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Mi sveglio e mi rendo conto che la sveglia non è suonata, segno che finalmente è cominciata la mia vacanza. Fa molto freddo e scendo dal letto solo perché è quasi mezzogiorno. Ieri sono riuscita a superare gli interrogatori dei miei genitori solo perché era tardissimo, ma non credo di cavarmela stamattina dopo che sono arrivata a casa con Harry su una bicicletta di chissà chi alle 3:00 di notte.
Vado in bagno pensando alla doccia calda che mi apprestavo a fare. Bagno occupato. Non so neanche perché mi stupisco ancora. Un solo piccolo bagno non basta con Edward e papà nella stessa casa!

Torno in camera mia imprecando, prendo il cellulare e scorro la mia home di Twitter sperando in qualche novità. Messaggio un po' con Luna. Ci incontreremo a casa sua oggi pomeriggio.

Sono passati venti minuti e comincio a spazientirmi. -Edward!!! Vuoi uscire da questo dannato bagno?!?!?-Urlo dalla camera. Nessuna risposta. Sento sbattere la porta al piano di sotto, segno che anche questa mattina mamma sarebbe stata fuori tutta la giornata. Chissà cosa avrà da fare tutti i giorni fuori casa.

Aspetto pochi minuti ancora. Non resisto. So che potrei trovarmi davanti uno spettacolo a dir poco raccapricciante, ma apro la porta del bagno.

Trovo davvero uno spettacolo raccapricciante, ma non si tratta di mio fratello nudo, bensì di mio fratello circondato di bottiglie di birra e non so altro. Stava vomitando anche l'anima. -Ma che ti è preso?!-Urlo andandogli incontro.

Lui sembra rendersi conto solo adesso della mia intrusione. Cerca di alzarsi ma è talmente ubriaco che mi cade letteralmente addosso. -Mi dispiace... mi dispiace-farfuglia piangendo. -Cosa ti dispiace? Che è successo? -comincio a preoccuparmi. -Non volevo mi vedessi in questo stato, mi dispiace-.

Lo porto in cucina non so per quale motivo. Non so come si fa passare la sbronza a qualcuno, ma non credo abbia altro da vomitare.

-Mi spieghi che è successo?-Gli ripeto più dolcemente. Non mi risponde, ma non ho intenzione di arrendermi. -E come diavolo hai fatto a portare tutto quell'alcol in casa?-
-Per la miseria, Helen! Mi scoppia la testa! Puoi smetterla di fare domande?-

Sento la rabbia ribollire nelle vene. So che se non aveva intenzione di parlare, non lo avrebbe fatto. Mi alzo di scatto lo fulmino con lo sguardo. -Sai che c'è? Vaffanculo-Detto così corro in camera mia.

Prendo il necessario per la doccia e entro in bagno. C'era un odore insopportabile di alcol e vomito, così cerco di fare il più in fretta possibile e spalanco la finestra.

Vado di nuovo in camera, ma prima di farlo urlo a mio fratello che stava ancora in cucina -E pulisci quel porcile appena avrai finito di vomitare!.-Sbatto la porta.

Apro il mio armadio e mi infilo un semplice leggins nero e una grossa felpa. Stivali stile Goku del medesimo colore, sistemo i capelli in una coda piuttosto spettinata e scendo per uscire di casa. Dò un occhiata furtiva alla cucina e vedo mio fratello che russa sonoramente sul tavolo.
Sono arrabbiata, ma questo non mi impedisce di andare da lui e trascinarlo sul divano. Sto sulla soglia della porta. Torno indietro e posiziono un secchio vicino al divano dove russava mio fratello. Non si sa mai.

È una giornata fredda e un timido sole tenta invano di farsi strada tra le nuvole. Ma non piove. Caccio la bicicletta dal garage e vado verso il parco. Erano appena le 14:00 e non mi aspettavo di trovare nessuno. Ma quando mai accade ciò che credo accada?

Seduto tranquillamente a fumare una sigaretta, trovo Zayn. -Bambolina! Che piacere vederti!-Esclama Zayn con un tono arrogante che non avevo nessuna voglia di sentire. -Vorrei poter dire lo stesso, ma ahimè, non mi piace dire bugie-rispondo a tono. Sorride. Anzi fa comparire una specie di ghigno sul suo volto. -Acida, oggi?-
-Non sono affari tuoi-Comincio a pedalare ma vengo quasi subito bloccata dalla scarpa di quel bellissimo ragazzo che non sopporto. -Ehi, dove credi di andare, bambolina?-
-Ti ho già detto che non devi chiamarmi così. Vado dove voglio!-
-Dai resta a scambiare due chiacchiere con me. Bambolina.-ribatte sottolineando l'ultima parola.

Non so cosa mi spinge a scendere dalla bici, ma pochi secondi dopo, ecco che mi ritrovo seduta vicino a lui. -Cosa ci fai qui a quest'ora?-Chiede. -Potrei farti la stessa domanda.-Ribatto. -Cavolo, sei impossibile!-Sbuffa. -Cosa vuoi Zayn? Arriva al sodo.-Cominciavo a stancarmi di quella conversazione.
Non risponde, ma improvvisamente si avvicina e mi bacia. Con foga, non c'è nessuna delicatezza in quel gesto.

Voglio spingerlo via, dargli uno schiaffo e riempirlo di parolacce, ma tutto quello che riesco a fare è restare immobile. Si allontana solo di poco, giusto la distanza necessaria per arrivare al mio orecchio. -È davvero graziosa quella Maria...-mi sussurra. -Cosa le hai fatto?-Riesco a dire. Mi morde delicatamente il lobo e risponde -Nulla di più di quello che vorrei fare a te.-

Prima che riuscissi a rendermi conto di quello che aveva detto, si era già allontanato con una sigaretta alle labbra. Mi sento strana e in colpa. So che non sono stata io a baciarlo, ma non sono stata in grado di respingerlo. Non era solo quello il mio pensiero, però. Maria è la cugina di Harry e so che Zayn non si riferiva a qualche bacio rubato. Spero non sia tanto stupida da andarlo a raccontare al cugino.

Prendo la mia bicicletta e mi dirigo verso casa di Luna, ha cominciato a piovere e non mi sento per niente tranquilla a stare in sella sotto la pioggia. Fortunatamente arrivo a casa della mia amica prima dello scatenarsi del temporale. Luna ha sicuro tante cose da raccontarmi, in teoria anch'io, ma decido di non farlo. In quel momento riuscivo solo a pensare a Zayn e a che gioco stesse giocando.

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