C.12 Scontro fatale

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-Shinichi! Sono io, Shiho!

Era un freddo pomeriggio di Novembre, e, dalla festa di Halloween, il ragazzo si era dimostrato abbastanza freddo e scostante. Nessuno si poteva avvicinare a lui eccetto Shiho, di nuovo. Chiedeva sempre alla ragazza se aveva sentito un membro dell'Organizzazione nera, ma lei smentiva.

-Ma si può sapere che ti è preso? Non ti capisco!- Mormorò lei, mentre puliva i vetri nella camera di lui- Mi avevi detto che eri svenuto per un giramento di testa, è o meno così?

-Ma certo...- Farfugliò distrattamente lui, seduto alla scrivania, sfogliando un libro di Conan Doyle senza leggerlo.

-Che libro è?

-Un libro di Edogawa Rampo.

Shiho gli tolse da mano lo scritto, e lui alzò lo sguardo.

-Questo libro è di Sherlock Holmes, ed Holmes non lo ha scritto Edogawa! Mi vuoi dire che succede di tua spontanea volontà o devo farti cruciare... Ah, già...- Lei si morse il labbro, frustrata- Ho fatto qualcosa di sbagliato?- Chiese dopo un po'.

-No tesoro. Non hai fatto niente. Non è colpa tua.

-Allora chi ha fatto cosa? Di chi è la colpa?

Shinichi si alzò, cercando di dire qualcosa, ma poi si fermò. Con la scusa di andare in bagno, interruppe il discorso. Si andò a sciacquare la faccia, cercando di mettere in ordine le idee. Non si fidava più di nessuno, eccetto di Shiho, perché temeva che chiunque potesse essere Vermouth, pronta a stuprarlo in un bagno chimico. Ok, forse stava esagerando. Sapeva che Vermouth provava qualcosa per lui, ma non immaginava quell'amore vero e proprio! Però, doveva restare lucido. Se Vermouth lo aveva aiutato, forse non aveva mentito sul fatto che Sarah era innocente. Desiderava tanto che si sbagliasse. Perché poteva essere vero: l'aveva accusata per niente, cose prese al momento. E poi, era la sua sorellina, in un certo senso; l'unica che, oltre Shiho, non aveva mai smesso di mettergli i bastoni fra le ruote e di stargli accanto. Chissà dov'era in quel momento...

-Shinichi, noi dobbiamo parlare- Shiho lo aspettava a braccia conserte davanti alla porta, con aria piuttosto tesa e nervosa.

-Scusami- Iniziò Shinichi, andando all'entrata e mettendosi le scarpe- Ma ho bisogno di stare un po' da solo e di respirare un po' d'aria.

Quel 10 novembre, tutto era semplicemente illuminato da decorazioni natalizie, nonostante mancasse un mese. Ma si sa, dopo Halloween si comincia subito con le decorazioni, e dopo Natale con le calze della Befana. Tutte feste commerciali, secondo lui.

"Allora... Cominciamo dalle cose semplici... Io, detective liceale, sono stato trasformato in un bambino, grazie ad una pillola inventata da una scienziata, che si è rimpicciolita come me, poi siamo tornati grandi e ci siamo messi assieme. Ma l'organizzazione ci ha rapiti, e mi ha quasi ucciso. Lei mi ha salvato. Poi, arriva Vermouth che si dichiara innamorata di me, e mi dice che ho sbagliato ad accusare Sarah. Non è lei quella che ci spia. Quindi sono ancora seguito... Come anche Shiho... Ragioniamo: gli agenti dell'FBI sono tutti in America, ho verificato di persona. L'unica persona, vicina a qualcuno dell'organizzazione, oltre Hondo... Masumi Sera!"

***

-Shiho! Siamo in casa!- Esclama Ayumi, entrando assieme agli altri giovani detective.

-Ragazzi! Ciao! Come va?- Shiho li accolse calorosamente, con quattro tazze di cioccolata calda fumante- Allora- Chiese poi- Vi è sembrato che dalla festa di Halloween Shinichi si comportasse in modo strano, vero?

-Beh sì.- Annuì Genta- Ma non credo che sia per quella ragazza...

-Quale ragazza?- Chiese Shiho, con sguardo freddo. Cavolo! Era anche gelosa!

Uniti dal Fato. (Conanx Ai/ShinxShiho fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora