Gianluca, Ignazio e Piero raggiungono Belinda sul palco. La base parte e cominciano a cantare. Gianluca guarda Belinda, e per la prima volta osserva il modo in cui lei lo guarda. E ancora una volta si chiede come aveva fatto a non capire tutto prima.
Terminata la canzone si dirigono dietro il palco. Belinda si rivolge a lui, con voce tremolante, impacciata e impaurita "Gian..."
Lui si volta.
B "Io...mi dispiace così tanto...io...non so..."
Lui la interrompe. Non è arrabbiato "Dimmi solo perché l'hai fatto"
Lei lo guarda, non sa cosa dire.
Lui la guarda intensamente "Eri gelosa? Eri gelosa di Maggie?"
Lei lo guarda come chi, dopo aver a lungo indossato una maschera, di colpo viene smascherato e si trova senza difese "Io...io...volevo solo chiederti scusa...se posso fare qualcosa..." Non ha risposto.
Lui è deluso "Va bene, lascia stare".Quella stessa sera, durante il concerto, Il Volo e Belinda duettano su "Costantemente mia", la canzone che avevano inciso e cantato insieme in Messico due anni prima. Belinda, consapevole che Gianluca ha ormai scoperto i suoi veri sentimenti, durante l'esecuzione del brano lo cerca con gli occhi, lo guarda complice, senza più alcuna maschera. Non si nasconde più e lui si lascia andare a quel gioco.
Il duetto termina ed è il turno dell'assolo di Ignazio che canta "Memory".
Gianluca, Belinda e Piero si dirigono dietro il palco. Gianluca si siede su una sedia. Belinda è lì vicino. Le afferra la vita e la fa sedere sulle sue gambe. Lei porta un braccio sulle sue spalle e poggia la testa sulla testa si lui. Lui poggia le labbra sulla sua fronte. Rimangono così, in silenzio, senza dire una parola, stretti l'uno all'altra, immobili sulle dolci note di "Memory".
Quando l'esibizione di Ignazio finisce e Gianluca si alza per tornare sul palco, Mentre Belinda si allontana le afferra un polso e la guarda negli occhi "Non lo ammetterai mai vero?" .Il concerto è terminato e Belinda è in taxi diretta in aeroporto per tornare in Messico. Guarda Roma scorrere fuori dal finestrino.
"Non lo ammetterai vero?" Quelle parole le rimbombano nella testa.Messico, 24 febbraio 2014
"Ti amo tanto...ricordalo"
Lei non risponde, ma con uno scatto di stacca da lui "Vai via, ti prego".
Lui la lascia, si gira, apre la porta e va via. Senza voltarsi indietro.
Quando la porta si chiude, Belinda la raggiunge e si poggia con la schiena ad essa. Lentamente si lascia scivolare verso il pavimento e, una volta raggiunto, ci si siede. Poggia la testa sulle ginocchia e piange.
Piange per tutti i momenti felici che in quel momento stavano diventando solo ricordi.
Piange per quell'amore così grande e profondo che se ne stava andando.
Ma piange soprattutto per il rimpianto di averlo lasciato andare via senza averlo mai dichiarato quell'amore così grande e così profondo. Il rimpianto è insopportabile e in quel momento trova il coraggio e forse l'incoscienza che fino a quel momento le erano mancati.
Si alza di scatto, apre la porta e corre giù per le scale, con solo degli shorts e una canotta addosso. Arriva all'ingresso dell'albergo.
Le auto non ci sono più.
Se ne è andato.
Per sempre.In quel momento di quasi due anni prima, in piedi, davanti all'ingresso dell'albergo, con il volto rigato dalle lacrime, Belinda era stata costretta ad ingoiare quelle parole che finalmente aveva trovate il coraggio di dire. Le aveva nascoste dentro se, in un angolo del suo cuore. Come un macigno, che le gravava nel petto. Come una ferita che il tempo non avrebbe cicatrizzato, e che ogni tanto si sarebbe riaperta e sarebbe tornata a far male, a bruciarle la pelle, a bagnarle gli occhi.
E quella sera, dentro quel taxi a Roma, quella ferita bruciava più forte che mai e quel macigno, pesava più che mai.
"Mi scusi, cambio di programma. Mi porti all'Hotel Cavalieri".
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GrandeAmore, il ritorno
FanficGianluca e Belinda si reincontrano a Roma dopo tre anni dalla fine della loro storia. Narratore esterno.