Capitolo 3

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Rimasi lì per molto sotto la doccia. Mentre l' acqua mi cadeva addosso, mille pensieri mi passavano per la testa, ma mi chiedevo sopratutto il perché non ho ancora il coraggio di avere un fidanzato. Tutti mi conoscevano per una ragazza sicura di se stessa e con tanti ragazzi che mi vanno a dietro.. Ovvio avevo dei ragazzi che mi fanno il filo ma io non li volevo. Vorrei solo capire il perché ero insicura sul sentimento "amore", nessuno mi ha mai spiegato cosa vuol dire amare.
Spostai la tendina per uscire dalla doccia e mi ritrovai Lory seduta sul gabinetto, io rimasi impalata li nuda, proprio con lo sguardo perso ero.
<<o mio dio Lory, smettila di farmi prendere sempe dei colpi.
Passami l' asciugamano.>>
<<bellissima Ceci.
Devo dire che rispetto all' anno scorso ti sono cresciute le tette ahah.>>
<<smettila bisex del cazzo ahah.>>
<<ti ricordo che sei bisex, quindi fra me e te non cambia molto ahah.>>
Aveva ragione.
Si, sono bisex. Quando l' ho scoperto? Alle elementari, un giorno mi piaceva un maschietto e il giorno dopo una femminuccia, e io ritornavo a casa piangendo perche rimanevo confusa. Poi crescendo ho scoperto di essere bisex, ma mi piacciono di piu i maschi.
<<allora che ci fai qua?.>>
<<devo parlarti di una cosa.>>
Di solito Lory non veniva mai a casa mia o proprio non veniva da me in qualsiasi momento per parlare da sola con me, o veniva in compagnia o niente, quindi questa cosa doveva proprio essere seria.
<<Ceci, per te sarebbe uno shock ma.. Mi piace Jey, non posso farci nulla.>>
<<cazzo io te lo detto che non deve succedere nulla tra il gruppo!.>>
Anche se lei non fece del tutto parte del gruppo con me, Ron e Jey, passava molto tempo con noi, poi visto che abitava  vicino a Jey ogni volta dopo scuola camminavano fino alle loro case. Mi sentivo gelosa? Si un pochino.
Nel gruppo non ci dovevano essere storie amorose  o rapporti sessuali se no dopo si sapeva gia che si scatenava un inferno, ma Lory essendo molto immatura di testa preferisce i guai che la via più giusta.
<< io ti avevo detto di non stargli troppo vicino e tu cosa fai? Ora sei innamorata persa di lui.>>
<<Ceci.. Voglio rimediare, voglio dimenticarlo.>>
<<se vuoi dimenticarlo non devi più frequentare il gruppo.>>
Fù brutto da dire, ma la realtà bisogna dirla anche se molto dolorosa.
<<nono, io non mollo il gruppo, ascolta ti prometto che non penserò a lui.
Anzi, piuttosto inscriviamoci ad un sito incontro, no?.>>
<<ma non è roba da cuccia cazzi e morti di figa?.>>
<<beh Ceci, iniziamo con sto social, poi vedremo.>>
Mi fece vedere come funzionava e mi sembrava una buona idea, giusto per il fatto che io avevo proprio bisogno di uno sfogo, di iniziare una nuova vita conoscendo una nuova persona e magari avrei trovato il tipo giusto.
<<ora lo scarico sul cellulare.>>
Aprì l' applicazione e stranamente per registrarsi bastava solo collegare il proprio profilo di facebook a quel social. A primo impatto sembrò tutto semplice: c' era un' elenco di ragazzi vicini nel mio paese e notai che la maggior parte di ragazzi frequentavano il mio stesso liceo.
<<guarda Lory c'è persino Nicola, quello che ti piaceva l' anno scorso.>>
<<è da molto tempo che non gli parlo, lo contatto.>>
Mentre lei si fù già distratta mi concentrai a cercare un tipo bello ma sopratutto che dalla foto sembrasse un ragazzo per bene.
Mi soffermai su un profilo, quello di Jake. Un ragazzo con i capelli neri, occhi grigi e un sorriso straordinario.
<<Ceci mi conviene andare, ho delle cose da fare, sopratutto i compiti ahaha.>>
<<sfigata hahah.
Promettimi quella cosa di Jey.>>
Fece un' occhiolino e mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e sparì.
Mi buttai sul letto come un sacco di patate e si... è imbarazzante da dirlo ma avvolte sbattevo la testa contro il muro per colpa del fatto che a tutti i costi volevo buttarmi sul letto.
Entrai su quel social rimanendo per vari minuti a fissare quel profilo. Fui troppo indecisa se scrivergli o no, ma la voglia di conoscerlo era più forte di me.
"hey sono Cecilia, puoi chiamarmi Ceci e.. vorrei conoscerti."
Non pretendevo che rispondesse subito, infatti passai tutta la notte a chattare con Jey e Ron.
Rimasi troppo tempo con il braccio in tensione per tenere la testa prima che crollasse e avrei fatto una figura di merda in classe.
<<Lory sto per chiudere gli occhi, incredibile che da quando la nostra prof si è stata fatta sostituire da sta racchia non riesco mai a seguire la lezione.>>
<<perché tu hai mai seguito una lezione? Ahah.>>
Gli diedi un piccolo pugno sul braccio e lei saltellò dalla sedia facendomi perdere il respiro dal trattenermi dalle risate.
Lory si metteva sempre vicino a me di banco e a me andava bene così, non ho mai voluto nessun'altro oltre lei, Jey e Ron, anche se loro due stavano sempre nell'ultima fila e io nella seconda fila.
All'ora di pranzo rimasi sola al tavolo stranamente. Pensai fosse uno scherzo che mi avrebbero fatto Ron e Jey ma loro di sti scherzi non li facevano mai.
Mi arrivò un messaggio da quel "famoso social" e una scossa partì dai piedi fino alla mia testa.
Jake mi inviò un messaggio.
<<porca trota.>>
"Ceci piacere tutto mio :).
Quindi tu abiti a Mitdown?."
Dentro di me continuavo a chiedermi << merda, merda cosa scrivo adesso?, faccio la sincera? Si faccio la sincera.>>
"Si abito li e tu?."
Dopo pochi minuti mi arrivò il suo messaggio e mi sentì elettrizzata come una bambina che ha appena visto un'unicorno dal vivo.
"Sono a 10 minuti da te, quindi molto vicini."
E a quel messaggio subito sorrisi, pensai che se fosse il tipo giusto io sarei stata la ragazza più felice del mondo dato che non mi ero mai fidanzata.
Quel pensiero svanì quando qualcunoi strinse le spalle da dietro e si capiva che quella persona era agitata.
<<Ron! Ma dove eri ? Mi hai lasciata sola qui e..>>
<<Ceci esci, muoviti che Jey è fuori cazzo.>>
<<Cosa?.>>
Non feci tempo a chiedergli altro che mi prese la mano e mi trasportò fuori dalla mensa e notai un gruppo. Ci furono molte ragazze attorno e sapevo gia che erano li solo perche Jey era senza maglietta.
<<Jey smettila, cosa stai facendo?.>>
Jey <<sto stronzo mi ha provocato.>>
Ron <<Ceci lascialo perdere, è un suo problema.>>
<<no ascolta non voglio lasciare stare, guarda Jey, guardalo! È impazzito!.>>
Vidi Jey sopra a quel ragazzo con le mani ferme sul suo collo, quel ragazzo era rosso in faccia e mi preoccupai perché pensassi che non riuscì a respirare.
<<lascialo! Sta soffocando!.>>
Corsi in mezzo al cerchio che si era creato e spintonai Jey per terra lasciando libero quel ragazzo e lui si alzò di corsa e scappò.
Jey <<che cazzo fai!.>>
<<lo stai soffocando, non posso permetterti di fare una cosa del genere.
Che è successo? Spiegamelo subito.>>
Mi prese la mano e la portò sulla sua guancia calda e rossiccia.
<<ha insultato mio padre Ceci, nessuno deve toccare mio padre, nessuno.>>
E appena me ne parlò gli uscirono delle lacrime e fù raro che pianse, ed era la prima volta che pianse davanti a me e questa cosa mi sorprese perché non sapevo come reagire, cosa dirgli e che figura ci avrei fatto?.
<<mio padre è da 3 anni che è morto te ne rendi conto Ceci?
Morto per colpa della droga, era ricercato da tutti perché aveva dei grossi debiti che ora tocca a me ripagare tutto.>>
<<lo so cucciolo, fai partite di basket e poi lavori al bar e avvolte ritorni a casa a mezzanotte ed è una cosa stressante.>>
Gli asciugai le lacrime con le mie piccole e sottili dita e gli sistemai il suo piercing al naso e gli sorrisi promettendogli che per lui ci sarei stata sempre, in qualsiasi situazione.

Mia madrè rimase a fissare la tv mentre mangiava velocemente la pasta, mi sospettai del fatto che avesse un appuntamento con qualcuno. Di solito usciva con dei uomini piuttosto giovani e sinceramente non mi dava fastidio, basta che non mi metteva in mezzo alle sue cazzate ed ero apposto.
<<tesoro sei un po perplessa.>>
Smisi di masticare e con la bocca ancora piena gli risposi.
<<mh no mamma, sono solo esausta e..>>
<<centra Jey o Ron?.>>
Avvolte lei mi capiva al volo. Anche lei conosceva loro due ed era molto attaccata a loro.
Mi guardò storta e poi sospirò e si alzò dal tavolo per andare a lavare i piatti.>>
<<tesoro se vuoi parlarmene ci sono, ma adesso  devo prepararmi, ci vedremo domani mattina.>>
<<se ritorni al mattino.>>
Lo dissi così piano che dubitai che lei mi sentisse.
Salutai mia mamma con un bacio alla guancia e salì in camera e presi il cellulare e inviai un sms piene di scuse a Jake del perchè non gli avevo più risposto per colpa del quel problema con Jey.
"Ceci tranquilla:) piuttosto se vuoi ora ti chiamo e parliamo al telefono, vuoi?."
Non ci pensai neanche sù, gli dissi subito si e in meno di un minuto già mi squillò il telefono.
<<pronto Jake?.>>
<<hey piccola, tutto ok?.>>
Tremai per parlare, fui così emozionata che cavoli.. Balbettai tutto il tempo.
<<s..si diciamo tu?.>>
<<sisi.
Ahaha sei timida da come sento, ti trema la voce.>>
<<o mio dio eh, no scusa ahaha.>>
Ma poi mi chiesi per che cavolo gli ho chiesto scusa? Quale motivo? Mica fù colpa mia se ero timida e imbarazzata.
<<non scusarti piccola.
Un giorno dovremmo incontrarci, visto che siamo vicini potrei venire da te, nel tuo paese se ti va.>>
<< si mi farebbe  davvero tanto piacere.
Ma tu hai la patente?.>>
<<ho 20 anni, io posso tutto e ho tutto ahaha.>>
Ah, quando guardai per la prima volta il suo profilo non mi accorsi della sua età, ma sinceramente per me non fù stato un gran problema.
<<beh perforza sei maggiorenne ahaha.>>
<<hahah.
Ascolta ora vado che c'è mio padre ha bisogno di me, ti chiamerò domani, notte piccola.>>
<<notte.>>
E poi rimasi a fissare il soffitto pensando a quando lo incontrerò dal vivo.

Occhi che ingannanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora