Capitolo 7

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POV'S HARRY
Ho fatto più in fretta di quanto credessi, sono le tre e trequarti e sono davanti alla porta di casa mia.
Entro e stranamente non sento nessun rumore, sicuramente dorme.
Decido di non svegliarla. E vado in cucina a mangiare qualcosa.
"Oh Cazzo! Jade, Jade svegliati!" urlo vedendo il suo corpo riverso a terra con una smorfia di dolore sul viso, accanto a lei uno dei barattoli nuovi dei miei psicofarmaci consumato per metà.
Le sento il cuore che fortunatamente batte ancora.
Io sono uno stupido! Un fottuto stupido!
Ho spinto la creatura più bella del mondo al suicidio. Se non si risveglierà, mi ucciderò ance io.
Chiamo Niall il mio amico dottore. Lui sa quello che faccio alle ragazze ed è l' unica persona al mondo di cui mi posso fidare.
"Niall, vieni ora Jade ha tentato il suicidio, dobbiamo salvarla!"

POV'S JADE
Apro gli occhi con fatica, sento le palpebre pesanti, la testa come schiacciata e un grande dolore alla pancia.
Di fronte a me c'è un ragazzo biondo con gli occhi azzurri e tutto vestito di bianco.
"Sono morta?" chiedo speranzosa al ragazzo.
Lui mi guarda e sorride " No Jade sei viva, Niall ti ha salvata" una voce roca alle mie spalle pronuncia quella frase orribile.
"Io volevo morie!" mormorò piena di rabbia, provo ad alzarmi ma sono troppo debole, e riesco a malapena a muovere la mano.
Mi guardo intorno e scopro di essere nella camera degli ospiti.
Lui mi fissa piangendo di gioia. Io dovrei essere morta. Io dovrei essere libera!
Ma ha vinto lui, anche questa volta.
"Perché mi hai salvata? Io ti odio Harry! Io ti odio!"
Lui mi fissa perplesso, pensava forse di aver fatto una buona azione? Era bello il fatto di avermi condannata per sempre alle sue torture?
Lo guardo con odio e disprezzo, poi mi giro e chiudo gli occhi.
"Ha bisogno di riposo Harry" dice Niall portando quel mostro lontano da me.
Mi manca la mia vita, i miei amici, mio fratello, mia mamma, tutto.
Avevo una vita perfetta e lui è riuscito a distruggere tutto.
Niall torna nella stanza "Quanto ho dormito?" chiedo al biondo che continua a sorridere, senza capire il dolore che provo.
"Tre giorni, e ti abbiamo fatto una lavanda gastrica. Eri presa male. Perché lo hai fatto?" continua a fissarmi e a frugare nella sua borsa cercando qualcosa.
"Perché non riesco più a vivere così. Il tatuaggio e i tagli sono riuscita a sopportarli. Ma il fatto che mi abbia stuprata no!" mi fissa senza fare una poeta come se fosse tutto normale, come se non fosse la prima volta che capita.
"E poi...ho trovato degli album di altre ragazze. Nell'ultima foto erano morte, in modo atroce e non volevo dargli la soddisfazione di farlo anche con me. Ma lui vince sempre." continua a guardarmi sorridendo. Ma che ha questo? È scemo?
Continuo a pensare alle ragazze delle foto. Non voglio fare la stessa fine! Io voglio vedere ancora mio fratello cantare, Jenny ballare, voglio cadere ancora in uno scherzo di Liam, voglio sentire ancora lo sguardo perverso di Zayn su di me, voglio che Ash mi prenda ancora in braccio, voglio abbracciare ancora mia mamma, voglio sentire ancora i discorsi noiosi di Andrew, voglio vedere ancora la faccia confusa di Roxie quando non capisce qualcosa, voglio vedere ancora la faccia di Grace che finge di offendersi alle mie battute, voglio vedere Sarah ridere dopo aver fatto una gaffe, voglio sentire ancora la risata di Mary, le battute macabre di Gerome, le cazzate che dicono Ricky, Louis e Marck, voglio vedere ancora Aurore che mi guarda male per come mi vesto, voglio che Calum mi chiami ancora bambola e Mike che cambia colore di capelli tutte le settimane. Rivoglio la mia vita!
Ormai è una settimana che sono chiusa in questa casa, e pensare di passare il resto della mia vita qui, mi fa morire dentro.
"Harry ha detto che appena ti riprendi ricominciano le torture. Ma vivrai in questa stanza ora."
Lo guardo allibita, dopo quello che ha fatto mi dice anche questa cosa? Niall sparscie dietro alla porta e io rimango sola a piangere.
Un' altra volta.

Tre giorni dopo

Mi sono ripresa completamente. Stranamente non ho paura di Harry. Ormai, non mi importa più di niente. Aspetto solo il giorno della mia morte, lo aspetto come una cosa bella. Come una liberazione, perché preferisco morire che essere per sempre la schiava di Harry.
Non l'ho più visto, è venuto sempre Niall a portarmi da mangiare e ad aiutarmi.
Sento bussare alla porta e entra Niall con una borsa e una scatola in mano.
"Per la prima tortura devi indossare questi, truccarti, prepararti eccetera e farti trovare fuori alle sette di sera. Sii puntuale."
Il biondo mi sorride e prima e io possa rispndere e' gia' fuori dalla cemera.
Ma che scherzo e'?
Nella borsa c'e' un abito rosso, corto e aderente senza spalline e con la scollatura a cuore. Nella scatola un paio di scarpe col tacco dodici (Sulle quali io non so camminare) rosse con alcuni brillanti.
Faccio come ha detto Niall, so che non è saggio mettersi contro Harry. Mi chiudo in bagno, mi faccio la doccia e poi dopo averli asciugati, arriccio i miei capelli biondi e inizio a truccarmi, ma niente di esagerato.
Poi inizio a fare pratica sui tacchi, guardo l'orologio sono le sette meno due.
Esco dalla camera e poco dopo arriva un Harry in giacca e cravatta.
"Buonasera signorina Hemmings"
Cosa diavolo vuole fare?

Happy Birthday JadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora