Capitolo 18

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Mio padre mise tutto a disposizione per me. Tutti i medici di Denver presero a cuore il caso di Margherita, la nonna di Stella, e fecero di tutto per aiutarla. La situazione era gravissima, Stella soffriva molto. Non la lasciai sola. La presentai a mio padre e lui ne fu entusiasta.

2 settimane dopo il ricovero, nonostante tutto l'impegno di mio padre e di mio fratello con l'aiuto dei medici di Denver, Margherita morì di infarto. La sera della tragica scoperta Stella pianse moltissimo. Chiesi ai genitori se poteva stare con me durante la notte. Loro accettarono. Volevano che la figlia stesse bene. Forse i genitori di Stella mi volevano bene, non so, ma avevo questa impressione.

Arrivati a casa di mio padre, andammo nella stanza degli ospiti e la prima cosa che dissi fu <<Ti amo, non dimenticarlo! Abbiamo fatto di tutto, ma tutto non è bastato a salvare tua nonna. Era troppo grave>>, dissi.
E mentre continuavo a parlare dell'amore che volevo per lei, Stella prese il mio viso con una mano e mi baciò. Fu forse il bacio più passionale che ci eravamo dati. Lei ora era in possesso del mio cuore. Mi aveva stregato. Poco dopo decisi di farle conoscere Cristian. Lo chiamai. Erano le 01:07. Era ancora sveglio. D'altro canto mi aveva detto che potevo chiamarlo quando volevo.
Le presentai Stella e lui fu felicissimo. Oramai era come mio fratello. Sapevo che non mi avrebbe mai tradito. Lui e Stella erano la mia droga.
Dopo la chiamata con Cristian, Io e Stella sentimmo Drag me Down dei One Direction. La canzone diceva Nobody can drag me down e quella canzone ci diede la forza della quale avevamo bisogno. La baciai e dopo un pò, verso le 03:45, andammo a dormire.

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