Capitolo 4

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Parte 2
Gianluca, finito di registrare la sua parte, si toglie la cuffia e torna sul suo sgabello.
È il turno di Ignazio.

Messico, agosto 2013
Mattinata di svago e riposo. I ragazzi, Belinda, alcuni membri dei rispettivi staff e alcuni genitori sono attorno alla piscina dell'hotel.
Belinda e i ragazzi si tuffano. Giocano tra di loro. Belinda e Gianluca un po' di più. Lui la stringe per lanciarla in acqua. Lei lo stringe per non farsi buttare. Si stringono in continuazione. Si desiderano. Non possono baciarsi davanti a tutti. All'improvviso lei esce dall'acqua, si infila un accappatoio e rientra in hotel.
Lui aspetta qualche minuto, si intrattiene con Ignazio e Piero e poi, senza alcuna spiegazione, esce dalla piscina, si infila un accappatoio e rientra anche lui in hotel.
Entra in ascensore, arriva al suo piano e quando le porte si aprono Belinda si stacca dal muro adiacente le porte dell'ascensore, afferra il collo del suo accappatoio e lo bacia con passione.
B "Quanto ci hai messo..."
Si baciano ancora
G "Non ero sicuro che mi stessi aspettando"
Si baciano ancora e nel frattempo lei lo spinge verso la porta della sua stanza. Apre la porta ed entrano.
Lei gli sfila l'accappatoio e lo spinge verso il letto. Lui si siede sul bordo del letto. Lui Le sfila l'accappatoio e lei si siede in braccio, di fronte a lui, circondando con le gambe i suoi fianchi. Lo bacia, si stacca, ma rimane vicinissima al suo viso, lo guarda negli occhi
B "È la tua prima volta?"
Gianluca le sorride malizioso  "Sono stato insieme ad una ragazza italiana per 8 mesi quando avevo 16 anni" .
Lui percepisce per un istante un lampo di gelosia nel suo sguardo. Ma passa subito e torna maliziosa. Lo spinge indietro fino a farlo stendere sul letto. Si stende sopra di lui e ricomincia a baciarlo.
E fanno l'amore.

"Va bene, per oggi basta" . La voce di Michele, ancora una volta, lo riporta al presente. Gianluca si alza dal suo sgabello, e si avvicina ad una finestra. Guarda fuori.

Messico, dicembre 2013
B "Che cosa avrei dovuto dire? Che nel tempo libero scopiamo?"
Quel pomeriggio, in una intervista Belinda aveva smentito le voci di un presunto flirt con Gianluca Ginoble. Sebbene fossero stati attenti a non avere comportamenti espliciti in pubblico, la loro complicità aveva cominciato a destare sospetti.
G "Ah è solo questo che facciamo? Scopiamo?"
B " Perché? Cos'altro facciamo?"
G "Quindi tra noi c'è solo questo?"
B "Cos'altro ci dovrebbe essere? Hai 17 anni, io ne ho 23 e tra un paio di mesi tornerai in Italia. Non ci può essere nient'altro"
G "Non ci può essere o non c'è?"
B "Non c'è Gianluca, non c'è! Noi non stiamo insieme, fattene una ragione!"
Non si erano più parlati e quella sera, alla solita serata mondana erano distanti. Lui era ferito e deciso a ferirla a sua volta. Era seduto su un divanetto insieme con una bella ragazza messicana della sua età con occhi neri e lunghi capelli neri. Le accarezzava dolcemente la guancia e i loro visi erano molto vicini.
Belinda lo vide. Non lo aveva mai fatto. Diverse ragazze lo corteggiavano ma lui non le aveva rivolto la minima attenzione, preso com'era da quella che per lui era una storia a tutti gli effetti con Belinda.
Quando lui si alzò per andare a prendere da bere, lei lo raggiunse immediatamente.
B "Che cazzo stai facendo?"
G "Non capisco"
Lei lo spinse verso un punto più appartato
B "Gianluca che cazzo stai facendo?"
G "Qual è il problema? Hai detto che non stiamo insieme"
Gli occhi di Belinda erano lucidi. Con un nodo in gola gli disse "Se te ne vai con quella, puoi dimenticarti di me"
Quella reazione, per Gianluca, valeva più delle frasi che le aveva sentito pronunciare quel pomeriggio. Non era solo sesso. Non era solo sesso neanche per lei, ma non lo avrebbe mai ammesso. Quelle lacrime furono l'unica concessione che lei gli avrebbe fatto in tutta la loro storia, l'unica dichiarazione, l'unica dimostrazione di un sentimento che c'era, ma che non fu mai dichiarato.  A lui bastarono.
G "Dai andiamo"
Quando nel febbraio del 2014  sull'aereo che lo stava riportando in Italia, ripensava ai mesi trascorsi con Belinda, pensò a quelle lacrime per convincersi che anche lei, infondo, e a modo suo, lo aveva amato.

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