24 - Epilogo

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Nei giorni successivi io ed il sarto apportammo delle modifiche. Wladimir mi aveva dato carta bianca, e perciò avevo avuto la libertà di decidere l'abito più consono. Bianco, come da tradizione, a simboleggiare le due verginità della sposa - di sangue e di carne.

Stavo percorrendo la navata di una grande costruzione in mattoni grigi, mi ricordava molto una cattedrale gotica. Nessuno sapeva che la sposa sotto lo spesso velo ero io, neanche i servitori. Wladimir aveva ordinato segretezza, ed io gliela avevo concessa senza troppe pretese: vedere le persone giudicarmi dai soli occhi sarebbe stata una sofferenza. Da Imperatrice non avrebbero potuto rivolgermi sguardi diversi dall'adorazione, o avrebbero potuto patire qualsiasi cosa io ordinassi.

Cercai di ricacciare i pensieri su mio padre. Quando ero piccola mi raccontava spesso di come si sarebbero svolte le mie nozze, e mi pareva di essere una piccola Cenerentola. Sognavo di essere accompagnata da lui fino all'altare, per poi giurare davanti a Dio il mio amore verso lo stupendo uomo che avevo a fianco.

Ma nulla andò per il verso giusto.

Una volta arrivata al centro del grande ed antico salone, un capitolo della mia vita si sarebbe concluso. Gli invitati stavano attorno a quel cerchio sopraelevato, dove l'Imperatore mi aspettava. Un sorriso di soddisfazione campeggiava sul suo volto: non importava come, era riuscito a piegarmi.

Per quanto avesse insistito la servitù - senza conoscere la mia identità - avevo optato per delle ballerine sotto il vestito: non si sarebbero comunque viste, sotto tutto quel pizzo.

Avevo il collo coperto da uno spesso strato di stoffa bianca ricamata, a simboleggiare la mia purezza - che ovviamente non possedevo più.

Cordelia era diventata una serva, ed ero riuscita perlomeno ad evitarle la sterilizzazione. Non so cosa mi avesse spinto a farlo, ma avevo capito che una donna del genere era dura come nemica, anche relegata tanto in basso. Se aveva provato gratitudine, non la dimostrò.

Alexander divenne intrattabile in quei giorni, ma ovviamente mi limitavo ad osservarlo da lontano. Dopo la sua accusa sull'omicidio di Gwendolin, non volevo riaprire quel discorso. Era stato lui che mi aveva inconsciamente spinto a chiedere aiuto a Wladimir, che ora si trovava al mio fianco, disposto di fronte al celebrante. L'Imperatore aveva chiesto che il matrimonio e l'incoronazione si svolgessero insieme, e chi poteva essere l'uomo di fronte a noi per rifiutare?

«Volete voi, mia signora, legarvi indissolubilmente al nostro sovrano, giurando di donarvi a lui e solo a lui, consigliandolo e criticandolo sempre e solo per il bene del nostro popolo?». Il mio sposo era stato ben chiaro: il mio nome non doveva essere pronunciato, la mia identità si sarebbe scoperta solo alla fine della cerimonia. Tutti i nobili intorno a noi mi fissavano, chi ringraziandomi per aver detronizzato Cordelia, chi maledicendomi.

«Sì, finché il mio sangue non tornerà a rendere fertile la terra», risposi, ripentendo ciò che avevo imparato a memoria.

«E voi, mio signore, Wladimir X Bloodwood, giurate di rispettare questa donna, di ascoltare i suoi consigli e di proteggerla da ogni male, assicurandole il posto che le spetta come nostra sovrana?».

«Sarà fatto», rispose lui. Niente formula tradizionale: non avrebbe giurato con una versione macabra di "finché morte non ci separi", ed il fatto che io mi trovassi su quella piattaforma di pietra, vestita in abito nuziale, non faceva che confermarlo.

Poi vennero prese delle ciocche dei nostri capelli e vennero legate insieme, prima che il celebrante le bruciasse e le facesse vedere agli spettatori. Afferrò una coppa e recise i nostri polsi, riempiendo il piccolo calice del nostro sangue. Ci fece fare dei sorsi da quello, ed io repressi un conato di vomito. Il sapore era disgustoso, e non sapevo se fosse il mio sangue od il suo a renderlo tanto amaro.

«Ora siete legati indissolubilmente, miei sovrani. Che le stelle non vi siano avverse e che questa unione possa portare grande onore alla nostra gente, nonché eredi in salute e pronti a governare», disse l'uomo.

Prese una corona - la stessa che avevo imparato a notare sulla testa di Cordelia - e me la mise in capo, dopo che mi fui inginocchiata. La folla intorno a noi non emise un fiato, ma potevo sentire la loro tensione: non si aspettavano subito che venissi incoronata. Eppure Wladimir lo aveva ordinato, dicendomi in tono pragmatico: «Non ho intenzione di fregarti, Victoria, e te lo dimostrerò. Ricordati che come è caduta Cordelia, così potresti fare tu».

Mi alzai, e Wladimir si voltò dove le famiglie più facoltose si trovavano. Alexander mi fissava con un misto di confusione ed odio, ma non poteva sapermi lì sotto. All'improvviso il peso di ciò che avevo fatto mi colse come un macigno. Sarei stata in grado? Che diamine mi era passato per la testa? Volevo solo buttarmi fuori da quella piattaforma e correre dal Principe, piangendo e scusandomi. Come avrebbe reagito? Mi avrebbe odiata? Quell'ultima domanda divenne assordante nella mia mente. Tutto, ma non quello, ripetevo come un mantra.

A gran voce, l'Imperatore disse: «Miei cari fratelli, vi presento mia moglie e la vostra nuova Imperatrice!».

Afferrò il velo e lo tirò su, scoprendomi il viso.

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Lo sapete che vi amo, vero?

Questa storia volge al termine, ci vediamo tra qualche mese con "Deimon 2 - La consorte del Demonio", dove sto cercando di rendere la trama un po' più intricata, non solo sulle vicende di Victoria, Wladimir e (sigh!) Alexander.

Ringrazio tutte le persone che hanno letto, commentato e votato. Siete fantastiche, ragazze! ♥

Inoltre vi ricordo che abbiamo un gruppo whatsapp, nel caso non siate ancora stufi di questa storia :D Se volete farne parte, mandate un messaggio a me o a Eleenwee e vi aggiungiamo molto volentieri - però chiacchieriamo tanto, quindi siate pronte a tante notifiche.

Nell'attesa, potete sempre andare a leggere lo spin-off "Cordelia - L'Imperatrice", magari vi aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista. Magari si capirà perché Wlad è così... così... Wladimir, ecco.

Anche questa avventura giunge al termine... ma non per molto ;)
Metterò la storia in revisione per eliminare eventuali errori, se ne vedete qualcuno in giro vi chiedo gentilmente di segnalarmeli, mi fareste un enorme favore ^^
Inoltre, come potete vedere dal titolo sto partecipando ai Wattys2015, perciò, perché non mi aiutate un po' votando? Ormai la storia non è più soltanto mia, ma anche vostra, che grazie alle vostre letture e riflessioni nei commenti o per messaggi diventa sempre più vivida, intesa e divertente, una gioia per il mio cuoricino sadico (mi pare ne abbiate avuto un bell'assaggio, di questo sadismo ♡)

Nell'attesa, perché non mi dite cosa ne pensate della storia, ora che ne avete una panoramica completa? Sarei molto interessata alle vostre opinioni, riuscite sempre a sorprendermi ♡

Con una nota più lunga del capitolo, arrivederci,

Varura

Deimon - La corte del DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora