Capitolo 20

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Dopo aver deposto le ceneri di Margherita nell'Oceano, salimmo sul treno. Stella aveva un'espressione diversa rispetto quella che aveva nei giorni passati. Era più serena. Le lo si leggeva in volto. Forse si sentiva realizzata perchè aveva fatto si che un desiderio di sua nonna si fosse realizzato.
Ad un certo punto chiuse gli occhi e si appoggiò sulla mia spalla. Ad un certo punto li chiusi anch'io ed iniziai a viaggiare fra tutti i miei pensieri. Avevo pensato a moltissime cose, non mi davo pace. Però il fatto che Stella era serena, rassereneva automaticamente me. Oramai eravamo arrivati a Denver, dove ci attendeva un altro lungo viaggio in aereo. Salimmo sull'aereo.
Stella ad un certo punto mi disse <<Amore, promettimi che non mi abbandonerai mai, qualunque cosa succeda>>.
<<Certo che non ti abbandonerò, amore mio>>, le risposi.
Ad un certo punto lei mi guardò e sorridendo mi disse <<I love you, Edward>>.
<<Me too, Stella>>, le risposi.
La guardai negli occhi e dopo 2 secondi la baciai. In aereo ci guardavano tutti ma non mi importava perchè tutti dovevano sapere quanto la amavo.
Dopo 7 strazianti ore di viaggio arrivammo a Milano.
La salutai e le promisi di passarla a prendere per andare a scuola, il giorno successivo.
Appena tornai a casa abbracciai mia madre. Lei mi riempii di domande ma me ne importava poco. Lei mi era mancata moltissimo, ed ad ogni domanda risposi con calma e precisamente, raccontandole tutto nei minimi dettagli.
<<Mi sei mancato, Eddy>>, mi disse.
<<Ti voglio bene mamma>>, le risposi.
Ultimamente mi ero avvicinato molto anche a mio padre. Dal ritorno a Milano, lui mi chiamava 1 volta al giorno e sembrava che tutto andasse per il meglio, addirittura prima ci sentivamo 1 volta al mese.
Mi era mancato, non riuscivo ad odiarlo. Era mio padre.

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