Fino a quando non bussano alla porta, che palle lasciatemi respirare per una volta!
-Chi è? -
-Cara sono Alex, vuoi venire a fare una passeggiata...con me?-
-Alex chi?-
-So a che gioco stai giocando...sono Angeloni ti va di fare una passeggiata con me?-
-Mhh okay.-
Esco dalla stanza e corro verso la porta di ingresso chiudendo la alle mie spalle sapendo che Alex era ancora dentro.Ho finto di non sapere chi fosse perché ormai Angeloni è il suo soprannome.
-Perché sei uscita di fretta?-
-Perché volevo uscire ora.-
-Andiamo al Duomo?-
-Va bene.-
Saliamo sul motorino e partiamo.Arrivati al Duomo parcheggiamo e facciamo una passeggiata.Ci fermiamo davanti ad una creeperia insomma il luogo dove fanno le crêpes e ne prendiamo due.Decidiamo di passeggiare in Piazza Duomo.
-Allora Cara Lucia.Raccontami un po' di te.-
-Sono una fredda e menefreghista, tocca a te Alex Angeloni.-
-Tutto qui?Un lato dolce devi pur averlo.-
-Me lo sono mangiato.O almeno me lo hanno mangiato.-
-HA HA HA spiritosa...non dare la cola hai tuoi genitori stavolta.-
-E invece si, è tutta colpa loro.-
-Bene, ti avviso:io scoprirò quel lato dolce.-
-Si si convinto.-
-La tua amica Chiara lo ha scoperto?-
-No.Sapeva com'era il mio lato dolce perché ci conosciamo fin dalla nascita.-
-Immagino che era un lato bello.-
-Già...-
-Puoi riaverlo sai?-
-E come? Nessuno può farlo.-
-Impossibile.-
-Sta zitto.-
Odio quando mi fanno domande sul mio carattere, specialmente quando mi parlano di quando avevo un carattere dolce.Angeloni c'era quando io ero buona ma non ci parlavamo mai, stava sempre a fissarsi con delle cuffie nelle orecchie.
Posò lo sguardo su Alex e vedo che estrae una sigaretta.Mi stupisce.
-Ma che fumi?-
-Si.-
-Non lo sapevo.-
-Ci sono tante cose che non sai di me Cara, vuoi provare? -
-Non lo so....si dai! Dammene una.-
Mi porge una sigaretta e me la accende, sto per fare una cazzata ma devo, devo assolutamente provare!La metto in bocca e aspiro,fa schifo.Il fumo esce dalla mia bocca con una tosse e poi la butto a terra.
-Non ti piace ah?-
-Non esiste.Tu da quanto fumi? E quante sigarette fai fuori al giorno?-
-Da due anni e me ne faccio fuori tre:mattina, pomeriggio, sera.-
-I tuoi lo sanno?-
-Mio padre si ma mia madre no, ogni volta che lei sente puzza di fumo in camera mia si prende la colpa mio padre...vedessi che teatrino!-
-Wow. -
-Mia madre ha detto di dirti che stasera vengono i tuoi.-
-Ma porcaputtana!Sempre a rompere le palle stanno.-
-Suvvia, ci sono io.-
-Okay allora sono nella merda.-
Sorride e continua a fumare.Sono ormai le 19:00 perciò decidiamo di ritornare a casa.Arrivo e mi butto sotto la doccia, poi mi vesto con un vestito bianco con un velo che copre tutte le gambe da dietro e qualche gioiello a caso, poi lascio i capelli sciolti e mi faccio i boccoli e infine metto delle scarpe tacco 15 bianche.
Mentre scendo le scale vedo che ci sono tutti a tavola, anche i miei.Mia madre mi sorride d mio padre guarda e basta.Lorenzo invece è pronto a darmi pugni.
-Cara piccola mia! -
-Ciao mamma, ciao Lorenzo, ciao...Federico Leonardo.-
-Cara tuo padre lo devi chiamare papà.-
-No mamma.Ormai lui non può più essere mio padre.-
-Cara non fare la cretina.Per uno schiaffo fai la tragica.-
-Non lo faccio solo per quello ma anche perché tu non ci sei mai!-
-Ragazzi.Mangiamo?-
Bravo Lorenzo per una volta ti rendi utile.Dopo cena andiamo tutti in giardino e Lorenzo mi abbraccia.
-Wowowowow che fai? Non hai il permesso.-
-Dai Cara per favore solo un abbraccio! -
-Ma che vuoi?-
-Ho bisogno di mia sorella.La casa è vuota senza di te, ti prego torna.-
-No.Niente arrivo, niente abbraccio.-
-Fai come papà eh? Ci abbandoni e non ti fai coccolare.-
-Io non sono come quell'uomo, l'abbraccio te lo do ma non torno, starò via solo una settimana.-
Lo abbraccio e lui mi sussurra all'orecchio.
-Grazie Cara, ti voglio bene.-
-Va bene.-
Ci stacchiamo o almeno lo faccio io, mi scrollo da Lorenzo e raggiungo Alex.
-È una bella serata.-
-Si.Cara, perché sei qui?-
-Per dirti che è una bella serata.-
-Okay.-
-Angeloni? -
-Si?-
-Stasera puoi ecco...dormire da me...vorrei sapere un po' più di te.-
-Va bene.-
Sorrido e me ne vado da mia madre.È un momento bellissimo perciò devo essere anch'io un po' più presente con le persone che amo.
-Mamy.-
-Cara.-
-Come state senza me?-
-È brutto,tuo padre si lamenta di continuo per il tuo comportamento,Lorenzo mi domanda sempre quando torni ed io, io sono disperata senza la mia guerriera.-
-Anche tu e Lorenzo mi mancate un pochino.Se vuoi un abbraccio te lo concedo ma se non me lo dai non voglio più abbracci in tutta la mia vita.-
-Oh no tesoro,già i baci sono una cosa brutta se non te li diamo, non perderò anche gli abbracci.-
Subito mi abbraccia e poi ci stacchiamo.
-Riconquista le emozioni Cara, va da tuo padre.-
Annuisco e vado, io voglio ritornare com'ero ma non ci riesco, c'è qualcosa che me lo impedisce.
-Papà.-
-Cara.-
-Bella serata ah?-
-Si.-
-Mi dispiace per la sospensione. -
-Pensavo di doverti mandare in un collegio Cara ma ho preso una decisone:Che tu venga in tour con me.-
-No.Non posso.-
-Oh si che vorrai.-
Io odio la musica di mio padre.Si preoccupa per l'Italia quando ha una figlia trascurata che ha bisogno di lui.
-Ho detto no.-
-Io ho detto si,sono tuo padre e posso farti quello che voglio.-
-Sei uno stronzo!-
Mi metto le mani alla bocca e dopodiché vedo mio padre incazzato nero, mi darà di nuovo uno schiaffo perciò me ne scappo.Mi chiudo in camera con Alex che mi dice di uscire insieme agli altri tranne mio Padre.Da quando avevo 10 anni che i nostri rapporti sono peggiorati, non facciamo altro che litigare.Non so più cosa pensare per rimediare, magari non esiste rimedio per questo.Magari io e mio padre siamo fatti per odiarci, e la cosa è inevitabile.Ciao a tutti! Questo capitolo è stato scritto a 00:04.Spero vi sia piaciuto, un bacio, ciao.
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★I will shine for you. ★(Sequel Noi siamo infinito fede fan fiction.)
Hayran KurguCara Lucia.16 anni Milano.Migliore amica:Chiara Belgiovine 16 anni.Fratello Lorenzo Lucia 10 anni. Genitori odiosi:Riley De Rossi "Bad Gril", Federico Leonardo Lucia "Fedez". Non vorrei mai diventare come loro perché loro sono stelle perché sono fam...