Capitolo 4 Il crepuscolo di Ravenhold

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Il vento gelido delle Paludi di Drakthorn sferzava i volti dei Guardiani delle Ombre mentre si facevano strada tra i tronchi scuri e nodosi che sembravano voler inghiottire la luce del sole morente. Tra di loro, il giovane Tristan e Astrid, da poco uniti alla causa dei Guardiani, camminavano in silenzio, i pensieri gravidi di preoccupazione per la battaglia imminente. I loro stivali affondavano nel terreno fangoso, ricoperto da uno spesso strato di foglie morte che scricchiolavano sotto il peso dell'armatura. Il silenzio opprimente della palude era interrotto solo dal fruscio degli alberi e dal rumore distante delle armi in preparazione.

Mentre i Guardiani emergevano dalla selva, la vasta distesa di Ravenhold si apriva davanti a loro, dominata dall'antica fortezza in rovina, le cui mura portavano ancora le cicatrici di battaglie passate. Il campo militare Eldoriano, un intricato reticolo di tende, fuochi da campo e palizzate, brulicava di attività. Guerrieri provenienti da ogni angolo del regno si preparavano per l'imminente battaglia contro l'Oscurità, ignari del destino che li attendeva.

Garrik, il Comandante dei Guardiani delle Ombre, avanzava con passo sicuro, il volto impassibile come una maschera di pietra. Ma i suoi occhi tradivano una consapevolezza più cupa. Sapeva che la battaglia che si profilava all'orizzonte non era una semplice battaglia. La presenza della Prole delle Ombre nella Selva di Drakthorn era solo l'avanguardia di un'oscurità più grande, e il peso di quella conoscenza gravava su di lui come un mantello di piombo.

I Custodi si fermarono davanti alla tenda di Re Rhaegar, il giovane sovrano di Eldoria, il cui entusiasmo per la battaglia sembrava contrastare con l'atmosfera cupa che aleggiava nel campo. Rhaegar li accolse con un sorriso radioso, come se stesse per partecipare a una gloriosa celebrazione piuttosto che a una sanguinosa battaglia. Al suo fianco, Eamon Draegor, l'eroe della Liberazione Eldoriana, osservava la scena con occhi freddi e calcolatori. C'era qualcosa di inquietante nel suo sguardo, un'ombra che si celava dietro la sua maschera di lealtà.

Garrik fece un breve resoconto della missione nella Selva di Drakthorn, descrivendo l'avvistamento di un Archidemonio e la crescente minaccia delle Prole delle Ombre. Tuttavia, Rhaegar sembrava più interessato alla gloria che avrebbe potuto ottenere sconfiggendo l'Antico Nemico, ignorando i segnali di pericolo che Garrik tentava di sottolineare.

Quella notte, le stelle erano coperte da nuvole nere, e il vento portava con sé l'odore della pioggia imminente. Il piano era stato stabilito: durante la battaglia, un gruppo di soldati avrebbe dovuto accendere un fuoco di segnalazione nella vecchia Torre di Arcanis, un faro che avrebbe segnalato a Eamon di lanciare l'attacco finale con le sue forze.

Astrid e Tristan furono assegnati a questo compito, insieme ad alcuni soldati tra cui Lena. La torre, un'imponente struttura in rovina che si stagliava minacciosa contro il cielo scuro, era infestata dalle Prole delle Ombre. Mentre si avvicinavano, il suono dei tamburi di guerra e i ruggiti dei Prole riecheggiavano nell'aria, mescolandosi con le grida degli uomini in battaglia.

La porta della torre era socchiusa, cigolante, e all'interno la scena era desolante. I corpi degli esploratori inviati in precedenza giacevano sparsi sul pavimento di pietra, le loro armature squarciate, il sangue che formava pozzanghere scure sul pavimento. Le pareti erano imbrattate di schizzi rossi, mentre il tanfo di morte e decomposizione impregnava l'aria. Ogni passo era accompagnato dal rumore viscido del sangue sotto gli stivali.

Salendo le scale strette e tortuose, i Guardiani si fecero strada attraverso ondate di Prole delle Ombre, le cui urla gutturali riecheggiavano tra le mura di pietra. Le spade dei Guardiani fendettero l'aria, incontrando carne e ossa, mentre il sangue schizzava, impregnando il terreno sotto di loro. Le creature si lanciavano contro di loro con una ferocia cieca, le loro zanne affilate affondavano nelle carni dei soldati che cadevano uno dopo l'altro.

Le Cronache di Eldoria: La Guardiana delle OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora