Tutto ha inizio da un "ciao"|| Vegas

CAPITOLO 28

Torniamo in hotel per salutare i ragazzi, mano nella mano.

Stefano mi si avvicina.

Ste: Avete fatto pace vedo...

Me lo sussurra nell'orecchio.

Io annuisco di risposta.

Dato che si é fatto tardi, salutiamo il resto del gruppo e andiamo a casa, sempre tenendoci per mano.

Mando un messaggio a mia mamma, dicendo che sarei rimasta a dormire da Giuseppe.

Io mi sdraio sul letto e aspetto Giuseppe.

Lui si leva la maglia e mi si sdraia accanto.

Mi fissa dritto negli occhi.
Poi mi inizia a baciare il collo e mi leva la maglietta.
Lo lascio fare, anche se alla fine lo fermo, un po' preoccupata.
Rimaniamo in intimo.

G: Se non lo vuoi fare, dimmelo, io ti aspetterò per sempre.

Mi stringe le mani.
Sono calde.
Io ricambio la stretta.
Poi mi bacia e io mi lascio baciare.

Appena ci stacchiamo lui mi guarda negli occhi, mentre mi tiene il viso tra le mani.

Il cuore mi batte forte.
Sembra che voglia farmi esplodere il petto.

Rimaniamo cosi, a fissarci senza parlare per dieci minuti.

Poi io annuisco.

G: Sicura, se non ti va non lo facciamo...

Io: Non aspettiamo, rischierei di cambiare idea...

G: Io voglio che tu ne sia convinta al 100 per 100, capito?

Io: Capito.

Alla fine lo facciamo.

Mi sveglio alle 9 di mattina tra le sue braccia.
Mi sta guardando.

G: Ciao piccola.

Mi accarezza i capelli e me li scompiglia.
Poi mi da un bacio.
Io sorrido, e lo fa anche lui.

É cosi dolce.
Ora finalmente capisco quanto mi ama.

Ci vestiamo e verso le 10.30 andiamo al comicon.

Sal: Che avete fatto sta notte, é? Dovevamo incontrarci qui mezz'ora fa.
G: Ci siamo svegliati in ritardo, mi sono dimenticato di puntare la sveglia.
Sas: Eeeeeeee, papà Vegas, di la verità ai tuoi figli.
G: Eddai, sempre a rompere! Abbiamo dormito...
Ste: *sussurra all'orecchio di Chiara* Sese...
Lei ridacchia.
Io: Entriamo, e basta fare i pervertiti.
Entriamo nel backstage della fiera, accompagnati da delle guardie che ci scortano, dato che una folla di ragazzi inbizzarriti, spinge e fa pressione da tutte le parti, e ci rischiamo di fare male.

Alla fine riusciamo a entrare nel backstage sani e salvi.

Arrivano le 11 e i ragazzi salgono sul palco.

Fanno un breve intrattenimento, quando sento una voce familiare.

G: Ora io ci terrei a invitare a salire sul palco le nostre ragazze!

Giuseppe apre la tendina che ci separa dal "fuori".
C'é una marea di gente.

Chiara e Rebecca escono.

Io mi vergogno e resto dentro, nonostante loro cercano in tutti i modi di farmi uscire.

G: Scusate un secondo.

Entra da me.

G: Dai esci!
Io: Nonono, c'é un mare di gente! Mi vergogno!
G: Ci sono io con te. Ricordatelo sempre.

Mi allunga la mano.

G: Non sarò insistente. Ti va o no?

Affero la sua mano e insieme usciamo.

G: Ora ci siamo tutti.

Lui mi passa un braccio dietro la schiena e mi attira a se.
Poi mi prende per i fianchi e mi solleva.

Mi sembra tanto quel giorno, a Milano.
Ma ora io lo voglio.
Voglio che mi baci.
Mentre a Milano non é stato cosi.

Avvicina il suo viso al mio fino a che siamo naso contro naso.
Tutte le persone sono in silenzio.
Come se tutto questo fosse un miracolo che nessuno osa sfiorare.

G: Ti amo.
Io: Anche io.

Poi finalmente appoggia le sue labbra alle mie.
Gli passo le braccia al collo, e le mie gambe circondano la sua schiena.
Lui invece mi stringe a se, e i nostri petti si toccano.

Un boato e un applauso fanno da accoglienza al nostro bacio.

Un numero incontabile di flash scattano in questo preciso instante, incorniciando questo momento da favola per sempre.

Dopo tenta secondi si stacca e mi appggia a terra.

G: Grazie Martina, ti amo. Tanto.

Io: Grazie a te, Giuseppe. Ti amo. Di piú.

THE END.

Spazio a me.
Spero che questa fan fiction vi sia piaciuta.
Se volete consigliare qualcosa per la prossima, fate pure nei commenti, magari prenderò qualcosa in considerazione.
Ci sentiamo presto con una nuova ff.
Stay angry, stay boneeeeeee.
Martina❤