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Vengo svegliata dal canto degli uccellini che stavano sopra l'albero al quale eravamo appoggiati. Non ricordo quando ci siamo addormentati, so solo che ho dormito tra le sue braccia. Alzo la testa dal suo petto mentre ancora dorme e mi accorgo che il fuoco è spento e il sole comincia a farsi strada all'orizzonte. È uno spettacolo fantastico, così decido di svegliare Zayn per condividerlo con lui. Gli do un leggero colpetto sul braccio e subito si sveglia -Buongiorno, Bambolina- mi sorride con uno sguardo assonnato. Ha tutti i capelli scompigliati, sembra un pulcino. -Guarda- gli dico indicandogli il paesaggio di fronte a noi. Si rizza a sedere e mi appoggia un braccio sulle spalle a mo di abbraccio. Mi accarezza la guancia e mi accorgo che ha le mani gelide e non posso fare a meno di sentirmi in colpa per aver tenuto tutto il tempo la sua giacca privandola a lui. -A che ora apre il parco?- chiedo più per fare conversazione che altro. -Alle 8:00, sono appena le 5:30, dovrai sopportarmi ancora per un po'- sorride e mi dà un bacio sulla tempia. -Zayn...- sospiro. -Che c'è?- sembra confuso, -Smettiamola... È controproducente...- cerco di spiegare. -Perché dovremmo? Io lo voglio, tu lo vuoi, facciamolo-
-Harry...-
-Senti, Helen- mi interrompe -Tu sarai anche legata ad Harry eccetera eccetera, ma ieri sera non ti ho costretto a fare nulla. Sai tutta la verità e questo non ti ha fermata, tu mi vuoi, ammettilo- ora è arrogante.
-Io non ti amo- affermo. -Allora smettila di giocare con me- dice serio. -Io non sto giocando... È solo che...- non so che dirgli.
Non mi risponde, si alza e cerca di riaccendere il fuoco, fa davvero troppo freddo.
Mi raggomitolo su me stessa cercando di scaldarmi il più possibile e nel frattempo osservo il lavoro del ragazzo pieno di rabbia che mi è di fronte.

-Mi dispiace- gli dico sincera, ma lui non mi risponde, non posso pretendere che lo faccia.

-Se Harry ti chiedesse se provi ancora qualcosa per me, cosa gli risponderesti?- mi chiede all'improvviso e resto per un po' a riflettere a quella domanda. -Gli direi che la vita da single non fa poi così schifo- rispondo ironicamente e lui scoppia a ridere come un bambino a cui si fa troppo solletico. Ha una risata bellissima.

-Ho fame- piagnucolo, -anche io- afferma lui. Il sole ormai è sorto e entrambi apprezziamo il calore che produce. -Ti va di fare una pazzia?- chiede divertito. -Che genere di pazzia? - ha suscitato la mia curiosità. -Facciamo il bagno- dice d'un tratto. -Cosa? Scordatelo, non ho il costume, non ho il ricambio e non voglio una bronchite- rispondo. -È per questo che è una pazzia- sorride e anche se la cosa è assurda, mi tenta non poco.
-Io lo faccio- afferma cominciando a sfilarsi la maglietta. Osservo come esce alla luce quel fisico perfetto nascosto sempre sotto magliette scure. La perfezione degli addominali, le braccia muscolose piene di tatuaggi... Helen...!
-Non sbavare troppo, Bambolina- dice osservando che lo guardavo, o meglio, ammiravo. -Dai rimettiti i vestiti, fa freddissimo- cerco di dire indifferente. -Se vuoi che mi rivesta devi venire a prendermi- detto questo comincia a correre verso la riva. In quel momento decido, forse è la cosa più stupida che abbia mai fatto in vita mia, ma mi tolgo i vestiti e lo raggiungo. Ride soddisfatto e mi incita ad entrare in acqua. In un nano secondo lo vedo tuffarsi e non so come abbia fatto a non diventare un pinguino. Rido a quel folle gesto e a quel folle ragazzo che mi incita ad avanzare. Allungo un piede e subito lo ritraggo al contatto con la riva. -E dai, buttati!- mi urla ancora. -Non ci riesco! È troppo fredda!- urlo più forte. A quel punto si avvicina nella mia direzione, so che vuole schizzarmi, allora mi allontano. Schizza fuori dall'acqua e, in un nano secondo, mi afferra per le gambe prendendomi in spalla come fossi un sacco. -Lasciami! Ti prego è troppo fredda, sei un villano, lasciami subito!- sbraito battendogli i pugni sulla schiena mentre lui continua a ridere come un cretino. In un nano secondo mi trovo in acqua e lui con me. -Cazzo, Zayn!- urlo ridendo -È troppo fredda sei un cretino!- non riesco ad essere seria mentre lo rimprovero. Mi abbraccia e mi guarda dritto negli occhi. Lo abbraccio anch'io, un po' perché ho davvero freddo, un po' perché... Perché lo voglio abbracciare. Mi sposta una ciocca di capelli e me la sistema dietro l'orecchio. -Non si sta poi tanto male con me, no?- dice in tono dolce e io rispondo-Non ho mai detto questo- e seguo con l'indice i contorni di un tatuaggio che ha sulla spalla. Mi lascia fare stringendomi sempre più a se. Stiamo tremando entrambi, ma nessuno dei due accenna a voler uscire dall'acqua.
-Se non usciamo moriremo congelati- affermo sorridente, annuisce e, prendendomi per mano, mi conduce fuori dall'acqua.
Mi strizzo i capelli e mi metto con lui vicino al fuoco per asciugarmi un po'. Ci vestiamo ancora del tutto bagnati e mi porge il casco. -Ti porto a casa- mi dice lui, -Non posso, i miei sanno che ho dormito a casa di Luna e che sono andata a scuola!- gli ricordo preoccupata. -Lo so, intendevo a casa mia- accenna un sorriso e io ricambio.

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