Le Cronache di Eldoria: La Guardiana delle Ombre

Capitolo 8: L'Ombra su Bloodstone

Il sole stava calando dietro le colline quando il gruppo dei Guardiani e compagni finalmente intravide il villaggio di Bloodstone. La luce calante del sole accentuava il senso di angoscia e desolazione che avvolgeva l'ambiente. Tristan, visibilmente teso, guidava il gruppo con passo deciso, i suoi occhi fissi sull'orizzonte.

«Questa è Bloodstone,» disse Tristan con la voce incrinata dall'ansia. «È il mio villaggio d'infanzia. Se c'è un posto dove possiamo trovare aiuto, è qui.»

Il villaggio, solitamente vivace, era immerso in un silenzio inquietante. Le case erano chiuse a chiave e le strade principali erano deserte, segnate solo da macchie di sangue e resti di combattimenti recenti. Un senso di paura palpabile pervadeva l'aria. Tristan condusse il gruppo verso la piazza centrale, dove incontrarono Sir Thorne, l'uomo che avrebbe dovuto fornire loro informazioni vitali.

Thorne, un uomo di mezza età con una barba grigia e un volto segnato dalla preoccupazione, accolse il gruppo con un cenno grave. «Benvenuti a Bloodstone, anche se avremmo preferito incontrarvi in circostanze migliori,» disse con tono faticoso. «Siamo in difficoltà. I non morti ci attaccano ogni notte e Lord Roland è gravemente malato.»

Tristan fece un passo avanti, la sua espressione era una miscela di speranza e paura. «Siamo qui per chiedere aiuto e speriamo di poter offrire il nostro supporto.»

Thorne annuì. «La situazione è disperata. Se non possiamo respingere l'attacco dei non morti, il villaggio sarà perduto e non avremo il tempo necessario per trovare una cura per il Lord.»

Il giovane Guardiano guardò Thorne con determinazione. «Allora prepariamoci. Dove possiamo essere più utili?»

Thorne fece un cenno verso la strada principale. «Dobbiamo difendere le barricate. I non morti stanno tentando di sfondare.»

Con il cielo che scuriva e l'oscurità che avvolgeva Bloodstone, l'attacco dei non morti iniziò. Le strade si trasformarono in un campo di battaglia infernale. I cadaveri viventi marciavano verso le barricate con uno scopo implacabile, e il suono delle urla e dei colpi di spada riempiva l'aria.

Astrid si lanciò nel conflitto con determinazione. Le sue spade lampeggiavano sotto la luce delle torce mentre affrontava orde di non morti. Un colpo ben assestato fece volare la testa di un nemico, il sangue e la carne dilagando per le strade.

«Non possiamo permettere loro di sfondare!» urlava Astrid, il suo volto era coperto di sudore e sangue. Tristan, sempre al suo fianco, combatteva con una furia implacabile. Ogni colpo della sua spada era preciso e letale, fendendo la carne dei non morti con abilità esperta. Un colpo particolarmente violento decapitò un nemico con un'esplosione di sangue nero e pezzi di carne che schizzarono ovunque.

Zyphora, dall'altra parte del villaggio, evocava potenti incantesimi. I suoi incantesimi di fuoco esplodevano in un turbine di fiamme, incenerendo i non morti e illuminando la notte con bagliori sinistri. «Non c'è tempo per esitazioni!» gridava la strega, lanciando una sfera di fuoco che ridusse in cenere un gruppo di nemici. «Distruggete tutto ciò che si muove!»

Un non morto particolarmente grande e brutale si avventò su Astrid. Le sue mani scheletriche cercavano di afferrarla, ma la Guardiana schivò l'attacco con agilità. Con un fendente preciso, colpì l'arto superiore del non morto, facendolo crollare a terra. La lama penetrò in profondità, il sangue nero e le viscere esplosero in un lago di orrore.

Le ore passarono in un turbinio di sangue e ferocia. I non morti furono alla fine respinti quando l'alba cominciò a illuminare il cielo. Tuttavia, il villaggio era in rovina, e il costo della battaglia si faceva sentire.

Dopo la battaglia, il gruppo fu condotto da Thorne al Castello di Bloodstone. Thorne, con il volto pallido e la stanchezza evidente, guidò il gruppo attraverso un passaggio sotterraneo, un percorso oscuro e umido che portava alle segrete del castello.