Il mattino seguente rimasi per almeno mezzora nel letto a guardare il soffitto con le cuffie. La musica era a volume al massimo e pensavo, pensavo al futuro con Jake, che poi questa cosa mi preoccupava davvero tanto. Non avrei mai pensato di stare insieme ad una persona del genere, con quel carattere.
Mi misi una canottiera verdina e i jeans neri strappati e mentre stavo uscendo dalla camera mi trovai davanti mia mamma che mi guardava da incavolata. Come se non fosse mai successo, si certo..
<< sono le 8.15! Sono gia tutti in classe Cecilia.
Devi andare a scuola e aspettare fuori fino che non siano le 9.10, sei irresponsabile delle tue faccende, delle commissioni e tutto.
Vedi di cambiare se no scordati i soldi per viaggiare ai tuoi 18 anni.>>
Mia mamma quando mi urlava in faccia non mi spaventava, semmai quando stava zitta e sorrideva li c'era proprio da preoccuparsi.
Stavo fumando una sigaretta quando mi girai verso sinistra in fondo alla stradina vidi quei ragazzi, gli amici di Jake.
Feci qualsiasi cosa per non farmi notare ma purtroppo mi beccarono.
Un ragazzo del gruppo mi indicò e malapena sentì il suo << c'è la puttanella di Jake.>>
Non potevo alzarmi, ero davanti a scuola sulla panchina e loro si stavano avvicinando, sempre di più e più sentivo le loro voci più sapevo che ero in pericolo.
Biondino << ma guarda chi si rivede.>>
<< cosa c'è?.>>
biondino << belle scopatine eh?.
Se vuoi ti faccio divertire in un modo che piace a me.>>
Quello con i tatuaggi << bro se vuoi ti aiuto io ahaha.>>
E dopo quella frase mi alzai da dove ero seduta e cominciai ad incamminarmi verso ad una stradina dove portava ad una via chiusa, già cretina ero vero?.
biondino << dove cazzo stai andando dolcezza.>>
Mi prese per il braccio spintonandomi e lui proseguì nella stessa direzione in qui stavo andando il e gli altri suoi amici lo seguirono dietro di me.
Mi fecero sbattere contro il muro e uno con i rasta mi bloccò le braccia e il biondino mi osservò come se fosse affamato, affamato di me.
<< lasciatemi stare!.>>
E le parole in quel momento non servivano a niente, il biondino mi fiondò la sua mano nei pantaloni e l'altro mi tirava i capelli per stare ferma.
In quel preciso istante un ragazzo con il cappello urlò facendo spaventare i ragazzi e loro sbuffando se ne andarono.
Io ero per terra p, piangevo e singhiozzavo e praticamente mi mancava il respiro.
<< Ceci stai bene?.>>
<< come fai a sapere il mio.... Ron?.>>
<< ti ho riconosciuta dai capelli.
Entriamo che è ora.>>
<< io..>>
<< non darmi spiegazioni, vieni.>>
Non ci credevo proprio, con tutto quel casino che era successo Ron aveva avuto il coraggio di "salvarmi la vita" ma infondo si sentiva dalla voce che era sempre comunque arrabbiato con me ma giustamente mi aveva aiutava, infondo chi non avrebbe aiutato una ragazza in difficoltà?.
Entrammo a scuola proprio nel momento del cambio d'ora e già sapevo che gli sguardi, le frasette, le risate e altro sarebbero incominciate anche perché mi avrebbero visto con il trucco sbavato e mezza svestita.
<< allora hai fatto sesso violento stamattina? Guarda come sei conciata cretina ahahaha.>>
Un ragazzo mi urlò contro quella frase e da lì mi scossi dal braccio di Ron correndo verso il bagno e quando entrai rimasi impalata a guardare le ragazze che dal chiasso che avevo fatto per aprire la porta si spaventarono cmentre si stavano risistemando il trucco. Cosa facevo in quel momento? Entrare nel cesso e farmi sentire piangere o andarmene di li asciugandomi le lacrime andandomene in classe ? Optai per andare in classe.
Lory<< Ceci ma che hai sei orribile in questo stato.>>
<< non ho niente.>>
Ron << l'hanno maltrattata o non so di peggio.>>
Lory << o mio dio che cosa orribile!
Non posso capire come ti senti ma posso capire che è una cosa brutta, ti hanno fatto male?.>>
Ron << non ti conviene fargli domande, lasciala in pace Lory.>>
E se ne andò via dal mio banco guardandomi ancora con lo stesso sguardo che aveva in quel giorno dalla discussione. Non so, ma era sempre lui che ci stava più male rispetto a Jake, perché lui dopo un po si calmava, Ron invece se era preso a male sul serio beh.. Non si riprendeva più.
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Occhi che ingannano
Teen FictionCeci, una ragazza di 17 anni, alta, magra con i capelli color porpora con occhi verdi, che va al liceo linguistico e con le amicizie e complimenti se la cava benissimo. Non ha mai avuto nessun problema di prese in giro e a scuola è una molto popola...