Capitolo 27

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Era arrivato il giorno dei Bootcamp ed avevo tanta paura. Il mentore degli Under Uomini era Alessia, speravo non mi scartasse. Dovevo cantare Flashlight di Jessie J.
<<Cosa ci canti, Edward?>>, mi disse Alessia.
<<Flashlight, di Jessie J.>>, risposi.
<<Il palco è tutto tuo, non deludermi.>>, disse.
Cantai e come sempre esternai le mie emozioni, dovevo vincere. Avevo quella rabbia che dovevo esternare cantando. Sentivo l'esplosione dei vulcani dentro di me. Finita la canzone, Alessia venne sul palco e mi disse <<Sei dentro Eddie!!!!>>.
Piansi di gioia, ero nel programma.
Altri concorrenti si esibirono ma nessuno mi rubò il posto.
Riguardo Cassandra, superò anche lei il turno. La rividi e la riabbracciai. Ci andammo a prendere un drink e mi disse <<Stai soffrendo, ormai ti conosco>>.
<<Hai proprio ragione>>, dissi.
<<Eddie, sveglia ci sono altri 3 miliardi di ragazze al mondo>>, mi disse ironicamente.
<<Solo lei mi ha fatto battere il cuore, solo lei mi ha fatto risorridere dopo la separazione dei miei genitori>>, risposi.
<<Stella non ti merita, è cattiva>>, mi disse.
Si era fatto tardi, la salutai e tornai a casa mia. Davanti la porta di casa c'era uno scatolone, era enorme. Non sapevo cosa ci fosse all'interno!
Lo aprii e al suo interno c'era un cagnolone. Era un labrador retriver golden, aveva un biglietto sul collare.

Se non ci riusciamo noi, almeno speriamo che questo cagnolone ti faccia sorridere!
Cris e Clarie.

Sapevano che adoravo i cani e per farmi sorridere me ne comprarono uno.
Era bellissimo. Chiamai ad entrambi e commosso li ringraziai. Ero felicissimo.
Forse la ferita che avevo si stava risanando e forse stava scomparendo.
Era indelebile ma poteva essere almeno coperta.

Il giorno dopo arrivarono Cris e Clarie a casa mia e mi abbracciarono. Li ringraziai, nessuno lo aveva mai fatto per me. Il cane lo chiamai Saint, era uno dei cani più belli che abbia mai visto. Gli facemmo una stanza tutta sua. La chiamammo Dog Room, con dei giochi tutti suoi, un lettino ed uno scodella croccatini automatico ad ogni 2 ore. L'acqua gliela cambiavo sempre e lo portavo a fare i bisognini fuori 2 volte al giorno.
Era uno della famiglia ormai.

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