C.15 Gelosia e verità

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-Ehm...Sarah, sei sicura che questo posto sia sicuro?- Chiese Agasa, mentre scrutava le profondità del Lago Nero.

-Ma certo!- Esclamò Sarah- Che volete che sia? Normalmente questa scuola si è trovata davanti a maghi con Signori Oscuri che uscivano dalle loro teste, serpenti giganti, prigionieri evasi, prove mortali, sadiche rane rosa, mangiamorte e molto altro. E' tutto sicuro al cento per mille! E comunque, stai attento, Agasa, che li dentro ci sono dei tritoni ed una piovra gigante.

Agasa si ritrasse spaventato, raggiungendo Shiho, che era a dir poco estasiata dalla grandezza del castello.

-Certo... Un posto sicuro.- Mormorò Shinichi.

Sarah aprì le pesanti porte del castello, e salutò qualcosa apparentemente invisibile.

-Ma che stai salutando?- Chiese Kaito.

-Un cavallo nero- Disse Shiho- Non lo vedete?

-No- Risposero i ragazzi all'unisono.

-Lo vede solo chi ha visto la morte- Disse Sarah, ferma, ed in silenzio.

Shinichi abbassò lo sguardo, non avendo il coraggio di ammettere che quel cavallo era più che reale per lui. Ma perché? Aveva visto Ran già morta, e non il suo assassino. Aveva visto qualcuno morire...

Shiho lo scosse, incitandolo a muoversi, visto che gli altri stavano già salendo per delle enormi scale.

-Tu hai studiato in questa scuola?- Chiese di nuovo il dottor Agasa

-Sì. Sono anche stata smistata, come tutti quelli del primo anno- Disse la ragazza.

Shinichi piegò le labbra in un sorriso malizioso:- Scommetto che sei stata smistata in quella casa con il serpente. Perché sei proprio una strega.

Gli occhi verde bosco di Sarah si puntarono su quelli di lui:- No. Non è Serpeverde la mia casa.

Le scale di Hogwarts erano tutte identiche: era impossibile orientarsi in quei corridoi! Era incredibile che quella ragazza riuscisse a trovare strade precise in tutto quel labirinto. E poi, si muovevano? Quando si voltava a guardare, il detective aveva sempre l'impressione che quelle scale fossero sempre in posizioni diverse. Lo scoprì a sue spese, quando stava per cadere nel vuoto, siccome le scale erano letteralmente scomparse.

Sarah lo resse svogliatamente per la felpa:- E reggi il passo! Già ti ho tenuto sulle spalle, idiota.

Shiho era rimasta a fissare i due cupamente, sentendo per la prima volta, qualcosa di opprimente e fastidioso divorarle le viscere. Era simile alla rabbia, ma non si poteva definire così. L'aveva già provata la gelosia. Nei confronti di Ran.

Sarah li condusse in una torre, dove poi, venne sottoposta ad un indovinello abbastanza complicato, che però risolse in un lampo. Li incitò ad andare avanti, e tutti entrarono, un po' titubanti. Quella doveva essere una sala comune. Il nero ed il blu erano predominanti. Nonostante ciò, non c'era nessuno.

-Oh, ciao Sarah!

Tutti si voltarono verso una ragazzina di sedici anni circa, con lunghi capelli biondi e degli strambi orecchini.

-LUNA!- Esclamò Sarah, correndole incontro- Che piacere rivederti, dopo tutto questo tempo!

-Devo rispondere 'Sempre'?- Scherzò la ragazza. Solo dopo, si accorse del resto del gruppo- Oh! Voi siete gli amici di Sarah? Lei mi ha parlato tanto di ognuno di voi!

La ragazza arrossì, ed abbassò lo sguardo:- Ma dai... Te li ho solo accennati.

-Così sei stata smistata in Corvonero?- Chiese Kaito, dopo un momento di totale silenzio.

Uniti dal Fato. (Conanx Ai/ShinxShiho fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora