Capitolo 23

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Dopo il bacio mi fece entrare e mi disse <<Amore, per quanto rimani qui?>>.
<<Se non ti dispiace rimarrei qui per una settimana>>, dissi.
<<Scherzi? A me non dispiace affatto>>, rispose.
Dopo un pò ripresi a baciarla e senza accorgercene il bacio si era prolungato di molto e stava per succedere altro, io ci stavo, era la donna che amavo, mi sentivo pronto. Mentre stava per succedere lei si fermò e mi disse <<Amore, non sono pronta, abbiamo 16 anni e potrebbe succedere di tutto>>.
<<Ti capisco, non preoccuparti>>, dissi.
Avevo una corporatura diversa rispetto a quella d'ora. Ero magro, avevo dei muscoli e i miei occhi verde smeraldo si intonvano con i miei capelli biondi.
Purtroppo sentivo che qualcosa fra di noi stava cambiando, la vedevo diversa e un pò distaccata. Posai le mie valigie nell'armadio e mi cambiai.
<<Edward, esco un attimo devo comprare una cosa, a dopo>>, mi disse all'improvviso.
<<Vengo con te?>>, le domandai.
<<Nono, faccio da sola, riposati>>, mi disse.
Ero geloso. Mi stava nascondendo qualcosa. Decisi di seguirla.
Mi cambiai e mi misi una felpa nera, occhiali neri e pantalone grigio. Non dovevo farmi vedere. La seguii pian piano e sembrava tutto normale.
Entrò nel supermarket e prese un carrello. Comprò varie cose, tutto era normale. Ad un certo punto posò il carrello sul pavimento e aprì una porta. Era una di quelle porte riservate solo allo Staff. Entrai dopo di lei senza farmi notare e percorremmo un bel pò di corridoio. Lei non si accorse minimamente di me. Ad un tratto vidi che stava ritornando indietro, ed io facendo i suoi stessi passi giunsi di nuovo nel supermercato. Non fece niente lì dentro e non capivo perchè ci fosse entrata. Forse cercava qualcuno.
Rimasi stroncato dalla scena che vidi.
Andò dietro il bancone del salumiere e lo baciò. Era un tipo sulla trentina, pelato, muscoloso e con gli occhi azzurri. Rimasi di stucco. Mi avvicinai al salumiere, mi tolsi gli occhiali e gli sferrai un pugno.
Poi mi girai e rivolgendomi a Stella dissi <<Troia, vatti a fottere! Sei una lurida zoccola, mi hai tradito! Chissà per quanto tempo mi tradivi!>>.
Me ne stavo andando, all'improvviso venne il salumiere e mi diede un calcio molto leggero.
Ebbi un'idea. Mi buttai per terra e mi graffiai la faccia di nascosto. Uscì molto sangue, ma quel puttaniere doveva pagarmela. Chiamarono la polizia e il salumiere fu ammanettato e portato alla stazione.
Riguardo a Stella decisi di fargliela pagare. Me ne andai da casa sua e la salutai con un <<Stammi bene, puttana>>.
Erano le 01:58 e stavo davanti casa di Stella. Avevo con me delle pietre, delle uova e della farina. Gli imbrattai casa di mascarpone e le ruppi tutte le finestre. Il botto avvenne quando infilzai la cassetta della posta nella porta di casa. Quella fu la sera più brutta della mia vita. Erano le 04:23 ed il volo era alle 09:00.
Decisi di addormentarmi all'areoporto!

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