Fuoco e Acqua

Un ragazzo ribelle

-Non capisco perché non posso andare alla festa!- urlai a Jake,
-Amico calmati, Miss Maddalena ha deciso così-.
-Si okay. Divertiti anche per me- dissi sconsolato.
Vidi Jake uscire dalla stanza tutto tirato a lucido per una mega festa alla quale io non sarei potuto andare.
La mia vita fa leggermente schifo. Sono una fata potente (si, anche noi ragazzi veniamo chiamati fate), sono abilissimo con i miei poteri e con la frusta, la mia arma, ma non si fidano ancora a farmi uscire. Secondo me il punto è che sono troppo bello e secondo Miss Maddalena e Mister Jonh porterei a casa troppe ragazze. Avere i capelli castani e gli occhi azzurri e un fisico scolpito non è da tutti.
La mia vita è cambiata all'età di dieci anni. Quella stramaledetta notte mi sono spuntate le ali e si scoprì che io, a differenza della mia famiglia, sono una fata del Fuoco e quindi da un giorno all'altro mi sono ritrovato in una nuova parte della città, con nuovi amici, nuovi tutori e nuovi fratelli.
Jake è più grande di me e anche lui viene dalla dinastia del Mare. È l'unico con cui vado d'accordo. Tutte le fate che vivono nella loro fazione di origine sono stra viziati, ricchi e codardi. Si credono sempre superiori a tutti. Oggi a scuola è stata una giornataccia. Compito di storia andato male e ritiro della paghetta per due settimane e ovviamente divieto di andare alla festa.
Stasera non ce la posso fare a restare a casa. Mi avvicinai all'armadio e presi due cuscini e uno zaino, poi sistemai il tutto sotto il letto in modo di dare l'impressione che la sotto ci fossi io.
Un attimo di concentrazione ed ecco spuntare un paio di ali bellissime. Tutte le tonalità di rosso, a partire da quello scuro all'estremità a quello chiarissimo all'attaccatura. Sono rare queste ali. Ne ho viste solo un altro paio in vita mia. A una ragazza della dinastia del Mare, vista di sfuggita a scuola, sulla schiena aveva tutte le sfumature del blu. Di solito le ali sono sempre a tinta unita o trasparenti.
Mi diedi uno slancio e in un secondo ecco che fluttuavo nell'aria. Senza pensarci un attimo andai verso il cemtro di addestramento. È sempre aperto a chiunque volesse esercitarsi, ma a quest"ora non c'è mai nessuno.
Il palazzo del centro è basso e tozzo. Fatto interamente di cemento per evitare gli incendi. Solo la porta è fatta di legno. Un portone enorme con la serratura d'oro. Entrai senza problemi e mi avviai verso la palestra.
All'interno c'erano un paio di soldati.
-Ehy James! Come butta amico?- mi urlò uno di questi. Un ragazzo sui venti, alto, capelli rosso fuoco e due occhi neri come la pece.
-Ciao Seb! Tutto bene!- era uno dei pochi ragazzi nati e rimasti nella fazione Fuoco che mi stava simpatico.
Mi avviai al centro della palestra: un enorme stanza con il pavimento fatto di un materiale non infiammabile, pareti di cemento e tanti, tanti manichini per fare esercizio e dei tiri a segno. Mi posizionai davanti a un manichino e attivai la modalità Magia elevata. Quello iniziò a bersagliarmi di getti d'acqua e scariche di elettricità. Senza pensare schivai un getto d'acqua e quando arrivò la scarica elettrica mi alzai in volo per evitare che il contatto con l'acqua mischiata alla corrente mi fulminasse. Portai le mani come se fossi in preghiera ed evocai una sfera di fuoco. La lancia ma il manichino con grande destrezza la evitò. Allora decisi di passare al piano B. Allungai il braccio e una fiammata partì dalla mia mano. Questa volta il manichino non era pronto e lo presi in petto. Fuori uno pensai.
Poi la sala iniziò a tremare. Guardai Seb e l'altro soldato ma anche loro alzarono le spalle. Allora tutti e tre insieme ci alzammo in volo ed uscimmo dalla palestra. Seb con una spada, il secondo ragazzo con un arco e io con la frusta. Arivammo al centro della città in pochi secondi pronti a combattere, ma davanti ai nostri occhi c'era qualcosa che nessuna fata aveva mai visto.
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Salve! Questo è James! Come vi sembra?
Da adesso in poi i capitoli saranno più lunghi, questi primi due erano solo di presentazione.

Sopra James!

Spero che la storia vi stia piacendo.

Baci!