Il sogno di Morfeo

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KATHERIN

Capii cosa James voleva dirmi all'istante. Presi lo zaino e iniziai a correre con il ragazzo alle calcagne
Il Sogno di Morfeo era una delle magie più terribili delle fate.
A scuola avevo studiato che non si sapeva chi aveva evocato questa maledizione, ma che era presente nelle foreste soprattutto. Ma non credevo che era presente anche al di fuori della barriera.
È così terribile perché addormenta le vittime, ma il sonno è talmente profondo che può essere paragonato a una sorta di coma.
Mentre correvo mi concentrai e riuscii a vedere dei minuscoli granelli dorati tutti intorno a me.
-Katherin più veloce!- mi urlò James, provai ad allungare le gambe ma le sentii intorpidite.
-James sta iniziando il processo!-
-Forza Katherin corri!- mi spronò lui.
-James non ci riesco, mi sento le gambe schifosamente lente!-
-Okay resisti- James si fermò un attimo e chiuse gli occhi. Dalla schiena spuntarono le ali rosse.
-Vieni qui bellezza- esclamò prendendomi in braccio.
Poi si alzò in volo e iniziò a volare sempre più veloce.
Dopo qualche minuto sentii le sue braccia iniziare a cedere, però strinse gli occhi e continuò a volare.
-Jas lasciami. Sei esausto e il Sonno di Morfeo fa effetto anche su di te-
Jas? Mi venne naturale chiamarlo così.
-Kat, ce la faccio. Non preoccuparti-
Quelle parole mi risuonano in maniera tutta nuova. James mi aveva chiamato Kat, e non dolcezza o zuccherino o Katherin, ma Kat. Un sorriso di gratitudine mi si formò sul volto.
-Ti prego lasciami- lo supplicai stavolta,
-No Kat. Io....io- balbettò,
-Io?-
-Io devo proteggerti- confessò,
-Jas grazie, ma posso farlo anche da sola- dissi io sorridendo,
-No Kat, tu non capisci. Non è una cosa volontaria. Io sento il dovere. E poi ho promesso...-
-Hai promesso cosa?- chiesi,
-No, niente- mi strinse di più a se, tanto che riuscii a sentire il suo odore, che in quel momento non sapeva tanto di pulito, ma che sapeva di sicurezza.
Passarono altri minuti, più il tempo passava più sentivo la presa che James aveva su di me allentarsi. Socchiusi gli occhi e vidi che la polvere di Morfeo si era fatta ancora più fitta.
Poi successe tutto all'improvviso.
Le braccia del ragazzo cedettero ed io caddi. Vidi James scendere in picchiata verso di me, ma le sue ali tremarono. Riuscì a prendermi una mano, ma la sua faccia si contorse in una smorfia di dolore.
Allora io chiusi gli occhi e con tutta la forza di volontà che trovai, riuscii a concentrarmi ed evocai le mie ali.
James perse la presa sulla mia mano e iniziò a precipitate verso il terreno.
-Jas no!- volai nella sua direzione, ma il tempo sembrava rallentato per me e velocizzato per lui. Non riuscivo a raggiungerlo, lo vidi avvicinarsi al terreno ad una velocità sorprendente.
Un'immagine dentro la mia mente mi fece perdere l'equilibrio per qualche secondo.
Una foresta, un bambino dalle ali rosse, una bambina che lo teneva per mano e tanta pioggia. La bambina cercava di tenere il bambino in modo che non cadesse, ma la presa diventò scivolosa e lui alla fine cadde. La bambina iniziò a volare in picchiata e cercò di raggiungerlo, ma questo cadde e quando toccò il terreno si sentì solo un tonfo. Con gli occhi oscurati dalle lacrime e dalla pioggia, la bambina volò via.

Non capii cosa fosse successo, ma chiunque fosse quel bambino, James non avrebbe fatto la sua stessa fine.
Chiusi gli occhi e dalla mia mano uscì un filo d'acqua che andò a stringere la caviglia del ragazzo. Poi con tutta la forza che avevo in corpo riuscii ad attirarlo a me. Notai che le ali erano sparite, aveva gli occhi chiusi e le palpebre che tremavano. Feci passare il suo braccio dietro il mio collo e il mio sotto le sue ascelle e iniziai a volare più voloce che potevo.
Ogni battito d'ali era peggiore del precedente, ogni volta era come se un peso cadesse da esse e le facesse diventare più pesanti.
Mi concentrai e vidi che la polverina provocata dal micidiale incantesimo finiva circa a cento metri da me, dove il fiume diventava un lago e la vegetazione si diradava. La cosa positiva di questo incantesimo è che è circoscritto ad una zona sola.
Respirai pronta a sopportare quel peso per quell'ultimo tratto di strada, quando una turbine di luce si formó proprio dinanzi a me coprendomi la vista.
Appena riuscii ad aprire gli occhi vidi davanti a me una figura incappucciata alta quasi due metri. Il mantello bianco gli copriva interamente il corpo, ma non poteva nascondere le possenti ali d'angelo. Dalla figura partiva una muraglia di luce accecante che impediva a chiunque di passare.
-Salve fata- disse la figura, -non essere spaventata, voglio solo conoscerti-
-Chi sei?- chiesi cercando di regolarizzare la voce,
-Io sono Morfeo, il grande mago e questa luce è una barriera impenetrabile-
-Morfeo è morto! Per questo l'incantesimo non può essere spezzato- dissi cercando di convincere più me stessa che lui,
-Si cara, Morfeo è morto. Io sono sono la sua anima. Io sono presente ogni qualvolta qualcuno riesce a superare l'incantesimo. Ovvero mai. Fino ad oggi-
Io indietreggiai impercettibilmente cercando di tenere salda la presa su James.
-Quindi mi chiedo- continuò Morfeo, o almeno il suo spirito,-Come hanno fatto due ragazzini a superare questo potente incantesimo? NESSUNO ci era mai riuscito. Tranne il Dominatore ovvio-
-Certo che nessuno ci sia mai riuscito. Nessuna fata passa per qui da millenni ormai- dissi io,
-Ma come! Nessuno vi dice niente? I membri del consiglio passano continuamente da qui per vedere come vanno le cose nel mondo umano. Purtroppo poi non riescono a superare il mio incanto e rimangono addormentati qui finché non decida di farli svegliare e di rimandarli a casa.... se non lo facessi nessuno saprebbe nulla della mia potenza- rispose Morfeo con un ghigno, -e poi il mio incanto non è presente solo qui, ma anche in altre foreste-
La mia bocca si spalancò per la sorpesa, e James quasi mi scivolò via.
-Impossibile, nessuna fata a mai superato la barriera- dissi con la voce più ferma che riuscii ad ottenere,
-A quanto pare anche il popolo delle fate è corrotto-
-Non m'importa. Ora fammi passare!- esclamai con rabbia,
-Certo che no cara. Dovrai passare sul mio corpo. O sulla mia anima- rispose lui ridendo per la sua insignificante battuta.
Quel coso voleva la guerra? Bene!
Con la mano libera evocai un getto d'acqua energizzata. Morfeo però non si mosse e solo quando il mio incantesimo gli passò attraverso senza fargli neanche il solletico capii il perché.
-Idiota! Io non ho un corpo!- disse ridendo.
Io m'infuriai, ma sentii che non sarei durata molto. Le mie ali cominciavano a pesare e le palpebre a chiudersi.
I miei incantesimi non avrebbero funzionato, lui non aveva un corpo quindi gli sarebbero passati tutti attraverso. E anche se fossi riuscita a distrarlo, la barriera di luce era impenetrabile, e anche se non lo era, aveva una fifa matta di provare a passarci attraverso e magari rimanere abbrustolita.
Ma poi capii che quella muraglia aveva un punto debole. Se a Morfeo gli incantesimi passavano attraverso non avendo un corpo, allora, forse, anche le cose potevano.
Sistemai meglio la presa su James ed evocai un altro getto per distrarlo. In quel momento di distrazione mi avvicinai e volai dritta verso la sua pancia. Prima di oltrepassarlo vidi il suo ghigno dopo che il mio incantesimo era stato vano.
-Piccola ragazzina! Ora ti prendo!- urlò nel momento in cui riuscii ad altrepassare il corpo. Il passaggio non so come mi aveva rigenerato e riuscii ad evocare, con un enorme sforzo, un muro d'acqua.
L'avrebbe oltrepassato, ma più lentamente rispetto ad un corpo solido.
L'incantesimo però mi era costato parecchia energia. Per questo motivo riuscii a fare solo un paio di metri prima di cadere in picchiata.
A pochi centimetri da morte certa però sentii qualcuno predermi la mano.
Il passaggio nel corpo di Morfeo aveva giovato anche a James che aveva ripreso i sensi e che ora mi teneva di nuovo in braccio.
-Hai fatto tanto dolcezza, ora tocca a me- disse con in leggero sorriso sul volto.
Percorremmo i metri che ci separavano dalla fine dell'incanto in pochi secondi. Quando fummo al sicuro vidi la sagoma di Morfeo esplodere in urla agonizzanti.
Chiusi gli occhi sfinita e prima di svenire, sentii qualcosa che non avrei dovuto sentire, qualcosa che James disse a me credendomi addormentata.
-Ho promesso ai tuoi fratelli di tenerti in vita, e manterrò questa promessa- disse con un sussuro, dandomi un leggero bacio sulla fronte. Poi il silenzio.
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