~TWENTY FOUR~

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Changbin:
hey Jisung

dove cavolo sei?

Chan:
che intendi?

è nella sua stanza

Changbin:
no non c'è

sono appena entrato
per riprendermi la felpa
e non c'è

Chan:
non andato a dormire
tardi ieri sera ma pensavo
che stesse dormendo
quando sono andato a
dormire alle 12

Changbin:
forse si è svegliato
prima per andare in studio

Chan:
provo a chiamarlo

non risponde

non dovevo addormentarmi
a quell'ora

Changbin:
non è colpa tua

vuoi che vada a prenderlo?

Chan:
no è okay

vado io

~~~~~~~~~~~~~~

chan sospirò, indossò una felpa a caso e degli shorts, e poi uscì per andare in studio dove si pensava fosse Jisung visto che in quei giorni è successo molte volte.

Cammino verso lo studio e si accigliò quando vide Jisung addormentato con la testa sopra il suo quaderno delle lyrics.

Si avvicinò e notò ci fossero delle lacrime asciutte nelle guance del più piccolo, i suoi occhi gonfi, e delle parole scarabocchiate nel quaderno, e come teneva ancora la penna che usò per scrivere su esso.

"Perché sei così duro con te stesso?" Mormorò Chan per poi togliergli i ciuffi di capelli dalla faccia. "Hey Jisung".

"Ancora 10 ore per favore", Sussurrò Jisung, senza muoversi.

"Ti darò altre 10 ore quando torneremo a casa e tu sarai nel tuo letto", rispose Chan ridacchiando.

"Non sei arrabbiato con me?" Domandò Jisung, mentre si metteva seduto e chiudeva il suo quaderno con il broncio. Ha aspettato che Chan andasse a dormire di proposito per uscire e rompere la regola di non restare in studio per troppo tempo. Avrebbe completamente senso che lui fosse arrabbiato.

"Sono più preoccupato che arrabbiato...Poi ne parliamo. Puoi camminare o vuoi che ti porti io?"

Jisung si sentiva come una persona a cui mancava il sonno cioè che si sentiva stanco , debole e che poteva svenire da un momento all'altro ma non voleva causare altri problemi a Chan.

"Posso camminare", bisbigliò Jisung e si alzo, camminando piano per prendere i bicchieri di caffè vuoti che ebbe usato la sera prima per restare sveglio e buttarli poi prese il quaderno così che lui e Chan potessero andarsene.

Chan porse la sua mano a Jisung in modo che lui la prendesse, il più piccolo la prese e poi camminarono verso il loro appartamento.

"Sai per che ora ti sei addormentato?"

"No" menti Jisung, sapendo che Chan non sarebbe stato felice della risposta.

Bias/ minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora