KATHERIN
-Ma sarà viva?- chiese una voce. Viva? Provai ad aprire gli occhi, ma mi sentii le palpebre pesanti.
-Viva? Si, ma ormai è un giorno che dorme-. Un giorno? Mi sembravano solo poche ore.
Feci uno sforzo e alla fine riuscii ad aprire gli occhi.
Sopra di me si trovavano quattro facce, preoccupate e sconvolte.
Jason, Mark, mamma e papà sorrisero quando mi sentirono dire, con sforzo pazzesco:-Cosa c'è per cena?-
-Tesoro sei viva!- urlò mia madre, buttandomi le braccia al collo e togliendomi il respiro,
-Io lo dicevo che è una forza della natura!- ribattè Jason,
-Ma sta zitto! Non facevi altro che dire: ma si sveglierà? E se non si sveglia?- disse ridendo Mark dando uno schiaffo al fratello.
-Ma che è successo? Ricordo solo una montagna d'acqua che mi sovrastava. E poi nulla.- chiesi cercando di alzarmi, ma la testa mi prese a girare in modo vertiginoso, cosa che mi costrinse a rimettermi giù. Mi guardai intorno. Mi trovavo nel bunker. Centinaia di letti erano allineati alle pareti, per ogni letto c'era un armadio, uno scaffale e un comodino. Delle grandi finestre erano coperte da pesanti tende. Una porta alla mia destra portava ai bagni e una alla mia sinistra alla mensa.
-Stai giù tesoro, sei ancora debole- mi disse papà con la sua solita voce calda,
-Ma cosa è successo?- chiesi di nuovo,
-Poco dopo le undici sono arrivate queste bestie che hanno iniziato a sputare fuoco- disse mia mamma con un brivido, -creature mai viste da nessuno. In pochi secondi la città era in fiamme. È suonato l'allarme e tutte le donne e i bambini sono corsi qui nel bunker.-,
-Noi soldati invece abbiamo inziato a combattere contro quei mostri-continuò Mark, mentre i ricordi iniziarono a riaffiorarmi, -poi sei arrivata te e ci hai aiutato, poi, stupida ragazza, sei salita molto in alto ed hai sprigionato una quantità d'acqua impressionante che ha spento i fuochi. Poi hai iniziato a cadere. Grazie a dio io e Jason ti stavamo già venendo incontro e quindi siamo riusciti a prenderti al volo.-
-Sei rimasta priva di sensi per un giorno e mezzo. Ti sei slogata una caviglia ma ora dovrebbe essere apposto grazie ai medici.-
-Bhe grandioso... ma perché non siamo a casa?- chiesi,
-Bhe, sai Kat, la città è distrutta. Non c'è stato nessun morto, ma le case sono andate- mi rispose Jason, -E questo grazie a te. NEssuno sa come hai fatto, ma senza di te ora ci sarebbero sicuro delle vittime-
Chiusi gli occhi e mi rilassai sul cuscino. Non potevo crederci. La nostra razza era in pace da anni ormai, non potevo credere che qualcuno avesse fatto quello che ha fatto. I miei pensieri furono interrotti da una voce. Aprii gli occhi di scatto cercando di capire da dove proveniva quella risata agghiacciante, ma non vidi nessuno. Tutte le persone presenti fissavano sconvolte l'aria.
-Salve popolo delle fate. Mi presento, io sono Morgana. Sono io l'artefice di ciò che avete vissuto. Non sono qui per giungere a patti con voi, ma per avvertirvi. Il mio potere è illimitato, controllo sia l'acqua che il fuoco. Tra una settimana ricomincieranno gli attacchi, non mi piace congliere i nemici impreparati.Saranno sempre più devastanti. Finirò solo quando di voi non rimarrà neanche il ricordo. La mia non è una questione di conquista. Ma è una questione di vendetta!-
Mi guardai intorno. Tutti i presenti avevano uno sguardo terrorizzato, si guardavano intorno impauriti.
Mia madre si girò verso di me come per vedere se stessi bene e si rilassò quando mi vide ancora sul letto.
Poi gli autoparlanti del bunker si accesero e una voce femminile iniziò a parlare:
-Il popolo è pregato di recarsi nella sala del Consiglio tra un'ora-.
Non era mai successo prima che ci fosse un'assemblea con così poco preavviso, ma soprattutto con tutto il popolo. Di solito si riunivano solo i capi anziani per discutere di cose importanti, che poi venivano annunciate al pubblico grazie ad un messaggero.
-Bene, mi devo cambiare- dissi alzandomi. Appena in piedi la testa mi iniziò a girare e le gambe mi cedettero. Caddi addosso a Mark che mi sorrise in modo gentile.
-Forse dovresti rimanere qui Kat- mi disse,
-Non ci penso per niente, voglio venire-.
Mia madre annui lievemente e mi aiutò a rimettermi in piedi. Feci un sospiro e iniziai a camminare. Dopo i primi passi mi sentii già meglio. La caviglia non mi faceva più male grazie alle cure dei medici.
-Mami mi servono dei vestiti, dove posso prenderli?- chiesi io,
-Ci sono dei cassettoni comuni dato che tutti i vestiti nelle case sono andati bruciati.- mi rispose.
Mi avviai verso i cassettoni, senza riuscire a nascondere una lacrima. A casa c'era la mia vita. I miei libri, i miei vestiti, i miei ricordi. Chiunque ha fatto una cosa del genere deve pagarla. Nel cassettone scelsi dei leggins neri attillati e una maglietta bianca con la schiena scoperta, inoltre presi un paio di Convers nere. Andai in bagno e presi un asciugamano pulito dalla pila che si trovava all'entrata. I bagni, anche essendo pubblici erano molto puliti, quindi decisi di farmi una doccia calda. Appena sotto il getto d'acqua mi sentii come rinata.
Uscii e mi aciugai lentamente, poi mi cambiai (grazie al cielo mia mamma mi aveva lavato la biancheria che avevo usato il giorno dell'attacco), mi spazzolai i capelli e uscii appena in tempo per vedere tutte le persone presenti nel bunker uscire.
Vidi Jason e Mark insieme a qualche loro amico e gli andai incontro. Tutti insieme uscimmo nell'aria tiepida del tardo pomeriggio e ci diriggemmo verso la Sala del Consiglio. Camminando per la città vidi cosa aveva fatto Morgana. La città era distrutta, il mio mondo sottodpra. Case annerite, alberi spezzati e le fontane a pezzi.
Raggiungemmo la Sala dopo pochi minuti. Si trovava nel Palazzo di Giustizia, situato tra il villaggio del Mare e quello del Fuoco.
Il Palazzo era il più alto della città con un portone di legno enorme. Come la scuola di Tirnanog, anche questo era protetto da una barrierra, che l'aveva risparmiato alle fiamme.
Entrammo e ci diriggemmo verso destra e ci andammo a sedere sulle tribune assegnateci. Vidi le fate del Fuoco andare sulle loro tribune. Vidi molte facce che mi guardavano con sguardo curioso, altre quasi impaurite. A quanto pare avevano visto o saputo quello che avevo fatto. La cosa era alquanto imbarazzante poiché erano quasi tremila le persone che mi guardavano.
-Benvenuti, benvenuti, sedetevi prego- disse una voce che uscì dagli amplificatori. Tutte e tremila le persone si sedettero e volsero lo sguardo verso il palco al centro.
A parlare era stata una donna minuta, con i capelli rosso fuoco e con una spruzzata di efelidi sul volto.
Si chiamava Roxy ed era il primo ministro. Il ministro non era il capo supremo dato che era circondato da un gruppo di consiglieri e inoltre veniva eletto dal popolo ogni sei anni.
-Penso che conosciate tutti la ragione per la quale vi ho convocati qui- disse, -una grande minaccia si sta per abbattere sulla nostra città e noi non possiamo restare impotenti. La minaccia si chiama Morgana!-, un attimo di silenzio e poi continuò:-Morgana è una potente fata che controlla sia l'acqua sia il fuoco. Venti anni fa fu esiliata per alcuni reati minori dal ministro Sarah, ma a quanto pare ora cerca vendetta. Nessuno di noi può combatterla, c'è solo un uomo in grado di farlo: il Dominatore-.
L'assemblea si animò, un chiacchiericcio iniziò a diffondersi nella sala, riuscii a sentire solo parti di alcune conversazioni:
-...è impazzita....-disse uno,-Non è possibile...-,
-Forse c'è una speranza...-.
-Signori, signori state calmi!- urlò Roxy per far zittire il pubblico, -lo so che molti di voi credono che sia una leggenda, ma secondo me e secondo i consiglieri non è così. Per chi non lo sapesse il Dominatore è una fata che, come Morgana, possiede sia il potere del fuoco sia quello dell'acqua. Molto tempo fa ha lasciato l'Amazzonia per dedicarsi ai suoi studi. La cosa sorprendente è che questa fata è immortale. È il momento che faccia la sua parte!-
-Ma come lo troviamo?- chiese una fata del Fuoco,
-Abbiamo cercato di capire dove fosse in base alle leggende e ai miti, e forse abbiamo capito dove si trova- rispose un Consigliere,
-Ma chi va? Non possiamo andare tutti-chiese un'altro,
-Facile- disse Roxy, -io e i Consiglieri abbiamo deciso che sarà la sorte a scegliere. Chiunque di voi si sente pronto scriverà su un bigliettino il proprio nome e noi ne pescheremo due. I due prescelti compiranno il viaggio. Ora, venite ordinatamente qui e mettete il vostro nome nella brocca-.
I primi ad alzarsi furono i soldati, poi gli adulti e poi alcuni ragazzi. Vidi alcune madri acchiappare i propri bambini per impedirgli di andare. Dopo due minuti mi alzai anche io. Dovevo farlo, ne sentivo il bisogno.
-Dove pensi di andare signorina?- mi chiese mia mamma prendendomi per il braccio,
-Mamma devo farlo, per favore.- risposi io. Anche se contrariata mi lasciò andare. Scesi le scale e mi misi in fila. Al mio turno scrissi il mio nome e la mia dinastia e tornai al posto. Mezz'ora dopo tutti avevano scritto il proprio nome. Circa mille persone avevano deciso di tentare la sorte, la possibilità che uscissi io era minima.
Roxy si avvicinò alla brocca, mise una mano all'intento, pescò un bigliettino e disse:-James Young, dinastia del Fuoco!-, un ragazzo alto e magro si alzò e andò a perdere posto vicino al palco . Quando il ministro pescò il secondo bigliettino avevo il cuore in gola, per un momento mi pentii della mia scelta, avrei dovuto lasciare la mia casa, la mia famiglia e la mia vita per un viaggio incerto.... non feci in tempo a finire i miei pensieri che Roxy lesse il biglietto:
-Katherin Nox, dinastia del Mare!- urlò.
*********************************Salve!
Ecco il momento tanti atteso! Katherin è stata scelta e condividerà il viaggio insieme a James. Posso anticiparvi che non sarà tutto rose e fiori!
Spero che la lettura vi stia piacendo, se è così lasciate una bella stellina e se non è così fatemi sapere il perché con un commento!A presto!
FlamP.s. Sopra l'assemblea del popolo!
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Fuoco e Acqua
FantasyL'Amazzonia è da sempre il regno delle fate. Due potenti dinastie governano su di essa: la dinastia della Fenice e la dinastia del Mare. Da sempre in competizione per la supremazia. Ma quando dal centro della terra una strega tra le più potenti ini...