Luna e Lorenzo si sono appena lasciati dopo una relazione tossica. Lui è incapace di esprimere i suoi sentimenti, mentre Luna tende a dare troppo, ricadendo sempre in situazioni sbagliate con altri ragazzi. Nonostante la separazione, la loro conness...
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Siamo a cena, pesce ovviamente. Il posto è uno di quelli che ogni tanto scelgono loro, quelli dove solo chi ha un po' di soldi da buttare può permettersi di cenare senza farsi troppi problemi. Ma nonostante l'ambiente curato e il servizio impeccabile, non ha nulla a che vedere con i locali in centro o con quelli dove vado con Angelica. C'è meno pretesa, meno ostentazione. Forse è la compagnia, ma qui mi sento meglio.
Sono seduta di fianco a Lorenzo, con Fritu alla mia destra. Alla destra di Lorenzo ci sono Matteo, poi Sebastiano, Kla, Giovanni e altri ancora seduti di fronte. Il tavolo è lungo, il vino scorre nei bicchieri, i piatti si riempiono e si svuotano velocemente mentre loro parlano, ridono, si scambiano battute e prendono in giro Giovanni per qualcosa che ha postato nelle storie.
Io, invece, non sto meglio. Non ancora. Non gli ho detto nulla.
Scorro il telefono distrattamente, incastrandomi tra i loro discorsi senza troppo entusiasmo, finché non vedo una storia di Matteo con una data che mi fa sgranare leggermente gli occhi.
"Ma siete seri? A San Valentino?" dico, alzando lo sguardo su di loro e mostrandogli lo schermo.
Giovanni, nel frattempo, scatta una foto a Matteo e Lorenzo che si limitano a farsi immortalare senza troppo entusiasmo.
Fritu sbuffa e gira gli occhi. "Hai tutto l'anno per fare certe robe, che problema c'è?" dice, con il tono svogliato di chi non capisce il punto della questione.
"Ah sì? E a lei glielo fai il regalo?" ribatto, puntandolo con lo sguardo e inclinando leggermente la testa.
Fritu mi guarda, poi sorride appena, sollevando le sopracciglia. "Certo," risponde, con quell'aria da furbo che mi fa venire voglia di tirargli addosso il tovagliolo.
Lorenzo non dice nulla.
Si limita a prendere il bicchiere e bere, senza nemmeno alzare lo sguardo.
Fritu lo nota e, con un mezzo sorriso, gli dà una spinta leggera sul braccio.
"Oh, Papa, glielo fai il regalo?" dice, facendo un cenno nella mia direzione.
Lorenzo abbassa il bicchiere, si lecca il labbro inferiore, sospira piano e poi, semplicemente, dice: "Minchia no"
Io sbuffo e li guardo entrambi con aria esasperata.
"Oh, voi ve la prendete comoda a prendermi per il culo, eh?"
Fritu ride sotto voce, Lorenzo fa una smorfia come se volesse dire "che palle", e poi entrambi fanno un "mhh" in coro, come se fossi io quella esagerata.
"Sei serio? Me lo fai o no?" gli chiedo, inclinando leggermente la testa mentre lo fisso con le sopracciglia leggermente aggrottate.
Lorenzo si appoggia allo schienale marroncino, il bicchiere tra le dita, e si limita a rispondere con il tono più vago :"Eh? Boh."
Lo guardo male, senza dire nulla, ma con quel tipo di espressione che lascia intendere perfettamente cosa penso della sua risposta.
Fritu, che nel frattempo si è messo più comodo, si sporge leggermente verso di me con un sorrisetto furbo e dice a bassa voce, quasi come se volesse evitare che Lorenzo lo sentisse:
"Si che te lo fa."
Lorenzo lo guarda di lato per un attimo, senza particolare espressione, e poi riprende a giocherellare con il bordo del bicchiere. Io invece continuo a fissarlo, aspettando che dica qualcosa di sensato.
"Ah sì?" dico, alzando leggermente un sopracciglio.
"Chi lo sa." Lorenzo mi guarda, con quell'aria tra il divertito e l'indifferente che mi fa venire voglia di tirargli qualcosa addosso.
"Tu me lo fai?" aggiunge, inclinando leggermente la testa, come se la cosa gli interessasse davvero.
Fritu ridacchia a bassa voce e torna a mangiare, lasciando che ce la sbrighiamo tra noi.
"Ci sono già io." Alzo le spalle, come se fosse ovvio, e prendo un sorso d'acqua.
"Ed è tanto," commenta Giovanni, alzando leggermente le sopracciglia mentre butta un'occhiata veloce tra me e Lorenzo.
"Bravo," dico, accennando un sorriso.
"Seeeh," fa Lorenzo con un mezzo sbuffo, abbassando lo sguardo per un attimo prima di riprendere il bicchiere e girarlo tra le mani.