ti ho raccontato di Lorenzo? O eri sulle nuvole mentre parlavo?"
Elia sembra spiazzato dalle mie parole, come se gli fosse appena caduta addosso tutta la gravità della situazione. Per un momento, non sa cosa rispondere, e io colgo quell'istante di silenzio per respirare, cercando di calmare la tempesta dentro di me.
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Insieme Da Una Vita-PAPA V
Short StoryLuna e Lorenzo si sono appena lasciati dopo una relazione tossica. Lui è incapace di esprimere i suoi sentimenti, mentre Luna tende a dare troppo, ricadendo sempre in situazioni sbagliate con altri ragazzi. Nonostante la separazione, la loro conness...