Un ragazzo insopportabile

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KATHERIN

L'inizio del viaggio fu più difficile del previsto. James era una... bhe complicato.
Non parlò per tutto il viaggio, se ne stava rinchiuso nel suo silenzio, ogni tanto vedeva la cartina o beveva un sorso d'acqua. Non ci fermammo fino a pomeriggio inoltrato.
-La fine della barriera dovrebbe essere qui da qualche parte- disse fermandosi un attimo.
Io mi guardai intorno. Lasciata la città avevamo trovato un sentiero. Una strada sterrata costernata da alberi che ci aveva seguito per tutto il giorno. Ora invece ci trovavamo in una radura enorme. C'era un prato che si estendeva per ettari. Qualche albero maestoso qua e la. Io mi guardai intorno stupita. Non lontano da noi si trovava una roccia dalla quale partiva un fiumiciattolo.
Guardai James per capire dove poteva essere la barriera. Lo vidi guardare un punto in lontananza.
-Cosa guardi?- chiesi incuriosita,
-Socchiudi gli occhi e guarda la- mi disse indicandomi in punto. Feci come mi aveva detto. All'inizio non vidi nulla di diverso, ma dopo essermi concertata meglio vidi un tremolio. Poi una luce. Partiva dal terreno e saliva per una ventina di metri. Era trasparente con sfumature blu e rosse.
-Penso che ci siamo- affermai stupita,
-Ma che mente acuta- disse James con ironia. Lo guardai di soppiatto ma lui era già sceso a terra.
-Cosa fai?- chiesi,
-Fra un po farà buio. Meglio accamparci qui. Poi proseguiremo-.
Annuii e scesi anche io. Appena toccai terra mi accorsi che i muscoli della schiena urlavano pietà. Non ero abituata a voli di così tante ore e quindi era logico, ma comunque non mi aspettavo tutto quel dolore.
Anche James doveva provare questa sensazione. La smorfia che si formó sul viso quando fece sparire le ali ne era la prova.
Mi diressi verso un albero e mi sedetti. Iniziai a rovistare nella borsa e tirai fuori un maglione pesante lo indosssi. Tendeva a fare parecchio freddo di notte.
-James mi servirebbe aiuto- dissi, lui si voltò incuriosito, -dovresti accendere un fuoco-.
Il ragazzo si avvicinò a me e prese dei ramoscelli. Poi gli basto schioccare le dita e un fuocherello iniziò a scoppiettare. James sorrise e si andò a sedere lontano da me.
Il sole stava tramontando, il rosso, l'arancione, il rosa e il giallo dominavano il cielo. In città ero stata abituata a vedere il tramonto dalle case, ora invece lo vedevo sconfinato e maestoso. Tutto ciò mi mise una pace nel cuore.
Presi un po di carne secca e la scaldai sul fuoco. Poi preparai un po di insalata scondita e misi tutto in due piatti. Presi due forchette (grazie a dio Roxy si era assicurata che mangiassimo in modo educato) e mi avvicinai a James.
-Non è una cena regale, ma è qualcosa- gli dissi porgendogli il piatto. Lui si limitò ad accennare un sorriso.
Mi sedetti accanto a lui e dissi: -Non trovi che sia bellissimo tutto ciò?-, lui si limitò ad annuire. Era stata una giornata faticosa, mi alzai e mi diressi verso il fuoco. Sistemai tutto nello zaino e lo usai come cuscino.
-James, poi metti a posto la roba, non lasciare nulla in giro-, prima che potessi sentire la risposta già mi ero addormentata.

JAMES

Gli sentii arrivare un secondo prima dell'attacco. Mi alzai in piedi e presi la frusta.
Subito dopo aver finito di mangiare mi ero seduto vicino a Katherin intento a fare la guardia. Avevo guardato per un attimo quella ragazza, che sembrava una bambina mentre dormiva. Purtroppo la stanchezza mi aveva preso alla sprovvista ed ero sprofondato in un sonno inquieto.
Mi guardai intorno. C'erano quattro uomini vestiti di nero. Con un simbolo sul petto che ricordava vagamente una M all'interno di un cerchio.
Attacai. Ma quelle fate (si capiva dalle ali che avevano sulla schiena) erano agili. Uno di loro schivò il colpo senza problemi.
La radura era al buio, tranne che per la piccola ala di luce che creava il fuoco ancora acceso. Riuscii a vedere meglio quelle persone. Avevano sulla faccia una maschera, avevano una spada legata alla cintura e avevano le ali.... nere. Nere come la pece.
Rimasi per un attimo sbalordito, ma poi attaccai. Feci sputare le ali sulla schiena, provando un dolore atroce, per colpa dei muscoli indolenziti.
Mi concentrai e dalle mie mani uscirono due sfere di fuoco. Una andò a centrare il petto di un guerriero che cadde a terra.
Non feci in tempo ad esultare perché due uomini mi presero alle spalle. Un pugno mi arrivò tra le scapole. Il dolore fu tremendo. Mi piegai senza fiato, ma un altro guerriero mi diede un calcio e caddi a terra. Uno dei due mi sovrastò e mi bloccò le mani.
-Finito di giocare ragazzino?- mi domandò con un ghigno,
-Ma..- provai a dire, ma un altro uomo mi diede un calcio sulla mandibola.
Il sangue iniziò a uscire a fiotti. Il dolore era talmente forte che se solo ci fossi riuscito avrei urlato bestemmie a squarciagola.
Sentii la fata che mi stava sulle spalle tirare fuori qualcosa, riuscii a sentire l'indistinguibile suono di una lama che usciva dal fodero.
Provai a divincolarmi, ma un altro calcio mi arrivò in faccia.
"Questa è la mia fine" pensai, chiusi gli occhi pronto al colpo finale, ma questo non arrivò.
Sentii la mole sulla mia schiena alleggerirsi. L'uomo che mi aveva colpito ben due volte cadde a terra, con una freccia nella schiena.
Riuscii a girarmi quel poco che bastava per vedere Katherin con l'arco in mano. Aveva una postura fiera, da Amazzone, i capelli mogano le ricadevano sulle spalle in modo sinuoso, le ali aperte pronte a spiccare il volo, le gambe leggermente divaricate e i muscoli delle braccia tesi. Sembrava un angelo vendicatore. Era bellissima.
Era riuscita a far fuori due guerrieri, ma ne mancava ancora uno, quello che aveva evitato la mia frustate.
Vidi la ragazza tirargli una freccia, ma l'uomo la schivò con facilità. Allora Katherin continuò a lanciare frecce, ma quello di muoveva con una grazia e una velocità sorprendente.
Vidi la mia compagna di viaggio ringhiare per la frustrazione mente il nemico rideva.
Poi la vidi alzarsi in volo e la sentii gridare 《ESKALIBUR!》.
Una bellissima spada di cristallo le si materializzò tra le mani. Si avventò sull'uomo e riuscì a graffiarli il braccio. Lo sentii urlare. Tirò fuori la sua spada di ossidiana e cominciarono a lottare. Si vedeva che lo scontro era impari. Katherin lottava come da manuale, mentre l'uomo lottava con foga. La ragazza riuscì a parare un paio di colpi, ma già al terzo il guerriero in nero riuscì a ferirle il fianco tagliando la maglietta. Kat urlò.
Quel grido mi risvegliò. Allungai una mano davanti a me ed evocai una palla di fuoco. Nello stesso momento la ragazza creò un'onda d'acqua. Fuoco e acqua investirono l'uomo con forza sorprendente. Questo volò per circa trenta metri per poi sbattere ad un albero. Si sentirono le ossa rompersi e il corpo senza vita dell'uomo cadde a terra inerte.
Mi guardai in giro. Tutti e quattro i corpi a terra iniziarono a fumare e in pochi secondi scomparvero. Sapevo solo che si trattava di magia oscura.
-James!- Katherin urlò il mio nome correndo verso di me. Vide le ferite in faccia e rimase per un momento pietrificata. Poi si alzò e corse allo zaino.
-Scusa, mi sarei dovuta svegliare! Ma ero talmente stanca! Scusa- disse mente tirava fuori delle boccette e delle garze,
-Non preoccuparti- dissi con un filo di voce. Anche parlare mi costava fatica.
La ragazza iniziò a medicarmi le ferite in faccia. Quella cosa che mi stava applicando puzzava, ma creava un sollievo immenso.
Ossevai meglio la ragazza. I capelli erano appiccicati alla fronte, e tra gli occhi attenti aveva delle piccole rughe che si erano formate per la concetrazione.
-Sei carina quando sei concentrata- le parole mi uscirono senza volerlo e me ne pentii subito.
La ragazza prima sospirò e poi accennò un sorriso.
Fu questo che vidi prima di chiudere gli occhi e di svenire.
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Scusate tantissimo per il ritardo, ma sono al mare ed è difficile scrivere quando hai una distesa d'acqua davanti e un caldo torrido che ti ustiona la pelle.
Coooomunque. Questo è stato il primo attacco (di una lunga serie). Spero che vi sia piaciuto.
Che ne pensate? Fatemelo sapere con un commento!
Ora James e Kat intraprenderanno il viaggio per la foresta, che non sarà propriamente facile.
Spero che la storia vi stia piacendo!
Baci!

P.s. Sopra Mark!

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