Epilogo

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Jace percorse silenziosamente la camera: Clary era più bella che mai, la pelle bianca era illuminata dalla luna, i capelli le ricadevano lungo la schiena. Gli occhi verdi brillavano.
Era assorta nei suoi pensieri malinconici, tristi.
Voleva prenderla ed abbracciarla, stringerla forte a se per farle capire che non doveva più aver paura; ma non riusciva: era come se attorno alla cacciatrice vi fosse un muro invalicabile di fantasmi, paure, ricordi. Prese coraggio e la chiuse, con le sue lunghe braccia, in un abbraccio deciso. Lei sembrò come risvegliarsi con un impercettibile sussulto. Ma poi anche lei si rilassò circondata da Jace: dal suo corpo, dai suoi tocchi delicati, dall'odore di sudore, misto a quello del deodorante e dell'adamas sporco di sangue scarlatto.
Si iniziarono a baciare sempre con più passione, si volevano.
I loro corpi privi di vestiti iniziarono una seducente danza accompagnata a sospiri, risate e gemiti. Clary mentre ansimava pensò a quanto stesse bene: per un attimo dimenticò tutto e tutti. Il mondo non c'era più: Vi erano sono loro due. Ed era felice e riappagata di tutta quella fatica, di tutto quel dolore. Jace sembrava provare lo stesso, con quel suo sorriso beffardo.

[Tre giorni più tardi]

- E quindi Alec non lo sa ancora... Izzy ha paura a dirglielo... forse Jace dovresti parlare tu con loro due dato che sono i tuoi fratelli. Se Isabelle aspetterá tanto a dirglielo sará solo peggio... e per certi punti di vista lui non avrebbe tutti i torti... - diceva Clary mentre era sulla trave in palestra: stava mettendo alla prova il suo equilibrio, una volta precario ora perfetto. Ad Edom aveva tirato fuori il lato più coraggioso di lei rendendola così una strabiliante Nepilim, credeva fosse una sensazione passeggera; invece era rimasta così: fredda,spietata.
Lo shadowhunter le rispose con un cenno. Non stava ascoltando.
- Jace.. hai capito cosa ti ho chiesto? - gli chiese lei mentre camminava avanti e indietro con la testa rivolta verso il soffitto.
Silenzio.
Poi una voce.
- Clary, sposami. - esclamò d'un tratto lui.
Clarissa si girò di scatto. Era sorpresa. Non si aspettava di certo una proposta.
Gli vide gli occhi dorati, carichi di speranza. Sorrideva, mentre, inginocchiato, teneva tra le mani una scatola di velluto blu notte; al suo interno brillava un solitario magnifico.
Non sapeva cosa dire, cosa voleva. Era solo sorpresa.
- Non posso più aspettare. Ho aspettato giorni, notti insonni per vederti entrare da quel portone.
Ed eccoti qui. Più bella che mai. Mi hai stregato. Ho pensato perfino di cercare di dimenticarti. Impossibile. Non ho mai voluto qualcuno così tanto vicino a me, che mi ascoltasse, che mi tenesse la mano, che mi facesse mettere costantemente in discussione,che vivesse ed invecchiasse con me. Due anni fa non avrei neanche scommesso un dollaro se qualcuno mi avesse detto che presto sarei stato inginocchiato, davanti ad una donna,a donarle ad occhi chiusi, me stesso, fidandomene ciecamente. Ora sono qui. La mia vita è proprio una scommessa. Giochiamocela, ma sono sicuro che se starò con te, mille volte vinceremo. Se saremo insieme. -
Clary si fiondò su Jace che la prese al volo. Lo baciò lasciando che per una volta fosse lei a guidare. Lui la seguì fino a quando si staccò leggermente e disse:
- è un sì, questo? -

Shadowhunters: La battaglia non è mai finitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora