Capitolo 16

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Buongiorno e buona domenica a tutti!

Come promesso sono qui a pubblicarvi questo nuovo capitolo che a me piace particolarmente. 

Mi auguro che il vostro 2025 sia partito al meglio e continui ad essere meraviglioso (e preghiamo tutti insieme che sia l'anno buono per avere il nuovo album di Harry)

Detto questo, vi lascio al capitolo!

Fatemi sapere cosa ne pensate, vi mando un enorme bacio e ci vediamo alla prossima!

Sil



Ero abituata a svegliarmi da sola la mattina e, nonostante ultimamente avessi passato più notti a dormire insieme ad Harry, che fosse a casa mia o a casa sua, non trovavo strano svegliarmi e non avere nessuno al mio fianco. Per questo, quella mattina, ci misi un po' più di tempo a capire che la sera prima non mi ero addormentata da sola e che mancava qualcuno al mio fianco.

Mi sedetti sul letto e mi strofinai gli occhi guardandomi intorno, come se Harry potesse essere nascosto da qualche parte nella stanza, quando ovviamente non lo trovai mi alzai e andai a cercarlo in casa. La mattina il mio cervello ci metteva qualche secondo in più a carburare, quando lo fece, però, mi tornò subito in mente la semi discussione della sera precedente ed allora non trovarlo in casa ebbe un po' più di senso.

Presi il telefono, sperando che mi avesse scritto qualche messaggio, ma non c'era nessuna traccia di lui, solo quando andai in cucina per farmi un caffè e mi sedetti al bancone mi accorsi di un biglietto abbandonato lì sopra.

"Sono uscito per delle commissioni, ci vediamo più tardi"

Che fosse ancora un uomo all'antica lo sapevo, ma addirittura che non usasse i messaggi come le persone normali era ancora qualcosa a cui stentavo a credere.
Lo chiamai, ma ovviamente non ricevetti alcuna risposta, ed allora mi misi a fare un po' di faccende domestiche per occupare il tempo.

Dopo aver rassettato tutta casa, comunque, il mio pensiero era sempre lì e controllando l'ora mi resi conto che si stava avvicinando il pranzo, gli mandai allora un messaggio per chiedergli se avremmo pranzato insieme, ma neanche in quel caso mi rispose.

Immaginavo avesse ancora le chiavi di Niall, quindi continuavo a sperare di vederlo arrivare all'improvviso a casa mia, ma questo non avvenne e allora, dopo aver passato un noiosissimo pomeriggio tra spesa, una passeggiata con Brooke al parco ed un aperitivo a casa dei miei due migliori amici passato a sentirli parlare di finestre fertili e test di gravidanza, tornai a casa e, trovandola ancora vuota, un senso di rabbia cominciò a invadermi il petto.

Davvero era così arrabbiato non solo da sparire per un'intera giornata, questo avrei anche potuto accettarlo, ma da non avere nemmeno voglia di mandarmi un semplice messaggino giusto per farmi sapere che stava bene?
Era il weekend, non mi aspettavo che avesse voglia di passare due giorni chiusi in camera da letto o a fare una gita romantica, ma almeno mi aspettavo che non volesse perdere ulteriore tempo che potevamo passare insieme, considerando che, nonostante ci vedevamo tutti i giorni in ufficio, non potevamo avere chissà quanta privacy.

Per quando arrivò l'ora di dormire, comunque, non si era ancora fatto sentire ed il mio orgoglio mi impedì di mandargli un altro messaggio o di provare a chiamarlo di nuovo.
Fu solo intorno alle due del mattino che sentii la porta di casa aprirsi e poco dopo fece capolino nella stanza.

Accesi la luce e mi sedetti sul letto, assonnata e confusa nel vederlo tornare a casa così tardi, che diamine, nemmeno ai tempi dell'università rientrava alle due del mattino.

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