CAPITOLO 11

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Sta per dire un'altra cosa, ma si blocca. Accenna un lieve sorriso, si gira e se ne torna in camera sua.
Io alzo le spalle.
Chia: Ma perché lo hai perdonato?!
Io: Bhe... Io... Io sono fatta cosí, non riesco a non perdonare le persone, comunque non gli parlerò, voglio essere lasciata solo in pace, ecco tutto.
Rebe: Marty, sei veramente dolcissima, non capisco come tu non abbia tante amicizie, sei speciale.
Io: Grazie a entrambe, non so che dire neanche io.
Ci facciamo una doccia e ci prepariamo per la cena, che abbiamo deciso sarà in hotel.
Stiamo per scendere quando ad un tratto mi viene una botta di male di testa inprovvisa e mi sento di svenire.
Mi capitano spesso dei forti mal di testa.
Mi attacco alla spalla di Chiara e lei si gira.
Chia: Che c'é?
Io: Resto in camera, mi é venuto un mal di testa improvviso, mi capita a volte.
Chia: Sicura? Allora noi andiamo a mangiare.
Io: Sisi, andate.
Io mi avvio verso la camera e mi sdraio sul letto.
[CHIARA POV]
Io: Rebby, Martina resta in camera, le é venuto forte mal di testa.
Reb: Sisi, le capita spesso di avere delle fitte, ma tranquilla é una cosa temporanea.
Chia: Okay, se lo dici tu...
[GIUSEPPE POV]
Siamo nella hall per aspettare le ragazze, le vediamo uscire dall'ascensore, ma un momento, non c'é Martina.
Io: Ragazze, ma Martina?
Reb: É in camera, le é venuta una botta di mal di testa improvviso, le capita spesso di averne, ma le passerà presto.
Io: Okay, se lo dici tu che non é niente di grave...
Sal: Quindi sta sera cena in hotel?
Tutti: Sisi.
Ceniamo, ma decidiamo di stare nelle camere.
[REBECCA POV]
Andiamo nelle camere. Entriamo nella nostra e c'é Martina addormentata sul letto. Mi arriva una chiamata da Salvatore.
Sal: Amore?
Io: Si?
Sal: Tu e Chiara potete venire qua? C'é Giuseppe che vi vuole parlare...
Io: Certo arriviamo subito!
Rebe: Chia, andiamo dai ragazzi, Giuseppe ci deve parlare.
[GIUSEPPE POV]
Arrivati in camera.
Io: Surry, chiama Rebecca e dille di venire qua insieme a Chiara.
Sur: Consideralo fatto!
Prende il telefono, dopo due minuti che ha chiuso la chiamata le ragazze sono già da noi.
Reb: Che ci devi dire?
Io: Ecco, a me... A ME PIACE MARTINA!
Chiara batte le mani.
Chia: Era ora che ti rivelassi!
Io: Non so come dirgielo, voi che la conoscete da molto piú tempo di me cosa mi consigliate?
Reb: Bhe, diciamo che lei ha un carattere molto particolare. All'inizio potrebbe sembrare strana, ma conoscendola capirai che é solo molto molto particolare, e non tutti la capiscono. Ti dico le "basi" del suo carattere, il resto molto probabilmente te lo svelerà lei stessa. Le piace essere abbracciata forte.
É la dolcezza in persona, un esempio? Quello che é successo prima con Sascha, lo ha perdonato subito! Il resto sta a voi due... Ti dico solo che conquistarla non é semplice, ci vuole del tempo, ed é anche diffcile ottenere la sua fiducia per piú di una volta, quindi ti consiglio di non fare casini!
Io: Certo, ma cosa le dico?
Reb: Questo spetta a te! Non lo so, qualcosa di dolce, romantico. Come ti ho detto le piacciono gli abbracci... Sei tu che devi conquistarla, non noi.
Chia: Andiamo?
Reb: Si, non c'é altro?
Io: Andate pure. Aspetta, posso salutarla?
Reb: Vieni.
[MARTINA POV]
Strizzo un po gli occhi e guardo l'orologio, sono le 23. Mi guardo intorno e vedo che nella camera non c'é nessuno. Mi alzo, ma ad un tratto mi riprende il mal di testa e cado per terra, mi capita spesso di svenire, ma non é nulla di grave, é solo un semplice calo di pressione. O almeno credo.
[GIUSEPPE POV]
La porta della camera é aperta. Entriamo, c'é Martina sul pavimento. Rebecca la scuote, le sente il cuore, é solo svenuta. Le tocca la fronte, é rovente. Si scosta e vado io vicino a lei. Le stringo la mano, lei ricambia la stretta.
Dico a Chiara di andare a chiamare gli altri che in un batter d'occhio ci raggiungono.
Prendo Martina in braccio e la appoggio sul letto. Mi sdraio accanto a lei.
G: Posso dormire qui con lei stanotte?
C&R: Certo!
Mi alzo, mi levo la maglietta perché ho caldo e spengo la luce. Poi mi risdraio accanto a lei.
Appoggia la sua fronte sul mio petto e si accoccola, io la stringo.
Cazzo, quanto brucia. Ma per lei questo e altro.
Con lei in questa posizione le posso sentire il respiro e il battito del cuore. É bellissimo.
Mi addormento, ma non é un sonno semplice. Si vede che Martina sta male, é molto molto agitata. Ogni tanto mi stringe piú forte, e sento anche delle lacrime calde scivolarmi sul petto. Allora io mi sveglio e la rassicuro accarezzandola. Allora lei si tranquillizza e il suo sonno ritorna tranquillo, ma va avanti cosí per tutta la notte.
Si fa mattina, guardo l'orologio, sono le 9, e io sono stanco morto. Rebecca e Chiara si sono appena alzate.
Reb: Dormito stanotte?
Io: Per niente, *stropiccio gli ochhi* era molto agitata, ad un tratto ha anche inziato a piangere. Adesso non sembra stare meglio, la fronte é ancora bollente.
Bussano alla porta, sono i ragazzi.
Chiara apre e li fa entrare.
Sal: Com'é andata sta notte?
Io: Male, non ho dormito nulla.
Ste: Che facciamo? Dobbiamo andare in fiera noi!
Io: Chiara, Rebecca? State voi con lei?
C&R: Certo!
Io: Allora torno in camera e mi vado a cambiare. Aspettate, qualcuno di voi ha delle medicine?
Nessuno risponde.
Io: Allora se riuscite fate un salto in farmacia.
Chia: Ci vado io appena sono pronta.
Io: Okay allora vado a prepararmi.
Stampo un bacio sulla fronte di Martina.
Io: Cavolo, quanto brucia!
Infilo la maglia e vado in camera a cambiarmi.
...

Tutto ha inizio da un "ciao"|| VegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora