Capitolo 7

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Il 22, 23 e 24 giugno i ragazzi sono a Roma per i tre concerti all'Auditorium Parco della Musica. Per l'occasione tutte le loro famiglie li hanno seguiti.
L'ultima sera è previsto un duetto con Belinda sulla canzone che avevano cantato insieme 2 anni prima. Belinda, che nei 10 giorni di pausa era tornata in Messico, sarebbe arrivata a Roma con un giorno di ritardo rispetto a loro.
Gianluca ha ricominciato a sentire Maggie per telefono e decidono di vedersi a Roma.
Le dà appuntamento nella sua stanza d'albergo, per evitare i paparazzi fuori dall'hotel e le fans nella hall.
Maggie arriva in albergo nel tardo pomeriggio del 22 giugno e trova l'edificio assediato da decine e decine di fans. Si fa strada tra la folla e raggiunge la lussuosa entrata dove un impiegato dell'albergo la stava aspettando. Gli comunica il suo nome, lui la accompagna su, e arrivati davanti alla porta della camera di Gianluca, la saluta e la lascia sola.
È agitata, nervosa. Ha paura. Si fa coraggio e bussa. Dopo pochi secondi la porta si apre e trova davanti lui. Le sorride imbarazzato.
G "Ciao"
M "Ciao"
Lei entra, lui chiude la porta.
G "Accomodati" e lei si siede su una poltrona. Lui siede sulla poltrona difronte.
Si guardano. Sono imbarazzati.
G "Come stai?"
M "Bene"
Lei è seduta con le braccia conserte. Rigida. Non lo guarda. È lontanissima.
G "Perché non mi guardi? Perché non ti avvicini?" Dice dolcemente
M "Gianluca..." Lo guarda "Non mi va"
G "Pensi che ti abbia fatto venire qui per questo? Non hai capito niente di me allora..." È amareggiato.
M "Lo so, tu non sei così, ma sai le cose come possono andare..."
G "Sì, certo, Ma se mi dici che non ti va, io non ti sfioro neanche. Non vorrei mai che tu facessi qualcosa di cui non hai voglia." È sincero. È dolcissimo. Lei sorride, si rilassa.
G "Avevo voglia di vederti" la guarda. Lei fatica a crederci. Lui capisce. "È vero" la rassicura.
M "Ho sentito che avete inciso un duetto con quella cantante messicana, Belinda..." Lo guarda.
G "Sì"
M "Ho letto qualcosa su Internet...si dice che avete avuto una storia...è vero?" Lo guarda ancora.
G "Sì, quando sono stato in Messico, due anni fa"
A lei non basta, lui continua "Ci siamo lasciati quando sono tornato in Italia e non ci siamo più sentiti da allora."
M "E adesso?"
G "Adesso ognuno ha la sua vita" sorride.
Lei si fa coraggio e gli fa la domanda che avrebbe voluto fargli dal momento stesso in cui l'ha rivisto "sei stato con qualcuna in questo periodo?"
Lui non era preparato, la guarda, non risponde.
M "A Vienna con quella armena?"
G "No" è sincero.
M "Con Belinda?"
G "No" mente.
M "Davvero non sei stato con nessuna?"
G "Davvero" mente ancora
Lei sorride, si alza e si siede in braccio a lui.
M "Mi sei mancato da morire"
G "Anche tu" ed è sincero.
La stringe forte, le scosta i capelli dal viso e la bacia.
G "Dobbiamo andare alle prove "

Gianluca presenta Maggie alla famiglia e ai collaboratori, semplicemente come Maggie, senza attribuirle un ruolo. Lei segue le prove ed il concerto dal backstage, cena con loro, passa la notte con lui.
Il giorno dopo arriva Belinda e Gianluca e Maggie continuano a stare insieme. Lui non immagina che così facendo avrebbe ferito Belinda. È convinto che lei sia innamorata del fidanzato, visto il senso di colpa che aveva provato nei suoi confronti dopo la notte passata insieme a Bologna. Non immagina neanche quanto sia lontano dalla verità.
Il secondo giorno, dopo il concerto e dopo la cena sono tutti al bar dell'albergo, famigliari e collaboratori, seduti attorno ad un tavolino, su grandi divani. Gianluca, ha un braccio attorno alla spalla di Maggie e lei ha la testa poggiata sul suo petto. Sono complici e affiatati.
Belinda è seduta su un altro divano. Soffre terribilmente. È gelosa, è ferita, è innamorata. Non è in sé. E lo fa. In un attimo di follia, senza pensarci, lo fa.
Si alza, fa per andare, si ferma. Apre la borsa, tira fuori un orologio, si rivolge a Gianluca "Questo l'hai dimenticato l'altra notte in camera mia a Bologna" si gira e se na va.
Tra i presenti scende il gelo. Guardano tutti Gianluca e Maggie. Lei si stacca immediatamente da lui, si poggia allo schienale, si morde le unghie e guarda a terra.
Lui si porta una mano sulla nuca, e guarda a terra. Gli altri fanno finta di niente e riprendono a parlare. Lui si gira verso Maggie. Lei lo guarda cercando con gli occhi una spiegazione. Lui non gliela dà. Lei si alza e senza dire nulla va via. Dopo pochi secondi lui si alza e la segue. La raggiunge davanti alla porta della sua stanza.
M "Mi avevi detto di non essere stato con lei" è arrabbiata. Umiliata.
Lui non nega.
G "Non è stato un tradimento, non stavamo insieme, ma se te lo avessi detto tu non saresti rimasta"
Entrano in stanza.
M "Gianluca...sarà sempre così. Quando non ci vedremo tu andrai con le altre. Non stiamo insieme, è giusto che tu lo faccia. Ma io non posso fare finta di niente"
La voce si incrina "Gianluca io non posso accontentarmi di questo, non posso accontentarmi di stare con te due notti ogni due mesi e durante quei due mesi stare male pensando a quello che fai."
Piange "Adesso non posso più, mi fa troppo male. Mi fa male fare l'amore con te sapendo che non sei mio"
Lui capisce. Non può chiederle questo. È troppo. "In questo momento posso darti solo questo" ed è maledettamente sincero.
Lei capisce. Piange. Lui La stringe forte. Non vuole piangere anche lui.
G "In un'altra vita sarebbe stato tutto diverso."
Lei annuisce.
G "Vado a dormire con mio fratello"
M "Domani mattina quando tornerai in questa camera non mi troverai"
Si danno un ultimo bacio, casto. Lui si avvia verso la porta.
Si gira "Sei stata una boccata d'ossigeno. Mi hai ridato l'aria. Grazie"
E Va via.

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