Scrivimi

Capitolo 6

Ero completamente spaesato, non sapevo dove si trovava il bar del quale mi aveva parlato Stella.
Non sapevo che fare. Fortunatamente Cristian mi diede il suo numero di cellulare, così lo chiamai e lui con tanta gentilezza e franchezza mi spiegò per dove dirigermi.
Erano le 15:02 ed ero da Frank's, ma di Stella non c'era traccia. Passarono 20 minuti ma ancora non si era fatta viva. Non avevo intenzione di andarmene, era solo un piccolo ritardo. Capita a tutti.
Passarono 4 ore ed erano le 19:23 ma Stella non era ancora venuta.
Decisi di andarmene poichè alle 21 dovevo rientrare e non volevo aspettare altre 2 ore nell'attesa della venuta di Stella. Mentre mi stavo alzando la vidi correre in lontananza, era tutta spettinata, ma nonostante questo era bellissima. I suoi capelli biondi che si muovevano dolcemente, i suoi occhi azzurri come il mare e le sue gambe sottili come quelle di una ballerina. Non avevo visto ragazza più bella di questa nella mia vita.
Ero incantato dalla sua bellezza, come se mi avesse fatto un incantesimo.
Fortunatamente mi liberai dall'incantesimo prima di salutarla.
<< Scusami Ed, non era mia intenzione tardare, mia nonna non è stata bene ed io ho badato a lei finchè non fosse arrivata mia madre>>, mi disse con tono affannato.
<<Tranquilla, non è colpa tua. Hai avuto i tuoi validi motivi>>, le dissi dolcemente, come se stessi parlando con una bambina spaventata da un tuono nel bel mezzo di una tempesta.
Non disse altro e mi abbracciò.
Era la prima volta che una ragazza mi abbracciava. Ero felicissimo. Volevo che quel momento non finisse mai.
Si staccò da me dolcemente e mi domandò se volevo passeggiare.
Io le risposi di si.
Passammo una bella serata. La accompagnai a casa sua. Mi riabbracciò sulla porta di casa e se ne andò facendomi un dolce sorriso.
Fu tutto bellissimo, lei mi diede anche il suo numero di cellulare.
La aggiunsi alla rubrica e messaggiammo tutta la notte su whatsapp.
Le diedi la buonanotte e me ne andai a dormire felice, ero contento perchè dopo quasi 1 anno dalla separazione dei miei genitori ero ritornato ad essere sereno.