Una fata particolare

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Essere una fata è una cosa bellissima.
Volare, poter controllare qualche potere, avere le orecchie leggermente a punta (non troppo eh!), frequentare la scuola di magia più famosa del mondo. Insomma è una figata.
Il mio nome è Katherin Nox e sono una fata appartenente alla dinastia del Mare.
Quando si parla di fate la gente pensa a minuscole creature nate dai fiori che non fanno del male a nessuno. Ma non è così. Noi fate siamo nate dall'unione di streghe o stregoni e umani. Poi in seguito ci siamo accoppiati tra di noi ed è nato il popolo delle fate.
Fino a cento anni fa vivevamo tranquillamente tra gli umani, nascondendo le ali. Ma poi, all'inizio della seconda guerra mondiale senza una precisa ragione gli uomini hanno iniziato a darci la caccia e noi abbiamo dovuto nasconderci in Amazzonia.
I boschi ci hanno nascoste e poi grazie alla magia i miei antenati sono riusciti a creare la barriera che evitasse agli umani di scorgerci anche per sbaglio. E così gli umano si sono dimenticati delle fate.
Ormai ho diciassette anni e tra solo un anno potrò entrare, se ci riesco, nel consiglio.
Fino all'età di dieci anni non abbiamo nessun tratto particolare che fa pensare a noi come fate. Andiamo a scuola come gli umani: studiamo matematica, lingua, storia, geografia eccetera. Poi compiuti i dieci anni inizia la trasformazione. In una notte ci spuntano le ali (processo alquanto doloroso da quel che ricordo) e in noi inizia a scorrere la magia. Allora siamo ammesse a frequentare il collegio magico di Tirnanog e ci insegnano la nostra storia, impariamo a controllare i nostri poteri, impariamo a volare e a combattere con l'arma più idonea a noi. Nel nostro popolo ci sono molti guerrieri potenti e abili con le armi, ma non servono granchè ultimamente. La popolazione è in pace.
-Tesoro, stai studiando?- mi urla una voce dall'altra stanza,
-Si mamma!-.
Sospiro. Apro il libro di storia e inizio a leggere quel maledetto testo:

Il popolo dell'Amazzonia è da sempre diviso in due potenti dinastie o più comunemente chiamate fazioni: la dinastia della Fenice e la dinastia del Mare. Queste due dinastie un tempo non esistevano, poi si scoprì che alcune fate potevano controllare l'acqua e altre il fuoco. Iniziarono i conflitti per la supremazia e allora il popolo delle fate si divise in due. Da una parte i Dominatori del Fuoco e dall'altra i Dominatori dell'Acqua. Dopo molte battaglie si è raggiunto un accordo. Le due fazioni avrebbero potuto vivere entrambe in Amazzonia, ma i dominatori dell'Acqua si sarebbero istruiti in posti differenti dai dominatori del Fuoco.
Un Dominatore diventa tale all'età di dieci anni quando sviluppa le ali e il potere. In base alla magia che sviluppa andrà a vivere in una fazione, anche se questo significherebbe lasciare la famiglia, alla quale però si può sempre rimanere legati.

Chiusi il libro. Questa storia è così ovvia. La sanno anche i bambini.
Sospirai. La vita di fata è bella si, ma è così monotona a volte.
Io e i miei fratelli siamo nati nella fazione Mare e grazie al cielo ci siamo rimasti. Jason e Mark sono due gemelli. Sono i miei frateloni, ma a volte gli sento così distanti. Non siamo spesso insieme. Loro sono diplomati ed ora stanno seguendo un tirocinio per entrare nell'esercito. Jason è un arciere provetto e Mark è un bravissimo spadaccino. Grazie a loro sono diventata la più brava della classe a queste due discipline all'età di undici anni.
Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai allo specchio. I capelli castani e mossi mi ricadevano sulle spalle in modo disordinato. Sotto gli occhi ghiaccio compaiono delle occhiaie violacee. Le labbra screpolate completano il mio zombi-look.
Guardai l'orologio: le undici. Secondo il regolamento della casa a quest'ora non potrei uscire, ma oggi non riuscirei a dormire comunque. Mi avvicinai alla finestra e l'aprii. Un attimo di concentrazione ed ecco apparire sulle mie spalle un paio di ali meravigliose. Dietro la mia schiena si trovano tutte le tonalità del blu. Quasi trasparente all'attacatura e blu intenso alle estremità. Sono sempre stata orgogliosa delle mie ali.
Mi sedetti sul davanzale e chiusi gli occhi. Precipitai solo un momento e poi iniziai a fluttuare. La città di notte è da sempre uno dei miei posti preferiti. Le case a schiera immerse in giardini verdissimi, le strade pulitissime. La piazza della Marea è un posto magico. Quattro fontane agli angoli ed una più grande al centro.
La luna è già alta nel cielo quando decido di atterrare in un parco. Da quello che ho studiato e letto posso dire che questo parco è una copia in piccolo di Central Park.
Mi avvicinai ad un albero e una volta appoggiata chiusi gli occhi.
Una pace beata.
Ma durò poco. In un attimo la terra iniziò a tremare, dalla città iniziarono a partire delle urla. In un attimo ero già in volo, spada nella mano. Ma lo spettacolo che mi attendeva era oltre ogni immaginazione.

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Ciao a tutti!
Io sono Trilly e questo è l'inizio della mia storia. Spero che vi piaccia!
Se è così fatemelo sapere e se non è così.... bhe ditemelo ugualmente così saprò dove sbaglio!
Sopra Katherin Nox!

Buona lettura!

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