Twenty five.

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Twenty-five.

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Mia

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"Cosa voleva il tuo compagno di band?" Chiesi una volta che Harry chiuse la chiamata. Per dargli un po' di privacy, io e Cat ci stavamo rilassando nella parte posteriore del van. Lei si era raggomitolata accanto a me sul futon mentre guardavamo Hell's Kitchen con Gordon Ramsay che si prendeva gioco di tutti gli chef orribili che partecipavano allo show.

(N/T: il futon è il materasso giapponese.)

"Ci incontreremo in Texas, fra due giorni." Harry sorrise. "Gli ho detto che può stare nel bus con noi e verrà con noi quando andremo alla NASA."

"Oh, figo." Dissi. "Lui sembra una b- aspetta. Hai appena detto NASA?"

Harry si irrigidì e il suo viso divenne di una leggera sfumatura di rosa. Si diede uno schiaffetto sulla fronte prima di cantare "stupido, stupido!" a se stesso mentre io lo guardavo, con un'espressione confusa sul viso. Frustrato con se stesso, fece correre le sue dita lunghe fra i suoi capelli e finalmente mi guardò.

"Doveva essere una sorpresa." Spiegò. "Visto che non siamo potuti andare all'Air & Space quel giorno a Washington D.C., volevo farti una sorpresa portandoti alla NASA. Abbiamo girato un video per una nostra canzone lì un anno fa più o meno e ho ottenuto un permesso speciale per poterti portare lì, ma ora è tipo tutto rovinato."

"Rovinato?" Chiesi. "Rovinato?! Stai scherzando? Harry, andremo alla NASA! Oh mio Dio, andrò alla NASA. Sei pazzo! Potrei baciarti proprio adesso!"

"Dovresti." Harry ridacchiò in modo imbarazzato. Senza nemmeno pensarci troppo, afferrai il suo viso e lo baciai. Perse l'equilibrio, non aspettandoselo, e rise mentre ricambiò il mio bacio con la stessa passione. Non era uno di quei baci sensuali e romantici; era uno di quei baci impulsivi di quando siete così travolti dalla felicità che è l'unica cosa che riesci a pensare di fare.

"È folle. Andrò alla NASA." Ripetei. "Questo è molto meglio dell'Air & Space! Pensi che ci lasceranno entrare in una vera navicella? Pensi che incontreremo un degli astronauti?" Continuai a blaterare, stordita dall'emozione.

"Sono sicuro che potrai fare tutto quello e anche di più." Harry promise, dandomi un bacio sulla fronte. "Voglio solo vederti felice e sapevo che questo ti avrebbe resa felice. Scusa se il fattore sorpresa non ha funzionato, anche se penso di essere felice che tu ora lo sappia così puoi calmarti prima che arriviamo."

"Grazie, grazie, grazie." Sorrisi, gettando le braccia intorno a lui e in un forte abbraccio. Lui ricambiò il mio abbraccio, i suoi capelli mi facevano il solletico sul viso. I suoi abbracci erano davvero i migliori- ti stringeva per così a lungo e in una posizione estremamente comoda e confortevole. "Seriamente, te ne devo uno. Molti più di uno. Tipo, un miliardo."

"Puoi iniziare con il permettermi di baciarti più spesso." Harry scherzò. "Allora magari un giorno non sarai più in debito con me."

"Affare fatto." Ridacchiai. "Sei un buon baciatore, dopotutto."

"Anche tu. Sono un po' sorpreso, effettivamente, sei molto meglio di quanto immaginavo. Non che l'avessi immaginato prima... ma, ehm, sì... più o meno l'ho fatto." Harry ritornò della stessa sfumatura di rosa di poco prima.

"Beh ora puoi farlo quando vuoi, quindi non devi immaginare." Scherzai.

Passarono un paio di secondi prima che lo spazio fra i nostri corpi non ci fu più e iniziammo a baciarci sul futon. Mi ero completamente dimenticata di Cat e di Gordon Ramsay- lasciai scomparire tutti i pensieri al primo assaggio delle sue labbra. Se la prese con più calma questa volta, volendomi far sapere che questo era più significativo di altri baci che ci eravamo scambiati prima. La sua mano tracciò il contorno della mia mascella più volte mentre eravamo distesi sul futon, nessuno di noi si staccava, quindi continuammo a baciarci.

Ready To Run // h.s (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora