Bias/ minsung

~SIXTY~

Jisung entrò nel piccolo cafè e sorrise quando Sunshine si sedette immediatamente di fronte a lui mentre aspettava che Minho finisse di prendere l'ordine di qualcuno.

Jisung sorrise mentre accarezzava dietro l'orecchio del piccolo gatto.

Pochi minuti dopo Minho stava per sedersi e andare di nuovo al telefono, ma notò Jisung e sorrise mentre si mise di fronte a dove era seduto.

"Penso di essere innamorato dei tuoi capelli blu."

"Solo i miei capelli?" Jisung chiese, inclinando un po' la testa ma cambiando rapidamente l'argomento quando si rese conto che lui e Minho non l'avevano ancora detto l'uno all'altro, ignorando il tempo in cui Minho era ubriaco, "hai mai pensato di tingerti i capelli?"

"Non proprio. Pensi che potrei farcela?"

"Penso che i capelli viola ti starebbero davvero bene", rispose Jisung e Minho sembrava pensarci.

"Ok, allora la prossima volta che andiamo a casa mia, e tu mi tingerai i capelli".

"Davvero?"

"Sì, perché no?"

"Penso che dovremmo annullare l'andare in studio".

"Non è quello che intendevo", rispose Minho e Jisung rise un po'.

"Qualche canzone specifica che vuoi sentire?"

"Voglio ascoltare quella canzone di cui hai pubblicato alcuni testi sul non voler invecchiare".

"19", Jisung annuì e si spaventò un po' al pensiero, "Mi pento già di questo".

Minho guardò l'orologio prima di dire: "altri cinque minuti".

Andò a prendere l'ordine di qualcun altro, poi tornò di nuovo da Jisung pochi minuti dopo.

"Andiamo", disse felicemente Minho mentre si toglieva il grembiule e camminava intorno al bancone dove si trovava Jisung.

Jisung si tirò di nuovo la maschera sul naso e esitò per un momento mentre stava per afferrare la mano di Minho, ma decise di non farlo dato che era giorno e stavano andando allo studio di 3racha. Finché non hanno fatto nulla come tenersi per mano, potrebbero farla franca dicendo che Minho è un manager o qualcuno che li aiuta a lavorare su una canzone o una coreografia.

Hanno parlato principalmente di come è andata la giornata di Minho al lavoro, ma la passeggiata verso lo studio non era affatto lontana dal bar.

"Ho paura", disse Minho una volta che Jisung si fermò in un posto e si porse la mano in tasca per afferrare il suo documento d'identità per aprire la porta.

"Perché hai paura? È solo una stanza".

"Non lo so, ma se sono un fanboy, non prendermi in giro".

"Nessuna promessa", disse Jisung e tenne la porta aperta per Minho per seguirlo dentro.

"Wow... sembra diverso da quello che pensavo fosse. Pensavo fosse più piccolo". Disse Minho mentre si guardava intorno. "È lì che voi ragazzi vivete: è il portatile di Chan?"

"Umm....no questo è di Changbin."

"C'è qualcosa di interessante sul portatile di Changbin?"

"C'è la canzone di Dwaekki, ma non conosco la sua password e onestamente, il mondo non è ancora pronto per quel capolavoro".

"Canzone di Dwaekki?" Minho ripeté e Jisung annuì.

"Non è importante in questo momento però." Jisung rise un po' e fece sedere Minho accanto a lui su una sedia mentre iniziava ad aprire i file sul computer di fronte a loro.