L'INIZIAZIONE ~ pt. 5

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Arrivo in sala mensa ma questa volta non mi siedo allo stesso tavolo di Tris e della Candida di cui non ricordo nemmeno il nome. Stare anche solo a pochi metri da lei mi provoca un senso di agitazione.
Questa volta loro sono sedute al tavolo con Will, un Erudito parecchio forte, e Al, un Candido di una certa stazza.
Non le piacerà mica quel Candido ciccione vero?
Mi siedo con Eric e gli altri solo perché non ci sono tavoli liberi, altrimenti in questo momento sarei già in un angolo sperduto della sala a gustarmi il pranzo da solo, come al solito.
Al contrario di tutti gli Intrepidi, a me piace stare da solo.
Posso osservare.
Posso osservare ogni singola cosa che mi circonda, posso osservare ogni singolo dettaglio.
Posso pensare.
Posso pensare ad un sacco di cose. Alle fazioni, ad Eric e ai suoi inganni, a mio padre. A Tris.

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Dopo pranzo, porto tutti i trasfazione in un posto a loro nuovo. É una stanza enorme, con un pavimento di legno tutto rovinato e scricchiolante al cui centro è dipinto un grande cerchio.
Faccio allineare gli iniziati dietro ai Sacchi e io mi posiziono al centro, dove tutti mi possono vedere.
- Come vi ho anticipato, ora imparerete a combattere. Lo scopo è prepararvi ad agire, allenare il vostro corpo a rispondere alle minacce e alle difficoltà, cosa di cui avrete bisogno se intendete conservarvi la vita negli Intrepidi.- prendo un respiro profondo e continuo. - Oggi esamineremo la tecnica e domani inizierete a combattere tra voi. Perciò vi consiglio di prestare attenzione. Quelli che non imparano in fretta si faranno male.- quando pronuncio quest'ultima frase fisso la Rigida.
Elenco tutti i tipi diversi di pugno, mostrandoli uno per uno mentre li spiego, prima nell'aria e poi nel sacco. Poi, gli dico di provare contro i rispettivi sacchi.
Anche qui, la maggior parte dei ragazzi se la cava bene; anche Tris non è male, ma siccome è debole non ce la farà mai a vincere un incontro in questo modo.
Giro fra loro, per controllare con attenzione come svolgono i movimenti.
Quando mi trovo davanti a lei mi fermo e la osservo attentamente; lei si ferma e respira profondamente, come se fosse agitata per la mia presenza.
- Non hai molti muscoli- constato. - Questo significa che ti conviene usare soprattutto le ginocchia e i gomiti. Puoi esercitare più forza in questo modo.-
Poi d'istinto le premo una mano sullo stomaco.
È così esile e piccola che con la mano le ricopro quasi interamente la gabbia toracica.
Lei mi fissa con gli occhi spalancati, ed io per rompere il silenzio inizio nuovamente a parlare - Non dimenticarti mai di mantenere la tensione qui.-
Detto ciò, tolgo la mano e me ne vado.
Non posso resistere un secondo di più.
É veramente difficile starle vicino senza poterla baciare. O anche solo provare a parlarle senza balbettare.
Lei é come una calamita, mi attrae.
Io ho un alto autocontrollo ma lei.. Lei mi distrugge. Distrugge la barriera che mi circonda. Quella per cui ho lavorato tanto fino ad ora.

Io sono come la notte. Scura e misteriosa.
Lei é come il giorno. Chiaro e limpido.
Quando siamo vicini, i nostri mondi si mescolano, si uniscono, creando qualcosa di inspiegabile. Qualcosa di incredibile.
Lei é il bianco, io il nero.
Io lo yin e lei lo yang.
Chissà se anche lei pensa lo stesso, chissà se anche lei sente la chimica che c'è fra noi. Oppure, chissà se la sento solo io.

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Dopo un pomeriggio passato contro i sacchi, congedo i ragazzi per la cena.
Durante la serata non succede nulla d'interessante e me ne vado a dormire presto perché sono particolarmente stanco.
Il giorno seguente è il 'grande giorno': iniziano i veri e propri combattimenti.
-Dal momento che siete in numero dispari, oggi uno di voi non combatterà- annuncio prima di mostrare loro la lavagna con scritti i nomi dei combattenti.
Per fortuna ho trovato una scusa per non far combattere Tris oggi, ma non riuscirò a salvarla per sempre.
Quando nota che accanto al suo non c'è nessun nome, tira un sospiro di sollievo; beh, anche io se fossi stata in lei lo avrei fatto.
I combattimenti iniziano e i primi sono Al e Will. Il loro è un bell'incontro: Will é veloce ma Al é potente.
Al colpisce con forza Will sul mento con un pugno e quest'ultimo barcolla di lato, premendosi una mano sulla faccia. Will pero reagisce immediatamente bloccando il colpo successivo del Candido.
Lo scontro va avanti per un po' finché Eric, parecchio irritato, non urla -Pensate che sia un passatempo? Volete fare una pausa per una pennichella? Combattete!-
-Ma.. C'è un punteggio o qualcosa del genere? Quando finisce l'incontro?- chiede Al sfinito.
-Finisce quando uno dei due non é più in grado di continuare- risponde calmo Eric.
Ah già, avevo dimenticato le sue nuove stupide regole.
- Secondo le regole degli Intrepidi- intervengo io - uno di voi può anche arrendersi.-
Eric mi guarda malissimo e dice - Secondo le vecchie regole. In base alle nuove, nessuno si arrende.-
-Un uomo coraggioso riconosce la forza degli altri.- rispondo io.
-Un uomo coraggioso non si arrende mai.-
Questa é bella! Devo ricordargli che due anni fa, qualcuno mi implorava di smettere di picchiarlo? Qualcuno si cagava addosso ogni volta che mi vedeva nei corridoi perché aveva paura di prenderle?
Ci fissiamo intensamente per alcuni secondi e poi torniamo a guardare l'incontro.
- Ma è ridicolo! Che senso ha picchiarlo? Siamo nella stessa fazione!- esclama Al asciugandosi il sudore con il dorso della mano.
- Ah, credi che sia tanto facile stendermi?- chiede l'Erudito sorridendo. - Avanti. Cerca di colpirmi, bradipo.-
Will è molto determinato, ma personalmente credo che non abbia possibilità di vincere. Con un solo colpo alla testa, Al lo può mandare al tappeto tranquillamente.
I due vanno avanti per un po' finché L'Erudito non riceve un bel pugno sulla mascella e non crolla a terra.
Per alcuni secondi non da segni di vita, ma poi si riprende,
- Tiratelo su- ordina Eric come se stessimo parlando di un sacco di patate. Io non capisco che bisogno c'è di combattere fino allo svenimento.
È solo pericoloso e.. Insensato. Il coraggio non sta nel combattere fino a star male, soprattutto se si tratta di "allenamento".
Mi avvicino alla lavagna e traccio un cerchio intorno al nome di Al per indicare la vittoria.
Subito dopo Eric annuncia che la prossima coppia sarà composta da Molly e Christina.
Si mettono una di fronte all'altra e perfino un cieco noterebbe quanto questo incontro é squilibrato, ma a quanto pare a Eric piace vedere la gente soffrire.
É terribilmente crudele.
Prima che l'incontro inizi, decido di aiutare il povero Erudito, che sembra ancora parecchio stordito. Lo sollevo dalla vita e lo trascino fuori, mentre Al rimane accanto alla porta ad osservarci; forse si sente in colpa.
Lo porto in infermeria e lo posiziono su uno dei lettini prima che arrivi l'infermiera ad occuparsi di lui.
- Grazie mille Caith- le dico
- Figurati Quattro, speriamo si riprenda in fretta.-
Esco dalla stanza e faccio per ritornare nell'aula dei combattimenti ma mi blocco immediatamente quando sento due parole che MAI e dico MAI bisogna pronunciare davanti a quel perfido bucato.
- Mi arrendo!- dice una voce esausta e ansimante. Deve essere la Candida, penso.
- Scusa, che cosa hai detto? Ti arrendi?- grida Eric.
É la fine.
- Alzati- ordina prima di dire - Seguitemi- a tutti gli altri.
Non si preannuncia niente di buono per quella povera ragazzina.

SCIAOOOOOOOOO
Siccome me lo Avete chiesto in tante, ho scritto subito (o quasi) un nuovo capitolo.
Questo è diverso dagli altri perché qua Tobias si apre e rivela ciò che sente e ciò che prova, nonostante da fuori sembri un osso duro.
Mi è piaciuto scrivere la parte "romantica" perché amo queste cose aw.
Manca poco alle 900 views e ciò significa poco alle 1000, che emozione
Non avrei mai pensato che sarei arrivata a questo punto, quindi grazie.
Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate della storia con commenti e Likes e niente, ci vediamo al prossimo capitolo mie piccole intrepide!
Cri🐧

Quattro & Tris ~ Divergent Collection. (love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora