2150 : Rivelazioni

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Eravamo giunti a destinazione, la porta rossa dell'ascensore si aprì ma dovetti percorrere ancora un altro lungo corridoio. Ad attenderci, c'era il generale X005, un uomo sulla settantina, basso ma di corporatura robusta aveva dei folti baffi color grigio topo, indossava un cappello e degli occhiali da sole pur non trovandosi in un luogo molto illuminato. Le lenti dei suoi occhiali erano molto scure tanto da non riuscire a capire se mi stesse guardando o no, mi mise soggezione; la sua divisa era piena di sbrilluccicanti onorificenze e ciò mi fece pensare che avrei avuto a che fare con una figura di alto profilo e competenza, i due giovani soldati eseguirono come da protocollo il saluto militare e il generale disse, "Riposo tenenti, riposo. Agente X210 benvenuta nella U.S. Army, prego le faccio strada, abbiamo tanto di cui parlare, voi tenenti rimanete di guardia qui."

E mentre riflettevo sul perché quell'uomo mi chiamò agente, entrai in una grande sala, il pavimento e il soffitto erano come sempre in cemento armato ma le pareti laterali erano formate da un particolare vetro scuro che non permetteva a chi si trovava all'esterno di osservare ciò che accadeva all'interno. Il generale disse, "Questa è la nostra sala riunioni, qui sono state prese decisioni fondamentali per quanto riguarda il futuro dell'umanità," intuii prima della spiegazione del generale che questa stanza era una sala riunioni, lo capii dal grande tavolo che sorgeva al centro di essa, ogni militare che prendeva parte alle riunioni aveva il suo nome in codice e il grado di appartenenza inciso sulla superficie del tavolo, es. (X007-Colonnello). Poi il generale disse di nuovo, "Se si affaccia da una delle nostre pareti potrà osservare la grande sala controllo in piena attività lavorativa, deve sapere che questo è il cuore ma allo stesso tempo anche il cervello di questa metropoli sotterranea, senza di essa saremmo persi..."

Affacciandomi infatti potei con stupore constatare che ci trovavamo sospesi sopra questa immensa sala iper-tecnologica, le cui pareti fungevano da mega schermi al led e al centro vi erano posizionati centinaia e centinaia di militari, uomini e donne seduti sulle loro postazioni anch'esse munite di uno schermo di medie dimensioni, tablet e accessori per comunicare simili a degli smartphone che squillavano ogni minuto, in quella rumorosa sala si respirava aria di frenesia.

Qualcosa di più importante mi distrasse dall'osservare quelle milioni di luci colorate ed intermittenti, fu un immagine in diretta trasmessa su uno dei grandi schermi, osservai una grande città americana completamente disabitata, decadente e sommersa da una vasta coltre di neve gialla, tant'è che esclamai stupita, "Ma cosa sta succedendo? Perché quella neve ha uno strano colore?", il generale non esitò a rispondermi, "Quella che sta osservando agente X210 è Manhattan oggi 18 maggio 2150" subito ribattei confusa, "duemilacentocinquanta?! continuo a non capire mi scusi..." il generale mi rimproverò continuandomi a chiamare agente di non so cosa, "Agente! Ma non è stata messa al corrente del tempo in cui si trova, della sua posizione e di tutto ciò che è avvenuto in questi ultimi cento anni?!" Io questa volta intimorita risposi, "No signore..." l'uomo iniziò ad inveire e ad urlare colmo di rabbia, "Argh!! Possibile che debba fare tutto io in questa comunità!! Le infermiere e questi strambi dottori lasciano tutto al caso, possibile che non sappiano fare il proprio lavoro?!! E poi dove sono gli istruttori!! Ora mi vedo costretto a mandarle il video che utilizzano le insegnati per i bambini in età scolare!"

Prese una sedia e mi fece accomodare, spense le luci e parti un video proiettato su una delle tre pareti trasparenti, apparve una scritta bianca in sottofondo c'era il suono delle onde del mare, apparve il titolo, 'History of the world : the years of silence'. (Storia del mondo : gli anni del silenzio).

In questo triste filmato una delicata voce narrante spiegava alla perfezione il perché l'essere umano sia stato costretto ad ibernarsi per più di un secolo e a vivere nel sottosuolo; ovviamente il tutto era spiegato in modo edulcorato e semplice visto che questo video veniva mostrato alle nuove generazioni di bambini che frequentavano le scuole.

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