CAPITOLO 22

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Dopo qualche minuto ci stacchiamo.
G: E questo?
Io: É per scusarmi.
G: No, é solo colpa mia.
Io: Dimentichiamo tutto.
G: Ti amo.
Mi bacia.
Aaaaaaaah, quanto mi mancavano quelle braccia, quelle labbra.
Continuiamo cosí per 10 minuti.
Io ho ancora le braccia sul suo collo.
Si sta cosi bene tra le sue braccia.
Rimmarrei qui per ore e ore.
Sua mamma bussa alla porta.
Lui mi appoggia sul letto e va ad aprire a sua madre.
MG: Allora, ora sei sorridente?
Giuseppe mi guarda, capisco cosa intende, e io annuisco.
G: Si, mamma, io e Martina stiamo insieme.
Sua madre sorride.
MG: Hai fatto la scelta giusta, bravo, sembra una ragazza dolce e simpatica.
G: Mamma, non sembra, lo é e basta.
MG: Va bene, allora vi lascio soli.
Esce dalla stanza e Giuseppe chiude la porta.
Io mi sdraio.
Giuseppe si siede sul bordo del letto e appoggia il suo petto sul mio, rimanendo seduto.
Ci continuiamo a baciare.
Il tempo scorre veloce con lui.
Ad un tratto mi suona il cellulare, é mia mamma.
Io: Pronto.
M: Ciao Martina, vieni a casa?
Io: Si mamma, arrivo.
Chiudo la telefonata.
Io: Giuse, ti va di cenare da noi?
G: Perché no, andiamo, l'importante é stare con te!
Usciamo di casa e andiamo a casa mia.
Mamma mi apre, ed é sorpresa alla vista di Giuseppe.
Io: Mamma, puó mangiare da noi?
M: Certo, entrate.
Io: Ah mamma, ti devo dire una cosa, stiamo insieme.
M: Brava, hai scelto bene Martina. In ospedale non sai quanto ha pianto per te.
Lo guardo, é tutto rosso.
M: Vado a preparare la cena.
Io e Giuseppe andiamo in camera e ci sediamo sul mio letto.
Io: Ti amo, tu non sai quanto io ti possa amare.
G: Io di piú.
Mi stringe a se, io mi faccio stringere.
Mi piace essere stretta, nessuno lo faceva mai con me.
Apro le mie braccia e mi stringo a lui.
Fortissimo, tanto che mi manca il respiro, non mi interessa, amo stare abbracciata a lui, e questa volta non é un cuscino, é una persona vera.
Mia mamma ci chiama per mangiare.

Durante la cena non parlo, rispondo solo con monosillabi alle domande di mia mamma che mi guarda strano.
Finito, mi alzo e vado in camera seguita da Giuseppe.
G: Ma che hai?
Io: Nulla, penso al passato.
G: Tranquilla io ci sono ora.
Mi solleva per i fianchi e mi stampa un semplice bacio sulle labbra.
Mi riappoggia a terra.
Mi butto sul letto a pancia in giú con la testa sul cuscino, lui mi si butta accanto ugualmente.
G: Veramente, non aver paura.
Io: Odio ricordare. I tuoi abbracci mi fanno pensare a quello che ho passato. Sono semplicemente stanca. Non so perché sono ancora qua. La morte mi vuole bene...
Lui mi solleva la faccia dal cuscino.
G: Martina, guardami.
Io lo guardo in quei suoi occhi color nocciola.
G: Ci sono io, ti amo, sei speciale per me, dimmi, cosa vuoi, dimmelo, lo farò.
Mi limito a fissarlo.
Poi mi bacia.
G: Dimmelo.
Io: Nulla, é il passato... Lascia stare...
Mi scompiglia i capelli.
G: Ti amo tantissimo, dimmi, come farei senza te?
Io: Ce la faresti, ci sono persone migliori di me... Sono già stupita abbastanza di mio di essere findanzata con uno come te...
G: Ma zitta.
Mi bacia ancora.
Poi si alza e esce dalla porta per andare a casa.
Dopo 10 minuti apro il cellulare dove c'é una notifica.
Vegasyt ti ha taggato in una foto.
Non mi ero neanche accorta che la aveva scattata.
Mentre ci stavamo baciando, quella sera.
Sotto c'é scritto:
Come il mare dopo la tempesta, prima litighiamo, ma poi tutto torna calmo come prima...
Poi subito dopo un'altra foto mia mentre dormivo.
Sotto:
Come si può non amare una come lei.
Aaaaaaaah Giuseppe ti picchiooooo!
Gli mando un messaggio.
Io: Ma quante foto mie hai su quel tuo fottuto telefono?!
G: Ne ho la galleria piena...
Io: Aaaaaaah sei uno stalker! Domani ti picchioo.
G: A domani, amore.
Io: A domani. Amore.
Mi fa strano chiamarlo amore, boh non so il motivo.
Mi fa strano e basta.
É bello, ma mi fa strano.
Nonostante siano solo le 21 e io abbia dormito per ben 5 giorni di fila sono stanchissima.
Quindi appoggio la testa sul cuscino e mi addormento di colpo.

Mi sveglio alle 8.
Ho una voglia di andare al parco, ma so che mia madre non me lo permetterebbe, poi mi fa male la testa per la ferita, quindi nulla, aspetto.
Che cosa? Boh, questo non lo so, aspetto qualcosa e basta.
Nell'attesa metto una foto su instagram che riceve un monte di like.
Poi guardo qualche video dei mates su youtube.
Mi arriva un messaggio da Giuseppe.
G: Vuoi venire da me?
Ecco, forse aspettavo solo un suo messaggio.
Mi alzo in piedi e mi vesto.
Degli shorts e una maglietta, ma dato che é corta, fa intravedere la benda, anche se sono bendata anche sulla testa e sui polsi, quindi essenzialmente me ne sbatto.
Mi spazzolo i capelli davanti allo specchio.
Io: Bha, sono un mostro, come al solito...
Decido di mettere del semplice mascara e esco, salutando i miei genitori.
Busso a casa di Giuseppe, mi apre lui.
Mi stampa un bacio veloce e mi fa entrare in casa.
Entriamo in camera sua.
Ci buttiamo su due puff che ha lui in camera e accendiamo la televisione.
Mi passa un braccio sul bacino per attirarmi a se, ma per sbaglio sfiora la ferita, e io faccio una smorfia di dolore.
G: Che hai?
Io: Nulla, é solo la ferita.
G: Scusa, scusa, non volevo.
Io: Tranquillo, non é colpa tua...
Mi accoccolo a lui, e guardiamo dei programmi sulla televisione a caso.

Spazio a me.
Non é successo nulla di che, ma non sapevo cosa scrivere. Boh.
Comunque domani vado al mare, non avrò wi-fi, dato che mi serve il 3G non so precisamente quanto posterò, ma spero di riuscirci.
A presto.
Talpina

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