Capitolo 6

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Belinda arriva a Bologna una calda mattina di metà giugno. Incontra i ragazzi direttamente in studio di registrazione e da subito cominciano a studiare il progetto. Decidono che per la incisione del pezzo sarebbero bastati 3 giorni.
I 3 giorni passano in fretta, sereni e spensierati. I ragazzi e Belinda ritrovano la sintonia con cui avevano duettato in Messico 3 anni prima. Anche Gianluca e Belinda ritrovano la sintonia, dentro ma anche fuori lo studio di registrazione. Con il passare delle ore e dei giorni si avvicinano, scherzano, ridono, si guardano. Cercano il contatto, si sfiorano, si toccano.
Lui è seduto su un divano e lei si siede in braccio.
Lei è in piedi, ferma, e lui la abbraccia da dietro.
A pranzo e a cena sono sempre seduti vicini. Lui poggia un braccio sullo schienale della sedia di lei. Lei poggia la testa su quel braccio.
Il sabato mattina finiscono di incidere il duetto e per la sera organizzano una grande cena in un esclusivo ristorante di Bologna per festeggiare e per salutare Belinda e il suo staff che il giorno dopo sarebbero ripartiti per il Messico.
Arriva anche Ercole, il papà di Gianluca, che il giorno dopo avrebbe riportato il figlio a Roseto in macchina.
Finita la cena Gianluca, Belinda, Piero, Ignazio e due loro amiche decidono di trattenersi un altro po' in giro, mentre i grandi vanno a dormire.
Gianluca, Piero e Belinda tornano poi in albergo insieme. Arrivati al piano delle loro stanze, Piero li saluta.
Hanno un po' bevuto, ma non sono ubriachi. Sono allegri e un po' disinibiti.
B "Adesso tu devi accompagnarmi in camera, lo sai. Ma non farti illusioni caro, non ho alcuna intenzione di venire a letto con te!" e sorride.
G "Tranquilla non ci penso proprio" sorride anche lui.
Entrano in camera di Belinda e chiudono la porta. Sono una di fronte all'altro.
G "Allora buonanotte"
B "Buonanotte"
E si abbracciano. Si stringono forte. Mentre si sciolgono dall'abbraccio, ognuno sfiora con il suo naso la guancia dell'altro. Si fermano così. Cominciano a toccare con il naso il viso dell'altro. Poi con le labbra, senza mai toccare le labbra dell'altro. È una danza lentissima. Piano, pianissimo, si avvicinano alle labbra. Nessuno dei due ha il coraggio di toccare le labbra dell'altro. Poi ci arrivano, insieme. E quando le loro labbra si sfiorano, terminano quella estenuante danza. Cominciano a baciarsi con passione e mentre si baciano si spogliano e finiscono sul letto. E fanno l'amore con trasporto e passione, come due amanti che si erano persi e si sono ritrovati.

Quando la mattina Gianluca apre gli occhi, non trova Belinda accanto a sé. Si riveste in fretta e torna in camera sua, dove quella notte aveva dormito suo padre.
G "Buongiorno" dice assonnato
Ercole "Dove sei stato stanotte?"
Gianluca non risponde. Finge di cercare qualcosa nella valigia.
E "Gianluca"
G "Sì?"
E "Dove sei stato stanotte?"
Sa già la riposta.
G "Papà, non credi che abbia diritto ad un po' di privacy?" dice scherzando
E "Gianluca..."
G "Papà tranquillo, è tutto sotto controllo, te lo giuro"
Ed è sincero. È davvero tutto sotto controllo. La notte passata con Belinda non ha lasciato in lui alcun segno. È sereno.

Gianluca scende per fare colazione e al bar trova Piero.
G "Hai visto Belinda?"
P "È già andata in studio"
Quella mattina avrebbero ascoltato il lavoro finito.
Quando Gianluca, Piero ed Ercole arrivano in studio, Belinda è già là. Saluta Gianluca freddamente senza guardarlo. Evita il suo sguardo per tutto l'ascolto del pezzo.
Terminato l'ascolto, lui si avvicina a lei.
G "Sai che sono i maschi in genere a scappare la mattina dopo" e sorride
B "Non scherzare" è seria
G "Ok scusa. Qual è il problema?"
B "Sono fidanzata Gianluca!"
G "Be eri fidanzata anche ieri sera..."
B " Appunto, ho sbagliato, abbiamo sbagliato."
Continua a non guardarlo negli occhi
G "Ok, allora mi dispiace averti fatto fare qualcosa che adesso ti fa stare male. Scusami" e si allontana. Poco dispiaciuto, in realtà. Quasi indifferente.

Nell'auto che la sta portando in aeroporto, Belinda piange tra le braccia di Carlos.
C "È stato un momento di debolezza. Alvaro non lo saprà mai, non piangere."
B "Dovevi sentirlo, com'era freddo stamattina" dice tra i singhiozzi
Carlos non capisce. "Ma chi?"
B "Non gliene fregava niente di quello che gli dicevo. Mi guardava come avrebbe guardato qualsiasi ragazza si fosse scopato. Non aveva più quello sguardo perso per me."
Si ferma un attimo. Poi riprende "Anche mentre facevamo l'amore, lo sentivo, per lui era solo sesso. È finito tutto, mi ha dimenticata davvero"
Carlos ha capito.
Belinda non stava piangendo per il senso di colpa per aver tradito Alvaro. Stava piangendo perché quella notte e quella mattina aveva avuto la conferma che In Gianluca, non era rimasto nulla del sentimento che un tempo, aveva provato per lei. L'aveva dimenticata davvero.

In quegli stessi attimi, nella sua stanza d'albergo, seduto sul letto, Gianluca scorre la rubrica del suo iPhone.
M.
Maggie.
Sorride.
Chiama.

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