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Entro in classe, in ritardo come sempre. -Ma che fine hai fatto?-Mi chiede Luna. -Non trovavo un libro-rispondo con indifferenza. Verso metà lezione prendo il cellulare e mando un messaggio ad Harry 'Non ti ho visto stamattina'
'Io invece si, sono arrivato in tempo per vedere come stanno le cose tra te e Zayn'. Panico totale, e come glielo spiego adesso?
Faccio per rispondere ma sento la voce di Jennifer -Professoressa! Helen sta usando il cellulare!-Sapevo che sarei andata in presidenza, cosa avevo da perdere? Allora mi alzo e urlo -Ma fatti una vita invece di rompere!-Risate generali. -Signorina Jade! Esca subito fuori dall'aula!-Mi alzo e esco sbattendo la porta. Corro in bagno, ma durante il percorso mi scontro con Harry. Avevo le lacrime agli occhi. Appena lo vedo dico -Non è come pensi!-Harry non dice niente, mi asciuga le lacrime come se non fosse successo niente,mi guarda e poi mi lascia lì incapace di capire quello che era successo.

Voglio uccidere Zayn, come potrà credermi Harry?

Le lezioni sono finite, aspetto Luna e Jaymi per salutarli. -Non verrò a comprare il vestito, oggi-dico a Luna -Al ballo non ci vengo-detto questo mi allontano. Piove a dirotto, ma non voglio tornare a casa, non ho neanche l'ombrello, ma non importa. Cammino verso il parco, mi siedo su una panchina e rifletto. Una parte di me spera che Harry arrivi improvvisamente e mi abbracci, ma so che non accadrà. Vedo un'altra figura, però. É alta, bionda e ha un ombrello. É Niall.
-Helen! Ma che fai?! Ti prenderai un accidenti così!-E mi copre la testa con l'ombrello. -Harry é arrabbiato con me...-Non mi accorgo neanche delle lacrime che scendono lente. -Cosa é successo?-.-Non te lo posso dire, Niall...-Rispondo. -Oh, ...okay...-

Silenzio. Il temporale sembra diminuire, ma so che si tratta solo di una quiete dopo la tempesta. Ho i capelli e i vestiti bagnati e comincio ad avere freddo. Niall rompe il silenzio -Secondo te perché Luna ha accettato di andare al ballo con Liam?-
-Perché lo vuoi sapere?-Sorrido.
-Curiosità... E perché non pensavo che...-
-Che?-Lo incalzo.
-Niente lascia perdere-dice.
-Ti piace?-La curiosità è forte.
-Ma no! Che ti viene in mente?-Già la so la verità, quindi decido di non insistere. Sono indecisa se parlare a Luna di questa conversazione con il ragazzo per cui impazzisce.
Comincio a tremare. -Niall, ma perché sei qui?-Chiedo. -La pioggia mi rilassa, comunque vedo che stai tremando, ti accompagno a casa se vuoi-risponde. -Stai con il motorino?- -No, ho la macchina, solitamente non porto passeggeri, ma posso fare un'eccezione-mi fa l'occhiolino. Accetto e ci dirigiamo verso l'uscita. -Ti bagnerò tutta la macchina...-Dico imbarazzata. -Non importa, se non torni subito a casa rischi di non poter venire al ballo domani- -Non ci vado lo stesso al ballo, ma comunque grazie-.Non fa domande, deve aver intuito la motivazione.

Dopo pochi minuti silenziosi arrivo davanti casa. Scendo dall'auto e dico -Grazie Niall, sei un amico- -Figurati, e... Ripensaci sul ballo, ci saremo tutti-dice un po' imbarazzato. Annuisco e lo guardo ripartire. Mi avvicino alla porta, sento mamma e papà urlare -...é colpa tua!...- -No sei tu... Mi hai rotto!...-Stanno litigando, ultimamente non é la prima volta che succede...

Busso e mi apre mamma. -Dove sei stata? Sei tutta bagnata, ti sembra il modo di comportarsi?!-Mi arriva uno schiaffo fortissimo. Corro in camera mia, comincio a piangere, ma non é per lo schiaffo... Mi tolgo gli abiti bagnati e dopo una doccia rilassante, indosso una pesante tuta e mi sdraio sul letto. Mi addormento ormai esausta. Sono le 16:00 e ho una fame tremenda. Vado in cucina e trovo i miei genitori che non si rivolgono la parola, l'aria é tesa. Prendo un pacco di biscotti e torno in camera mia. A quanto pare non é solo il cielo a essere triste. Prendo il telefono, guardo il contatto di Harry. Forse non lo merito un ragazzo perfetto come lui... Lo faccio solo soffrire... Butto la testa sul cuscino e soffoco un urlo liberatorio.

Chiamo Edward che era rimasto solo in ospedale. -Hey, sorellina!-
-Ciao Ed-
-Qualcosa non va?-
-Non va bene niente, ho litigato di nuovo con Harry, a scuola va uno schifo e ho un mal di testa assurdo!-
-Appena torno a casa dobbiamo parlare-
Caccio indietro le lacrime e gli domando -Tu come stai?-
-Trauma cranico a parte, sto bene-
-Già, ci vediamo Ed, magari domani ti vengo a trovare tanto al ballo non ci vado.-
-Non dire così, ci sentiamo, okay?-
-Okay-

Prendo un libro, leggo un po' e dopo mi metto a studiare. Da domani cominciano le vacanze di Natale, quindi non ho nessun motivo per studiare ora, ma non avrei comunque nulla di meglio da fare.
Improvvisamente sento suonare il campanello. Non vado a vedere chi é, sarà sicuramente la vicina che viene a rompere le scatole. Sento un rumore di passi. Qualcuno bussa alla mia porta già aperta, alzo lo sguardo e lo vedo.
Mi alzo dal letto e gli corro incontro -Harry!-
Mi abbraccia forte e io ricambio, rimaniamo così per un po'. -Non voglio credere a quello che ho visto, dimmi che non é vero quello che ho visto-mi sussurra all'orecchio con voce spezzata. -Amore mio, non é come pensi, io amo te, solo te-.Si sposta di poco per guardarmi negli occhi -Perché allora Zayn ti abbracciava così?-
-Gli ho detto che é stronzo e lui si é avvicinato per dirmi che non ero l'unica ad averglielo detto-.Mi guarda senza capire. Mi sciolgo dal suo abbraccio e indicò un casco sulla mia scrivania. -Lo vedi quello?- -Il casco?- -Si-.Non ho più scelta, ci sediamo sul letto e comincio a parlare, tutto d'un fiato, quando finisco Harry mi guarda in modo apprensivo e io mi sento libera di un grosso peso. Si avvicina e mi bacia appassionatamente. Non posso credere che lo sto baciando in casa mia con entrambi i miei genitori presenti. Lo abbraccio forte -Ti amo, Helen-mi sussurra. Non posso fare a meno di sorridere -Ti amo, Harry-.

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