Capitolo 1

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Alec era seduto, in pigiama, nel divano di pelle viola del loft di Magnus, a guardare la neve cadere.
Era una fredda mattina di Gennaio, ma era una mattina speciale: - Buon compleanno, Jace- sussurrò con la voce incrinata dal dolore, senza distogliere lo sguardo dalla finestra dove la neve si esibiva nella danza elegante che ricopriva le strade di Brooklyn. Il manto bianco copriva tutte le cose brutte della cittá, avrebbe coperto anche loro, con i loro problemi?
Da circa un'anno il suo parabatai era diventato un Fratello Silente, non aveva retto il dolore.
Clary, chissá dove sará un questo momento, viva? Felice? Arrabbiata? Confusa?
Una voce lo riportò alla realtá: James Carstaris, in visita da Magnus. - non riuscirò facilmente a perdonarmelo, lui è così giovane, dovevo fermarlo. Era mio dovere. Will... lui avrebbe fatto lo stesso con un mio discendente.- disse sconsolato passandosi una mano tra i capelli che sembravano quasi argentati. - Jem, non puoi continuare così o ti rovinerai, il ragazzo ha fatto la sua scelta, non la migliore forse, ma era sua. - rispose la giovane al suo fianco, Tessa Gray, appoggiando la testa sopra la sua spalla. - non riesco ancora a farmene una ragione...- disse Magnus stringendo le ginocchia al petto, - nessuno riesce a farsela, chiaro?- lo interruppe Alec urlando, - Jace, lui... argh- tentava evidentemente di ricacciare indietro le lacrime ma era impossibile, così si alzò e uscì dall'appartamento in pigiama, sbattendo violentemente la porta.
- Alexander io..- Magnus non fece nemmeno in tempo a finire che il suo fidanzato giá percorreva le scale di corsa. Lo stregone si alzò, prese una coperta di lana e corse giù, il più in fretta possibile. Il suo cervello da gentiluomo d'altri tempi gli avrebbe impedito di lasciare soli due ospiti nel salotto di casa, ma era una situazione difficile e gli ospiti in questione erano Jem e Tessa.
Una volta uscito dal portone di casa, l'aria mattutina gli pizzicò le guance, dov'è Alec? Alexander era sui gradini di marmo, con la testa tra le mani come se volesse far uscire tutti i pensieri che lo tormentavano. - ti prenderai l'influenza se stai qui fuori, l'ultima volta che ti ho curato non è stato bellissimo, ricordi?- - io.. Magnus, scusa... Non volevo parlarvi in quel modo...- rispose lo shadowhunters, - lo so, Alexander, che è un brutto momento, ma io sono qui e beh ci sarò per sempre-  Magnus lo guardava dritto negli occhi mentre gli stringeva la coperta attorno.
Risero.
Si baciarono.
Restarono abbracciati a vedere la neve che cadeva su Brooklyn.

- ehm scusate interrompere il momento, ma abbiamo un problema...- la testa di Tessa spuntò fuori dal portone, - cos'è successo?- esclamò Magnus allarmato - Isabelle. - rispose lei.

Shadowhunters: La battaglia non è mai finitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora