Capitolo 12

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Roma.
È mattina. I colpi alla porta svegliano Gianluca.
G "No no...ma chi è?" Brontola, con la faccia schiacciata sul cuscino.
I "Sono io Gianlù! Aprimi!" Grida Ignazio da dietro la porta.
Gianluca si alza e va ad aprire.
G "Ignà ma che cazzo vuoi?"
Ignazio non lo ascolta, guarda dietro le sue spalle.
I "Ma sei solo?"
Entra. Gianluca chiude la porta.
G " Certo che sono solo, con chi dovrei essere? Si può sapere che vuoi?"
I "E Belinda?"
G "Immagino che sia su un aereo"
I "Ma ieri sera stava correndo da te"
Gianluca non risponde. Si siede sul letto.
I "Allora mi dici che è successo o no?"
G "Mi hai svegliato all'alba per questo?"
I "Ma quale alba Gianlù!? Sono le 9! Tuo padre vuole anticipare la partenza. Ti ha chiamato sul cellulare, ma non hai risposto. Voleva venire qua a dirtelo e sono venuto io, perché pensavo stessi con Belinda!"
G "Grazie..."
Ignazio si siede accanto a lui sul letto.
G "È venuta a dirmi che mi ama, che mi ha sempre amato"
Ignazio lo guarda "E tu?"
G "Le ho detto di tornarsene in Messico" .

Città del Messico.
Carlos porta tutte le valigie dentro casa di Belinda.
C "Ok, questa era l'ultima"
Belinda lo abbraccia "Grazie"
C "Se vuoi posso restare un po' con te" le sorride.
Lei lo guarda con gli occhi gonfi, il viso stanco, di chi ha passato le ultime ore piangendo.
B "No, vai. Devo fare una cosa, lo sai."
C "Già." Le dà un bacio sulla guancia "Se hai bisogno chiamami"
B "Grazie"
Carlos esce di casa. Belinda, rimasta sola, si siede sul divano. Riaccende il cellulare.
Alvaro.
Chiama.
A "Belinda, ma che cazzo di fine hai fatto? Sono due giorni che non rispondi" È adirato.
B "Alvaro, ho avuto dei problemi"
A "Ma ti rendi conto?!? Mi sono preoccupato da morire, e quell'imbecille del tuo assistente non mi faceva mai parlare con te" grida ancora.
B "Alvaro ti prego, calmati. Ti spiegherò tutto. Sono a casa. Ti aspetto."

Quando Belinda apre la porta è un'altra persona. Si è fatta una doccia, si è pettinata e truccata. Gli occhi gonfi non ci sono più.
Alvaro è ancora arrabbiato. La saluta freddamente. Si siede su una poltrona.
A "Allora? Sto aspettando"
Belinda si siede sul divano difronte a lui. Parla dolcemente. Abbassa lo sguardo.
B "Alvaro, in Italia sono successe alcune cose..."
Lo guarda.
"...e questo cose mi hanno portata a pensare a te e a riflettere sul nostro rapporto."
Fa una pausa. Lui la guarda. Triste. Ha paura.
B "Qualche mese fa mi hai fatto una domanda."
Lui fa un cenno. Ha capito.
B "Io non ti ho risposto. Avevo bisogno di tempo"
Lui la guarda, quasi supplicandola di non continuare.
B "Non avevo una risposta. Adesso ce l'ho."
Lo guarda. Lui la guarda.
B "Sì, Alvaro, voglio sposarti."

Aggiorno presto 😘

GrandeAmore, il ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora