Capitolo 1.

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'MEGAN POV'

La stanza era piena di scatoloni, le pareti gialle spoglie, i mobili da riempire ed il letto da fare.

L'odore estraneo mi pervadeva i polmoni.

Questo è il mio nuovo inizio. Deve esserlo.

'Perchè hai scelto proprio questa?'

Mia madre era appoggiata allo stipite della porta osservando la mia nuova camera.

'La cabina armadio e la porta finestra sono punti a suo favore'

La guardai divertita.

'Vedrai tesoro, ti troverai bene'

Mi sorrise prima di lasciare la stanza.

Era facile per lei che non era la nuova arrivata a semestre inoltrato del penultimo anno.

Non conoscevo nessuno, nè tanto meno la scuola in cui mi aveva iscritta.

Guardai per un attimo la finestra che si affacciava sul giardino dove entrava il sole pomeridiano che illuminava l'ambiente.

Presi il telefono in mano e aprii le chiamate fissando il nome sul display.

Lo chiusi subito dopo, mettendomelo di nuovo in tasca.

Devo essere coraggiosa.

Iniziai a svuotare gli scatoloni e nel frattempo pensai a quando li avevo riempiti.

Ricordavo perfettamente la malinconia nel vedere la mia stanza, in cui avevo passato la maggior parte del tempo in questi 17 anni, spogliarsi di ogni cosa lasciandone solo la desolazione.

Mia madre era a pezzi e non vedeva l'ora di un cambiamento.

Non avevo altra scelta se non quella di assecondarla.

Quello stronzo deve marcire nella merda in cui si è cacciato. Io non ho più un padre. Questo è quello che continuavo a ripetermi.

Mentre sistemavo gli ultimi libri sullo scaffale mia madre entrò di nuovo.

'Non devi fare tutto oggi per forza'

Mi girai per guardarla.

'Prima lo faccio, prima finisco'

Raccolsi tutti gli scatoloni vuoti da terra e li appoggiai alla parete.

'Vieni a mangiare qualcosa,ho preparato dei panini'

Non avevo molta fame, ma se non avessi messo qualcosa nello stomaco mi sarebbe iniziata a girare la testa.

'Vengo'

La cucina era già arredata.

Era bella e spaziosa, provvista pure di una piccola isola,perfetta per cucinare in totale confort.

Nella vecchia casa lo spazio era sempre un problema, credo sia per questo che mia madre abbia voluto provvedere.

Seduta a fianco a lei, presi un sandwich.

'Devo ancora ritirare i libri di scuola, non ho idea di come muovermi e manca un giorno'

A parlare di scuola mi si formava sempre un nodo allo stomaco.

'Non ti preoccupare: i libri te li daranno in segretaria quando ti presenterai e sono forniti di piantine'

Mi rispose in totale tranquillità.

Masticai lentamente e mandai giù il boccone.

'Se lo dici tu'

'Magari ti farai qualche amico chiedendo informazioni Hahaha'

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