Quattro & Tris ~ Divergent Collection. (love story)

Prova di Coraggio.

Il mattino seguente sono ancora molto assonnato. La prova era stata estenuante, e il resto della notte lo avevo passato a pensare a Tris.
Tutto ciò che ha fatto ieri mi ha lasciato a bocca aperta. Ma in fondo, avevo capito sin dal primo momento che non si trattava di un'abnegante qualunque.
Lei non sembra solo coraggiosa. Sembra anche estremamente intelligente...quasi un'erudita. E inoltre, ha comunque qualche tratto classico degli abneganti..
Mi risveglio dai miei pensieri non appena realizzo che oggi è l'ultimo giorno di addestramento.
E ciò significa che domani sarà l'ultimo giorno del primo modulo.
Potrebbe essere l'ultimo giorno con Tris.
Mi vesto e mi dirigo velocemente in palestra, in modo da non perdermi nemmeno un minuto con lei.
Quando entro Eric è già posizionato al centro della stanza, mentre si diverte a lanciare dei coltelli contro i bersagli.

- Oggi potrebbe essere una giornata interessante.- sussurra lui, prima di scagliare l'ennesima lama esattamente al centro della sagoma.

- E come mai?- dico io avvicinandomi.

- Beh, lanciare i coltelli non è affatto semplice, e alcuni elementi sono veramente imbarazzanti. Ci sarà da divertirsi.- sghignazza lui.

- Beh, anche qualcun altro stanotte è stato veramente imbarazzante, ma non sto qua a ricordarglielo ogni secondo della sua vita.- affermo con un ghigno sul volto.

So benissimo quanto la sconfitta bruci, e proprio per questo invece che gettare dell'acqua, cerco di ampliare l'incendio buttandoci sopra ancora un po' di benzina.

- Effettivamente il colore rosa ti donava. E poi quella chiazza marrone sulla fronte era qualcosa di...semplicemente fantastico.-

- Attento Quattro.- mi minaccia lui avvicinando il viso al mio. - Stai esagerando, non credi?-

Vorrei spaccargli la faccia, ma prima che io possa replicare o fare qualsiasi cosa i ragazzi entrano nella sala.
Tris è fra i primi.
Sta sbadigliando, sembra molto stanca.
Stanca, ma comunque molto carina.

- Domani sarà l'ultimo giorno del primo modulo - esordisce Eric. - Riprenderete i combattimenti più tardi. Stamattina imparerete a colpire un bersaglio. Ognuno prenda tre coltelli. E prestate attenzione a Quattro, che vi mostrerà la tecnica corretta per lanciarli.-

All'inizio nessuno si muove.
Rimangono tutti immobili, a fissarsi dritti negli occhi, come se aspettassero che un iniziato facesse il primo passo.

- Adesso!- grida lui spazientito.

I ragazzi allora corrono al tavolo e si contendono i coltelli.
Vedo che alcuni di loro sono perplessi, come se si sentissero in colpa a tenerli in mano o come se non avessero il permesso di farlo.
E ovviamente, Tris è fra di loro.
Mentre gli iniziati borbottano qualcosa, io mi posiziono e lancio un primo coltello con molta facilità.
Poi il secondo.
E infine il terzo.
Mentre osservo le lame perfettamente incastrate nel legno, Eric urla ai giovani di allinearsi.
Tutti quanti iniziano lanciarli e ad allenarsi.
Tutti tranne Tris.
La sua mano tremante non ha nulla al proprio interno. Sta muovendo il braccio, imitando il movimento che ho precedentemente illustrato.
Devo ammettere che non è una brutta idea: almeno evita di lanciare coltelli per terra come alcuni degli iniziati.
Ma ovviamente non tutti capiscono ciò che sta facendo, e il primo a dare aria alla bocca è Peter.
- Mi sa che la Rigida ha preso troppe botte in testa!- osserva ridacchiando.
Tris lo ignora completamente, e lui continua a sfotterla.
- Ehi, Rigida! hai presente cos'è un coltello?-
Tutti i suoi amici iniziano a ridere, mentre lei non si sconcentra minimamente.
Il suo bel viso corrucciato rimane fisso sulla sagoma umana pochi metri più avanti.
Prende un respiro profondo, mi lancia un'occhiata veloce e poi lancia l'arma.
La lama non si conficca, però almeno c'entra il bersaglio.
È la prima a riuscirci, e con un sorriso soddisfatto si volta verso Peter, che la guarda in cagnesco.
- Ehi, Peter, hai presente cos'è un bersaglio?-
Lui fa una smorfia mentre Christina scoppia a ridere.
Eric li fulmina con gli occhi, e allora tutti e tre tornano a concentrarsi.