Fù proprio così. Come speravo mamma al mattino non si fece trovare e io non potevo parlarne a nessuno di quello che era successo.
<<mh devo persino prepararmi la colazione>>
Mi feci un caffè e mi sedetti sul divano grattandomi la testa scompigliando quel grosso cipollone ormai distrutto da tutte le girate che avrò fatto nel letto.
"Buongiorno piccola<3"
Posai subito la tazzina perché ebbi paura di farla cadere perché stavo tremando, giuro tremavo un casino.
"jake giorno:).
Tutto ok?."
"Ovviooo tu?."
Prima, appena svegliata non mi sentì un gran che ma quando mi scrisse lui è come se avessi persino dimenticato la scuola, mia madre che si scopava i giovani ed è brutto da dire ma persino di Jey e Ron.
"Io sisi."
Mi bloccai a scrivere solo quello, non mi venì niente da chiederli e forse era uno scherzo della timidezza perché io non avevo mai difficoltà con chiedere e fare complimenti.
"Vai a scuola tra un po?"
Stavo per scrivergli ma ad' un tratto mi scappò un' occhiata all' orologio appeso in cucina ed erano quasi le 8.15 e io ero ancora sul divano con il pigiamino?. No ok non va bene.
"Eh si ceh ora dovrei andare a scuola quindi ci sentiremo per chiamata sta sera ciaooo."
Misi il cellulare sul comodino senza neanche aspettare il suo sms e mi recai più velocemente possibile in camera e mi misi un jeans skinny e una canottiera bianca leggermente larghina e le vans nere e neanche mi truccai, mi sistemai solo il cipollino e presi borsa, cellullare e casco e salì sul motorino.Ron <<ti rendi conto che sei qui in anticipo di 10 minuti?.>>
<<lo so lo so, cazzo ero distratta questa mattina.>>
Jey << ahahaha no va beh tu struccata?.>>
Lo guardai storto, mi vedeva spesso struccata, a casa, quando vado a fare la spesa, quando esco a fare jogging ma beh.. Ci pensai un attimo su e infondo mai venivo struccata a scuola.
<<ero di fretta, manco potevo mettermi un filo di mascara.
Hey ma.. O mio dio è un livido quello che hai sulla guancia?.>>
Jey <<si ma.. No! Non toccare cazzo.>>
Ron mi prese per il gomito e mi trasportò a qualche centimetro distante da Jey per accennarmi qualcosa.
Ron <<purtroppo la rissa non era finita li.
Si sono ritrovati ieri sera tipo a mezzanotte nel parchetto accanto alla scuola e si sono menati di brutto e il tizio è in ospedale e Jey ha la caviglia fasciata ma non è niente di grave, credo che sia tranquillizzato.>>
Tranquillizzato? Lo fissai inarcando un po la testa e notai lui che continuava a mettersi a bracce conserte e calpestava più volte quella fogliolina innocente sotto i suoi piedi.
<<spiegami Ron come cazzo lui può essersi tranquillizzato?, ma guardalo! Ho la sensazione che quando il tipo uscirà dall' ospedale non la avrà finita qui.>>
Non diedi il tempo a far parlate a Ron.
<<tu Jey oggi pomeriggio vieni a casa mia e ti do una sistemata ok?.>>
Jey <<ma ti pare che...>>
<<zitto, ora entriamo in classe.>>
Diedi la mano a Ron e lo trasportai con me in classe per poi lasciandolo andare nei posti dietro e io mi sedetti sempre ovviamente vicino a Lory.
<<o mio dio sei un cadavere stamattina, niente trucco? Wow ahah.>>
<<ma dai smettila, proprio mi son svegliata malissimo e ho una questione da risolevere con Jey.>>
Appena dissi il suo nome a Lory gli si lucicarono gli occhi, si capiva che era veramente innamorata di lui ma io la vedevo sempre bene con le tipe che con i ragazzi perché non lo so, non è mai stata fidanzata con un ragazzo oltre alle ragazze.
<<Jey?...
Posso sapere il perché?.>>
<<ti dico solo che centra la rissa di ieri e stop non vado oltre.>>
Arricciò il naso e si distrasse subito guardando fuori dalla finestra.Mi ritrovai a casa Jey tipo al pomeriggio presto.
<<di cosa devi parlarmi Ceci?.>>
<<allora prima di tutto lo so che ti ha offesso il padre e nessuno deve toccare questo tuo punto debole ma lui che ne sapeva che è morto e non vado oltre?.>>
Lui cominciò a mettersi le mani nei capelli e a strizzare gli occhi, come se volesse trattenersi le lacrime.
<<ma porca puttana lui lo sa eccome che mio padre è morto e sa come!!.
Ce l'ha con me perché quel tizio era un cliente di mio padre, mio padre gli procurava l' eroina e un giorno non aveva abbastanza soldi per comprarla e darla a quello stronzo, cosi ha un debito con lui e praticamente ora io ho un debito con quel pezzo di merda.>>
Non mi sorpresi per la "storiellina". Non fù la prima volta che accade una cosa del genere a Jey ma sta volta la situazione degenerò tantissimo perché non si parlava di eroina banale ma quella pura, l' eroina nera che vale anche milioni di dollari.
<< denuncialo, perforza.>>
<<ci stavo pensando.>>
Cominciò a giocare con delle mie ciocche di capelli cadute dal cipollino e sorrise, un sorriso buffo ma sempre pur spettacolare.
<<ti va di uscire?.>>
<<ma dai, ti ho fatto venire a casa mia e io sono orribile non posso ahaha.>>
Fece un broncio e alzò gli occhi.
<<smettila di dire che sei orribile senza trucco, se fosse veramente cosi non saresti venuta a scuola perché ti vergognavi.>>
Aveva ragione. Non sarei mai venuta a scuola struccata se un pochino non mi piacevo. Senza trucco i miei occhi verdi risaltavano di piu e si notava benissimo le mie labbra rosee carnose.
<<se usciamo chiamiamo pure Ron te lo prometto.>>
<<serio?.>>
<<si Ceci.>>
STAI LEGGENDO
Occhi che ingannano
Teen FictionCeci, una ragazza di 17 anni, alta, magra con i capelli color porpora con occhi verdi, che va al liceo linguistico e con le amicizie e complimenti se la cava benissimo. Non ha mai avuto nessun problema di prese in giro e a scuola è una molto popola...