Ricordi pt. 1

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Kyle aprì gli occhi e si ritrovò in una stanza che da tempo non vedeva. La sua vecchia casa fuori città. Buttò le gambe giù dal letto e le guardò.
Erano prive di ferite e troppo corte e secche per essere le sue. Poi ricordò che quelle erano le sue gambe da piccolo,che quella era la stanza che aveva da piccolo nella casa dei suoi prima che se ne andasse ai suoi 16 anni..
Scese dal letto su cui era seduto e si diresse nel bagno per guardarsi.
Non è possibile..》il viso riflesso nello specchio era quello di un Kyle più piccolo e fragile .
Uscì dal bagno e si diresse in salotto . Aveva già vissuto questa scena e i rumori che sentiva erano familiari.
Ogni mattina si alzava con i rumori dei suoi che litigavano della musica nella stanza di suo fratello Nate. Ma quella mattina era diversa lo sapeva.
Vicino alla porta della cucina c'era del sangue e lui si spaventò. Varcò di corsa la porta della cucina e vide del sangue a terra. Suo fratello era ferito al fianco ed era stata sua madre a procurargli quella ferita. All'improvviso lo scenario cambiò e Kyle si ritrovò ad avere 11 anni . Era sempre nella cucina ma aveva lo zaino sulle spalle . Guardava dritto davanti a sé e li vide. Suo padre e suo fratello che litigavamo quasi in una lotta. E poi..
Suo fratello che sgranava gli occhi,i gemiti di dolore,il sangue che schizzo ovunque anche su Kyle quando suo padre rigirò il coltello da cucina nel petto di Nate... e alla fine la cosa che lo segnò di più : vedere la vita divino fratello abbandonare quei meravigliosi occhi castano scuro.
Era strano come fino a quel momento si era dimenticato dei suoi occhi. Era l'unica diversa che avevano avuto.
Vide i suoi anni a venire. Tutte le volte che la madre e il padre lo picchiavano perché sembrava sempre di più Nate . Solo che lui era il figlio adorato che aveva peccato, Kyle invece era il figlio bastardo che li avrebbe condannati all'inferno.
All'improvvisò si ritrovò davanti alla porta di quella casa sul procinto di aprirla . Entrò in quella che era casa sua e si diresse in cucina.Quando la madre lo vide emise un urlo.
"Ah,già.Il momento della vista dei piercing" pensò fra se Kyle. La scena era troppo veloce e non ricordava le voci ma tutto andò più lento quando il padre lo punì per il suo atto infernale di bucarsi il viso. La cinghia di pelle era così familiare sulla pelle,il rumore del sangue che cadeva sul pavimento a gocce era rilassante ormai è poi svenne. O così pensò, ma in realtà si era svegliato dall'incubo. Spalancò gli occhi terrorizzato e si alzò a sedere. Guardo di fronte a se è di lato e vide che vi erano Marc che gli stringeva la mano destra , Joe in piedi preoccupata e felice e alla sua sinistra c'era . . Una donna di una certa età,con i capelli castano scuri lunghi e un viso familiare. Quegli occhi che lo fissavano erano duri e severi,nemmeno un emozione e lui sapeva che li aveva già visti ma non ricordava.
Joe chiama un dottore per favore》disse Marc . Quando Joe uscì dalla stanza Marc parlò .
Kyle so che appena guarirai mi ucciderai ma perdonami. Ho dovuto farlo.》Marx lo guardava timoroso aspettando una sua reazione ma Kyle non capiva di che parlava. 《Perdonarti? Per cosa? Non so di che parli Marc spiegati meglio》.
A quelle parole Marc guardò la donna che fissava
il ragazzo nel letto. Marc si schiarì la gola e strinse più forte la mano dell'amico.《Perdonami se ho chiamato tua madre ma non sapevo che fare quando mi hanno chiesto se sapevo qualcosa di te clinicamente. Ero nel panico per via delle tue allergie alle medicine che non sapevo e così.. ho dovuto. Perdonami!

Il ragazzo che trovò se stessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora