Capitolo 2

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- Isabelle ha chiamato dicendo di correre all'Istituto. Sembrava beh preoccupata- disse Tessa mentre percorreva velocemente le scale. Una volta entrati nell'appartamento di Magnus, Alec corse a preparasi mentre lo stregone,sotto gli occhi di Jem e Theresa, aprì un portale.

Atterrarono sul freddo marciapiede innevato di fronte all' Istituto. La neve continuava impetuosa a scendere per poi fermarsi sui loro vestiti. Una voce. - Alexander!! Su forza correte, non c'è tempo- . Maryse Lightwood. Alec si girò in fretta per vedere sua madre, in piedi all'entrata dell'Istituto mentre con una mano teneva aperta il portone.
Che cosa ci faceva lì? Non era ad Alicante?
Jem e Tessa corsero per mano verso la porta e in poco tempo svanirono nell'oscuritá che si intravedeva dalle finestre. Alec si preparò per fare lo stesso e prima di staccare il piede da terra - Aspetta- lo bloccò Magnus, - che c'è? - rispose lo shadowhunters. Lo stregone gli passò la mano tra i capelli scuri, e i fiocchi di neve che gli erano caduti in testa finirono sul marciapiede bianco. Alec lo averebbe voluto baciare ma si disse che non era il momento giusto. Gli sorrise e partì di corsa verso la porta lasciando lo stregone fuori.
Maryse abbracciò velocemente il figlio e poi fece cenno di seguirla. Alexander ascoltò in silenzio i propri passi rieccheggiare nei corridoi, fino a quando arrivarono alla biblioteca. Entrarono. Tanti visi famigliari li attendevano: Isabelle, Simon, Luke e Jocelyn, in fondo alla sala, in un angolo, vi era una figura incappucciata, che, il giovane cacciatore si fermò a osservare. - Alec, guarda qui..- disse Izzy porgendogli un foglio di pergamena con su scritto:
L'amore e la luce hanno vinto sulle tenebre.
Sto arrivando. Aspettatemi.
Perchè l'amor, move il sol e le altre stelle.
Vostra
- cosa significa? - domandò lui, guardando la sorella.
- Eravamo da Taki e Kaelie, la cameriera fata ce l'ha consegnato dentro questo fodero chiuso. Vi è incisa una runa che non proviene dal Libro Grigio, ma nè Simon nè Kaelie sono riusciti ad aprirlo. Solo io ce l'ho fatta, solo una Nephilim. - spiegò Isabelle. - sembra la sua scrittura, non è vero Jocelyn? - commentò Simon, senza distogliere lo sguardo dalla pergamena - sì, sembra la sua. - rispose lei debolmente, come se ricordare fosse un grande sforzo. - Ma non è terminata: l'ultima parola è stata scritta molto velocemente, non è stata firmata...  - il fodero, la runa, la calligrafia, le fate, tutto ritorna a...Clary - Jem calcò sull'ultima parola e sulla biblioteca, calò il silenzio.
- non puoi farlo. Non puoi dire quel nome, lei non tornerá mai più. Mai.- si potrebbe dire che questa voce interruppe bruscamente il silenzio, ma non era così. Le parole risunarono nella testa di ognuno dei presenti come un lamento.
La figura che aveva parlato, si alzò e uscì dalla stanza. - Jace... - mormorò Isabelle, prima che uscisse. - non conosco più nessuno che porta questo nome, cacciatrice- Izzy si lasciò cadere sulla sedia.
Singhiozzi.
Sopiri.
Parole trasformate in aria.
Attesa.

Qualche settimana dopo tutto cambiò.

Shadowhunters: La battaglia non è mai finitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora