Sixteen.

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Sixteen.

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Harry

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Un paio di notti dopo, era circa mezzanotte mentre ero seduto sul divano a leggere un pochino, quando sentii un paio di mani coprirmi gli occhi.

"Indovina chi sono." Mia ridacchiò.

"Mh.. Cat?" Scherzai. Mia tolse le sue mani delicate dai miei occhi così che io potessi vedere di nuovo. Stava in piedi davanti a me indossando i pantaloni del pigiama e tenendo in mano un binocolo e una pila di coperte. Dire che ero confuso per quello che stava facendo sarebbe un eufemismo.

"Oggi, per le quattro e mezza di mattina, ci sarà questa cosa chiamata Perseid meteor shower. È l'unica volta nella nostra vita in cui possiamo vederla ed ho intenzione di stare sveglia per guardare tutta la cosa dalla parte anteriore del bus." Dichiarò.

"Una pioggia di meteore?" Chiesi. "Ed è tra un paio d'ore?"

"Mhmh." Mia sorrise. "Sono così emozionata, ho letto tutti gli articoli riguardo questo fenomeno e passerà su quest'area stanotte, e- scusa." Arrossì. "Ti sto seccando."

"No, no." Scossi la testa. "Non vergognarti mai delle cose che ti piacciono. Starò sveglio con te." Proposi. Il suo viso si illuminò immediatamente e avvolse le braccia intorno a me, stringendomi in un abbraccio. Io ridacchiai e ricambiai il suo abbraccio.

"Abbiamo un paio d'ore per prepararci, ma io dico di sederci nella parte anteriore del bus così non ce la perdiamo." Mia suggerì. "Ho anche scoperto che il bus è in direzione della pioggia di meteore, quindi la nostra visuale sarà molto buona. E visto che siamo in un campeggio, non dobbiamo preoccuparci dei lampioni che potrebbero darci fastidio."

"Ci hai pensato giusto un po'." Risi.

"Solo un po'." Lei arrossì. "Ma pensavo.. visto che tu farai questo con me, io proverò uno dei tuoi frullati di cavolo."

"Sì!" Urlai in vittoria. "Sapevo che l'avresti provato un giorno. Posso farne un po' prima della pioggia di meteore. Ti piacerà, lo so fare molto bene."

"Non fare troppo lo spavaldo ora, Styles." Mia mi prese in giro.

"Hey, tutto quello che sto dicendo è che se la cosa del cantare per me non funziona, posso sempre aprire una frullateria di cavolo." Risi.

"Sono piuttosto sicura che frullateria non sia una parola. Va bene però, probabilmente non sei così intelligente perché non hai finito la scuola per cantare. Capisco." Fece un sorrisetto. La mia risata si placò mentre la guardai inespressivo.

"Ti farò sapere, Mia Roden, che ho finito il liceo proprio come te." Dissi. "E so per certo che frullateria è una parola, perché l'ho appena inventata io." Ridacchiai, guardandola. "E quando apro la mia frullateria di cavolo, la aggiungerò al dizionario con tutte le altre vere parole."

"Bene, hai vinto." Mia disse. Prese la grande pila di coperte che le era caduta e si diresse nella parte anteriore del bus. Mentirei se dicessi che non le avevo guardato il culo mentre camminava, e per qualche ragione mi sentii estremamente in colpa, come se mi dovessi scusare o qualcosa del genere.

Cat saltò sul divano accanto a me, la presi in braccio e la portai con me in cucina. Dovevo assicurarmi di avere tutti gli ingredienti per fare i frullati di cavolo.

"Hey, Mia?" Urlai. "Vuoi ancora andare all'Air & Space Museum?"

"Non dobbiamo per forza!" Mia rispose urlando. Roteai gli occhi e misi Cat per terra prima di andare nella parte anteriore del bus, dove Mia stava cercando di diventare il tutto più comodo.

Ready To Run // h.s (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora