Restammo sulla stessa panchina per almeno 3 ore.
Parlammo di tutto, sopratutto di lui, della sua famiglia e della sua vita spericolata. Non stavo più di tanto ad ascoltarlo, lo osservavo sempre e più lui incrociava il mio sguardo, più io mi innamoravo di lui, e sembra strano detto così all'inizio.
<< guarda Ceci, la prossima volta ti invito a casa mia.
Voglio che tu faccia parte della mia vita, sempre se tu vuoi.>>
E chi mai se lo sarebbe aspettato che me lo dicesse?, dirgli il perché mi avrebbe detto "voglio che tu faccia parte della mia vita" sarebbe stato osceno a de cretina ignorante perché chi una cretina non sa il significato di quella frase?.
<<per me va benissimo, ma quando verrò da te?.>>
Settimana prossima tipo per venerdì? Cosi tu ti sistemi per la scuola ok?>>
<<si si perfetto>>
Ed era gia sera e io dovevo ritornare a casa perché scommettevo che mia mamma era li in casa seduta sulla sedia ad aspettarmi visto che non l'avevo avvisata che sarei uscita, sopratutto con un maschio, un maschio che non è ne Ron ne Jey.
<<forse io dovrei andare.>>
<<di già? Non mangiamo qualcosa?.>>
Mi sarebbe tanto piaciuto ma sinceramente preferivo non rimanere nei guai con mamma, se no arrivava un'altra punizione, e la punizione che mi avrebbe dato sarebbe di sicuro più cattiva di di andare al bar della zia a lavorare.
<<non mi conviene, c'è mia mamma a casa e non posso lasciarla a casa così da sola.
Tanto ci vediamo settimana prossima.>>
<<daccordo tesoro.>>
Si avvicinò e mi strofinò il suo naso a punta sul mio a patata e mi bacio le labbra mentre con le mani mi prese le cosce sollevandomi e mi portò sopra di lui per sedermi.
Ci baciammo, per molto tempo. Non mi dispiaceva affatto.
Mi accompagnò a casa e mi salutò di nuovo.
Entrai a casa e trovai mia madre in cucina che mescolava qualcosa che io non sapevo, ma c'era un buon odore, un odore famigliare. Era l'odore del minestrone di funghi. Ogni giovedì mamma me lo faceva, mio padre l'aiutava sempre e ora che non era più così come una volta, a pensarci che mamma era ritornata a casa a farmi quel minestrone boh... Mi veniva l'angoscia ma mi sentivo a casa, a casa mia.
<< amore ma dove sei stata?>>
<< al centro con dei miei amici.>>
<< ma sei andata dopo il lavoro vero?.>>
Lavoro? Gia, dovevo lavorare e invece di lavorare ero uscita con Jake dimenticandomi totalmente del mio impegno.
Avevo davvero tanta paura di mentire a mia mamma ma se gli avrei detto la verità si sarebbe incazzata, molto anche.
<< certo, ceh... Si.>>
<<mhh.
Vieni a sederti qua amore.>>
Posai la borsa sul divano e mi recai in cucina e più mi avvicinavo lì più l'odore si faceva sentire sempre di più.
A sapere che il giorno seguente sarebbe stato il venerdì mi stava nauseando tutto quello che mi circondava. Ormai non pensavo più alla scuola come una volta, che dicevo che adoravo la scuola per gli amici, no, non volevo più andarci perché volevo essere presente per Jake.Volevo far colazione, non ci ero riuscita perché mi ero svegliata in ritardo, la voglia di svegliarmi non era pronta a sbocciare, purtroppo.
Jey <<ma che hai?.>>
<< ho troppa fame.
Quando suona l'intervallo?.>>
Jey << tra un'ora e mezzo credo.>>
Ron << certo che tu hai proprio una voglia di vivere eh ahahah.>>
<< in che senso scusa? Ahaha.>>
Ridevano e ridevano, si io ridevo pure ma erano come se fossero distaccati da me, magari li avevo trascurati leggermente.
Jey << Ron vuole intendere che tu sei troppo spenta rispetto a quello che sei di solito.
Da quando hai conosciuto Jake non sei quasi più venuta di sera da noi.>>
<< ma avevo la punizione! E poi son passate solamente settimane non mesi quindi non potete lamentarvi.>>
In quel momento continuavano a parlarmi e a ribatte cose che avevo fatto in passato. E io ero li come una cretina a guardargli in faccia senza nemmeno ascoltare le loro parole, guardavo la loro bocca. Sapevano solo sputare parole su parole.
<<oh ma ragazzi che avete contro di me?.>>
Ron << cosa abbiamo contro di te? Ma porca puttana Ceci! Ok che sono uscito con te e ci vediamo ecc ma non sei più come una volta e se lo hai notato, sopratutto parlo anche per Jey ci stiamo distaccando da te, non voglio avere problemi con Jake ma credo che sia colpa di tutto ciò.>>
<<spari cazzate.>>
Jey <<tu sei una cazzata.>>
Non mi sarei mai aspettata una frase del genere detta da Jey.
Avevo le lacrime agli occhi.
Respiravo affannosamente e tremavo in continuazione che mi era persino passata la fame da lupi che avevo.
Quando la scuola finì uscì dalla classe correndo, prima arrivavo al motorino più mi sentivo vicina a casa mia.
Arrivata a casa mi buttai sul letto piangendo e mi era così spontaneo prendere il cellulare e chiamare Ron o Jey ma evidentemente non potevo farlo dopo quella discussione.
Provai a chiamare Jake ma alle prime tre chiamate c'era solo la segreteria.
Gli mandai un sms tanto prima o poi lo avrebbe letto.
"Hey sono distrutta. Non distrutta nel senso fisicamente ma mentalmente.
Ho litigato con i miei migliori amici, sto male:(."
Ci mise un bel po' per rispondermi, e questa cosa mi pesò molto perché di solito rispondeva subito e ora che avevo un esigenza, subito non si faceva sentire.
Non ho mai sopportato le persone che visualizzano e non rispondono. Mi da troppo fastidio e come se dicessero <<non me ne frega un cazzo dì quello che scrivi ok? Allora smamma.>> io l'ho sempre pensata così.
Mia mamma rimase tutto il tempo sul divano con una coperta a guardarsi film in bianco e nero, io invece ero sulla poltrona con il cellulare in mano, sempre in mano, forse perché volevo solamente aspettare il suo messaggio.
<<è tardi Ceci non vai a dormire?.>>
<< ma va, non lo so.>>
E stavo per rinunciare ad aspettare un suo sms.
Perché non rispondeva?, avrà avuto un impegno, di solito alla sera come mi aveva detto lui rimaneva a casa molto .
<<forse si, ora vado in camera.
Notte mamma.>>
<<tesoro notte.>>
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Occhi che ingannano
Teen FictionCeci, una ragazza di 17 anni, alta, magra con i capelli color porpora con occhi verdi, che va al liceo linguistico e con le amicizie e complimenti se la cava benissimo. Non ha mai avuto nessun problema di prese in giro e a scuola è una molto popola...