C.4 Ti amo, Kudo.

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Era passata una settimana da quando Shiho era partita. Ora, non stupitevi, se qualcuno a Tokyo parlerà del piccolo Conan che era scappato di casa, della piccola Ai dispersa... In tutto questo, Shinichi Kudo era ritornato, e quella volta per sempre. Ma non riprese ad andare a scuola, non riprese ad investigare. Non ricominciò mai a vivere. L'unica persona che riusciva ad avvicinarsi a lui, oltre Sarah che non poteva cacciare di casa, era Heiji. Fino a pochi giorni prima avevano parlato, ma fra loro si era scatenato un litigio.

Quel pomeriggio, Shinichi ricevette un'altra visita inaspettata.

-Giorno tonno!- Esclamò Sarah sbattendo la porta della sua stanza- Ma che schifo! C'è odore di chiuso e di sudore! Da quanto tempo non esci da quel letto?! E poi perché sei al buio! Siamo in estate e fuori c'è un sole stupendo!- La ragazza corse ad aprire le tende, e fece entrare la luce.

-E piantala!- Mugolò Shinichi nascondendo la testa sotto il cuscino.

Sarah mormorò un: "Rompiscatole viziato"

-Wingardium Leviosa- Fece sollevare Shinichi e lo buttò a terra, mentre sistemava il letto e la camera.

Lui la osservò stordito, poi inarcò un sopracciglio.

-Perché ti stai prendendo cura di me?

La ragazza fece un sorriso malinconico, mentre continuava a rassettare le coperte e a sbattere via la polvere fuori al balcone:- Secondo te perché? Shiho non avrebbe mai voluto che tu ti riducessi in questo modo. Ci ha fatto promettere che ci saremo presi cura di te. Io, Ayumi e Agasa.

Shinichi aggrittò le sopracciglia:-Tu sei arrabbiata con me?

-MA NO!?- Urlò lei, abbandonando quel suo tono dolce e guardandolo con un odio profondo- Secondo te?!

-Si. Lo sei.

-Mica solo io, idiota! Siamo in tre felici per la morte dell'unicorno fesso, ma siamo anche incavolate, e molto, per il fatto che tu l'hai mandata via! E intendo Shiho! Se non me lo avesse chiesto ti avrei lasciato qui a farti crescere i funghi!

Rimasero in silenzio, a guardarsi. Sarah sbuffò e scese giù in cucina, a preparare la colazione, nonostante fossero le undici e mezza.

-Che ne dici di tornare a scuola?- Chiese lei, appena si accorse che Shinichi l'aveva seguita

-Non voglio- Disse lui.

-E di risolvere casi?

-Nemmeno.

Sarah fece cadere la scatola del latte:- Ma tu ami i cadaveri!- Lui non le rispose- E va bene!- Sbottò lei- Forza, preparati, che usciamo.

-Ma non voglio...

-Shinichi...-Sarah aveva uno sguardo serio- E' importante. Devo dirti una cosa. E quindi devi ascoltarmi.

-Spiegami ancora perché siamo in questa libreria- Disse lui, che guardava distratto i libri che Sarah stava scegliendo.

-Secondo te? Prendiamo dei libri! Scegli un giallo, dai!- Disse lei

-Non mi interessa. Tanto non ho voglia di risolvere omicidi.

-Hai preso una botta in testa per caso!?- Sbottò una voce dietro di loro

I due ragazzi si girarono, e videro Sonoko Suzuki, con il braccio fasciato, osservarli accigliata.

-No. Tu invece sei sempre così simpatica- Mormorò Shinichi.

-Piano con le battute, non sono in vena. E lei chi è?

Sonoko indicò Sarah, che non si scompose minimamente. Shinichi invece, andò in panico.

-Beh vedi... Sarah è...

Uniti dal Fato. (Conanx Ai/ShinxShiho fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora