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Quanto diavolo é bello! Sento la faccia andare a fuoco, mi avvicino e lo saluto.
Si avvicina a me e mi bacia sulla guancia. Sembra un contatto divino, non oso immaginare la mia faccia di che colore é diventata.
-Sei proprio carina quando arrossisci-
Non posso credere che lo abbia detto, questo ragazzo mi manda fuori di testa.

-Grazie... Harry... Cosa dovevi dirmi?- -Si tratta di Nicole-.
Nicole? Che c'entra? E io che credevo...
Un po' delusa, ma anche curiosa dico -Ti ha fatto qualcosa?-.Devo aver assunto un'aria un po' troppo preoccupata, perché accenna un sorriso e mi dice-No Helen, a me niente, ma ho paura che possa fare del male a te-.Cosa? Perché si preoccupa per me? Che dolce...
-Non capisco-
-Vedi lei... Ha una particolare gelosia nei tuoi confronti. Non so come spiegartelo...-É imbarazzato, si vede. Capisco dove vuole arrivare.
-Tu le piaci, lo so.-
Rimane sorpreso -Come fai a saperlo?-
-Me lo ha detto stamattina-dico convinta.
Harry assume un'aria triste, quasi colpevole -Helen, é per questo che ti tormenta e quel pomeriggio al parco... Ti ho condannata. Non voglio che ti succeda qualcosa e quindi... Non dobbiamo più vederci Helen. Fai finta che non esista e io... Farò lo stesso.-

Mi sento male. Come faccio a far finta che non esista? Mi viene da piangere. Abbasso lo sguardo, annuisco e senza fargli dire neanche una parola, scappo via, lontano da quel paradiso.
Lo odio... Anzi, odio me stessa, come ho potuto permettere che mi affezionassi? Mi sento chiamare, non mi volto, farebbe troppo male e non voglio che mi veda. Mentre corro vado a sbattere contro il mio insegnante di letteratura. -Signorina Jade! Non ti ho proprio vista in classe oggi! La lezione é quasi terminata! Vada subito in presidenza!-.
Senza replicare mi avvio verso l'ufficio del preside e aspetto la mia punizione.

Me la cavo, non so come. Non tornerò a casa, non voglio che la mia famiglia mi veda così, soprattutto Edward.

"Non dobbiamo più vederci Helen. Fai finta che non esista e io... Farò lo stesso."

Continuo a pensare a quelle parole, le lacrime si fanno avanti, non cerco più di fermarle, sono sola e nessuno mi vede. Senza accorgermene sono nel parco, vado al mio solito posto, lo stesso posto di quel pomeriggio... Non devo pensarci!

Sento un rumore di passi, non mi giro, non ho nessuna voglia di sapere chi é. Si siede vicino a me e mi abbraccia forte. É Jaymi. Sono grata di avere qualcuno vicino in questo momento. -So cos'è successo, mi dispiace Helen-poggio la testa sulla sua spalla e inevitabilmente comincio a piangere, un pianto liberatorio. Non gli dissi nulla, lui aveva già capito.
Devo rivedere il mio modo di pensare, gli amici, quelli veri, ti salvano davvero.

Dopo un po' si gira verso di me e dice -Non può finire così! Harry é uno stupido, non può trattarti così !-
-Lo ha fatto per proteggermi...-
-Proteggerti? Ti ha mandato a fanculo senza che tu gli abbia fatto nulla!-
Non capivo. -Jaymi, chi ti ha detto questo?!-
Adesso quello sorpreso era lui -...Luna... Non é così ?-.

Luna?! Ma come le é venuto in mente? Gli racconto come sono andate le cose e entrambi non riusciamo a capire perché quella biondina timida e delicata abbia messo in giro una voce così cattiva su Harry. Ci alziamo dal prato quasi contemporaneamente e decidiamo di andare da lei. Prima, però, Jaymi mi trascina in una pizzeria, deciso a farmi mangiare. Dopo un'ora di suppliche cedo, so che se avessi rifiutato avrebbe digiunato anche lui e questo mi dà tremendamente fastidio.

Sono le 15:00. Il telefono é scarico e non oso immaginare quante volte mi abbiano chiamato i miei genitori e mio fratello. Prendo il (gigantesco) telefono di Jaymi e chiamo mia madre. Dopo una sgridata di tre quarti d'ora e Jaymi che rideva come un cretino, riattacco.
É ora di andare da Luna, ho bisogno dannatamente di spiegazioni.

Busso con foga al campanello della sua piccola casa, ero furiosa, volevo "ucciderla". Come ha potuto mettere in giro una voce simile?! Sa quanto tengo a Harry, mi ha fatto soffrire ma... Lo ha fatto comunque per proteggermi.
Apre la porta e Luna mi guarda stranita. -Cosa ci fai qui?-.Non so cosa mi prende ma chiudo la porta e l'afferro per il colletto della camicia -Come hai potuto dire quelle cose in giro? -non sembra capire, mi urla in faccia -Cosa? Cosa ho fatto?-Ero furiosa, come osa far finta di nulla. Jaymi era sbalordito e immobile mi fissava. Stringo ancora di più il colletto della sua camicia -Perché hai detto in giro che Harry mi ha trattata male e senza un motivo per di più !- -Non sono stata io!-Le lascio il colletto. -Me lo ha detto Nicole! E tu sei una pazza!-.Faccio un passo indietro. -Scusami, io...-
-Vattene Helen! Nicole aveva ragione, sei una stupida!-
-Ma perché ti frequenti con Nicole?! É una vipera!-Le urlo in faccia. -Lei mi sta aiutando a conquistare Niall! Tu pensi solo a te stessa!-.
Mi sentivo dannatamente ferita, davvero ero così? Egoista? La guardo sapendo che ancora una volta avevo perso un'amica, mi giro e vado verso il parco pensando a come uccidere Nicole.

Jaymi doveva lasciarmi, aveva lezione di canto e nonostante non volessi restare sola ne tantomeno tornare a casa, lo lasciai andare.

Volevo maledettamente un libro, la tristezza mi assaliva. Tornai al mio parco e aspettai, non so cosa. Stavo su una panchina e all'improvviso vedo Harry, stava appena entrando e non sapevo come comportarmi. Dovevo parlargli, ma se dovevo far finta che non esistesse era complicato.

Era solo, stranamente, e vedo che va a sedersi su una panchina poco distante dalla mia. Mi avvicino, non posso non farlo. É triste, glielo leggo negli occhi. Mi guarda e abbassa nuovamente la testa. Mi si spezza il cuore a vederlo così. Mi faccio coraggio e mi abbasso all'altezza delle sue ginocchia.
Alza leggermente lo sguardo. -Harry...-
-Perché hai detto quelle cose su di me? Non capisco, io ho cercato di proteggerti, non ti avrei mai trattata così!-
-Non sono stata io.-
Mi fissa, é sorpreso. -Davvero?- -No, Harry, non avrei mai potuto dire di te una cosa simile! Tu mi hai fatta sentire bene e io... Io tengo a te!-
Non sapevo con quale coraggio avevo detto tutto ciò.
Mi prende le mani, mi fa alzare e in un secondo ci troviamo uno di fronte all'altra, così vicini che potevo sentire il suo fiato profumato di menta sul mio viso. Lo guardavo negli occhi e lui faceva lo stesso. Stavolta non ero imbarazzata, ero solo felice, tanto felice e desideravo con tutta me stessa unire le mie labbra alle sue.
Sembra leggermi nella mente perché dopo pochi attimi che ci fissiamo, si avvicina verso di me, chiude gli occhi, io faccio lo stesso e le sue labbra sfiorano le mie, prima delicatamente e poco dopo con più forza. Il mio cuore si tuffa praticamente nel mio stomaco. Continuiamo a baciarci e ci stacchiamo solo quando entrambi abbiamo bisogno di riprendere fiato. Ci guardiamo, lui mi sorride mostrando quei denti perfetti e quelle adorabili fossette. -Nessuno ti farà del male, adesso ci sono io-.
Non posso fare a meno di sorridergli e questa volta sono io ad unire le mie labbra alle sue.

Ciao ragazziii!!! Vi é piaciuto il capitolo? Votate e commentate! A presto!

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